25 agosto 2011

Sulbiate insegna con un "copia/incolla" come risparmiare "energia".

Il Patto Europeo dei Sindaci "sotenibile" per l'energia
...degli amministratori di Sulbiate.


Il Giornale di Vimercate di ieri (24-Ago-2011) in un suo trafiletto parlava di Sulbiate e della sua adesione al Patto Europeo dei Sindaci.



Il breve articolo dal titolo : Sulbiate -adesione del comune al «patto europeo dei sindaci» con sottotitolo: Amministrazione in prima linea per la sostenibilità ambientale:
è qui di seguito riportato integralmente:
SULBIATE (dmz) Uno sforzo ed un impegno, da parte dell'Amministrazione comunale, per lasciare il segno nel campo della sostenibilità ambientale. Il Comune ha aderito, con annuncio pubblicato la scorsa settimana, al «Patto dei sindaci», un documento (anche conosciuto come «20-20-20») che prevede, entro il 2020, la riduzione del 20 per cento di emissioni di Co2 nell'atmosfera, il miglioramento del 20 percento dell'efficienza energetica ed un aumento, sempre del 20 percento, dell'utilizzo di fonti rinnovabili.
L'adesione al Patto rappresenta una dichiarazione d'intenti volta ad intra¬prendere una sinergia tra le amministrazioni e redigere, per ogni territorio di competenza, un piano d'azione per misurare e ridurre le emissioni di anidride carbonica. Un piano affidato alla fondazione «Cariplo» per il suo finanziamento ed alla fondazione «Idra» per quanto concerne la sua gestione operativa e che vedrà l'adeguamento alle direttive europee in materia di inquinamento, con interventi nel settore di salvaguardia dell'ambiente, che consentiranno di pianificare un futuro nel percorso verso la sostenibilità energetica.
E tra gli obiettivi del Patto, quello di sensibilizzare i cittadini ad un uso più responsabile dell'energia, attraverso idee e consigli utili pubblicati in un volantino ripreso dal Comune, secondo le linee guida della campagna «Change» della Comunità europea. «Con l'aiuto di tutti, il nostro Comune avrà maggior facilità nel raggiungere gli obiettivi prefissati anche attraverso facili azioni, senza pregiudicare la qualità della vita - recita il volantino - Con semplici gesti quotidiani si può contribuire a contrastare i cambiamenti climatici e, contemporaneamente, risparmiare sulle bollette».
Riportiamo la notizia perché ci ha messo molto buon umore e di questi tempi non è un fatto molto comune.
Non sappiamo se veramente l’amministrazione ha rilasciato la notizia per la prima volta questa settimana, certo è che il giornale di Vimercate la notizia l’aveva già riportata con enfasi nella primavera del 2010, con tanto di foto di sindaci in bella mostra a Bruxelles e palazzo della comunità europea alle spalle. Casi di amnesia possono capitare a tutti, anche ai redattori dei giornali locali



Nel cerchio rosso è inequivocabilmente distinguibile il nostro sindaco.

Ad ulteriore dimostrazione ecco una immagine tratta dal sito del patto dei sindaci ( http://www.eumayors.eu/about/signatories_en.html ) dove è ben indicata la data di adesione e anche le frecce blu scuro (segno di adempimento) e quelle azzurre (da fare).



Non possiamo sapere se il sito del patto dei sindaci è aggiornato o meno, certo che la sola cosa indicata come fatta è la firma.
A parte le belle parole però i nostri amici dell’europa sono persone serie, e richiedono il rispetto degli impegni del patto onde farne parte a pieno titolo per poi eventualmente poter accedere ai finanziamenti che rendono possibile il raggiungimento degli obbiettivi.
Gli impegni formali in estrema sintesi sono:

Definire un anno tipico per il paese (per esempio il 2009) valutare la produzione di CO2 e il consumo di energia in quell’anno di riferimento e proporre al comitato del patto un piano (SEAP) redatto secondo criteri definiti, lo scopo ultimo è ovviamente il raggiungimento dei tre obbiettivi (20-20-20) in 10 anni di tempo. Sono anche previste delle verifiche periodiche.
La prima pietra miliare da rispettare era la presentazione del SEAP entro l’anno di sottoscrizione: ma il 24 Marzo 2011 nulla era stato presentato.
Probabilmente è stata chiesta una deroga di ulteriori 6 mesi, essi scadono esattamente tra 30 giorni, a questo punto ci viene il piacevole dubbio che il SEAP sia stato presentato o per lo meno sia pronto.

Ma qui nasce il gravissimo problema: il patto dei sindaci dichiara chiaramente che il SEAP sia discusso, elaborato, condiviso con le realtà interessate del paese: associazioni, singoli cittadini, privati che operano nel settore; il patto prevede anche una festa dell’energia come momento pubblico di start-up; prevede delle discussioni.
Come potrebbe essere altrimenti per un impegno che dovrebbe coinvolgerci tutti per 10 anni
Qualcuno ha partecipato alla stesura del SEAP questo in Sulbiate? Se si battete un colpo!

Eppure il circolo PD quasi ogni mese ricordava pubblicamente questo fatto. Ha provocato una discussione “ufficiale” con l’amministrazione sull’argomento e sul metodo di operare. Si è dichiarato molto interessato a collaborare. Ha elaborato dei documenti, pubblicati in tempi non sospetti anche da Teorema http://pdsulbiate.blogspot.com/2011/03/energia-sostenibile-sulbiate.html . Ma le porte si sono sempre chiuse in faccia.

Ora con una doppia azione mediatica (sul giornale di Vimercate e sul sito del comune) sembra che tutto sia pronto. Ma noi, sempre disponibili a mettere a disposizione di Sulbiate le nostre competenze, crediamo che non sia affatto serio fare del copia e incolla sul sito del comune (clicca qui), esattamente come uno studente che non vuole studiare per la ricerca di compito, o far passare come "breaking news" sul giornale locale delle cose ormai stantie e quasi andate a male.

Insomma a trenta giorni dalla presentazione del SEAP, forse sollecitati anche dalle nostre precedenti pressioni, finalmente l’Amministrazione per uscire dall’angolo, perché costretta a svegliarsi dalla manifesta inattività e dal preoccupante ed imbarazzante torpore produce, in conformità con gli obiettivi assunti, questo interessante “copia - incolla” di buone intenzioni certamente utile per un particolare innegabile risparmio di energia: quella dei suoi Amministratori e della fatica e dell'impegno che avrebbero dovuto sostenere, per coinvolgere e far partecipare tutta la cittadinanza se avessero scelto, da subito di operare seriamente secondo quanto invece previsto senza alcuna possibilità di malintesi dal Patto Europeo.

Non è questo il tipo di sostenibilità energetica che ci eravamo impegnati, grazie alla lungimiranza del nostro sindaco, a promuovere e a condividere insieme come Comunità; non per un giorno, una settimana, un mese ma per i prossimi dieci anni.
E' qualcosa di più serio e decisamente più impegnativo.

Ci dispiace segnalare che in questa edizione, per quanto ci riguarda, questa volta Il Giornale di Vimercate ha clamorosmente sbagliato notizia.
La vera "breaking news", forse, alla luce di quanto scritto e che possiamo documentare, doveva essere la seguente:

PATTO DEI SINDACI PER LA SOSTENIBILITA' AMBIENTALE - Sulbiate ci prova, ma non ha ancora capito!
Peccato che così non sia stato.

Poco male, sono incidenti che accadono anche nelle migliori redazioni.


Quello che manca... secondo Civati.

Forse non ci siamo capiti

C'è un vortice di proposte, intorno alla madre di tutte le manovre. C'è chi dice tolgo di qui, metto di là, chi se la prende con chi deve andare in pensione, chi con i piccoli Comuni, chi con le Province, chi spiega che ci vuole la patrimoniale ma solo un po' e una tantum, chi che bisogna tassare i soliti, chi che bisogna cercare gli insoliti, ma poi non ci crede più di tanto, che bisogna aumentare l'Iva, prima ancora di preoccuparsi che l'Iva sia pagata tutta.

Quello che manca è un'idea di società e un progetto di Paese. Nessuno sembra voler capire che la patrimoniale non è un'eccezione punitiva, ma può diventare la regola che cambia il paese: dall'immobile al mobile, dalle tasse sul lavoro e sull'impresa a quelle sui patrimoni, appunto. Perché in questo Paese c'è una questione salariale, da affrontare (con numerosi punti di Pil che hanno abbandonato gli stipendi verso i profitti, quando le cose andavano bene). Perché c'è l'economia a cui ridare fiato (dopo anni in cui il tema non ha appassionato nessuno, pare). Perché c'è un sistema da ripensare, a partire dalla formazione, investendo qualche risorsa, però.

Che l'evasione fiscale si può contrastare e che deve essere una priorità, perché tutto il resto sono piccoli, piccolissimi interventi. E l'unica cosa mostruosa come l'evasione, in questo Paese, è, guarda caso, il debito pubblico. Che l'evasione si può affrontare in molti modi, con la tracciabilità, da una parte, e con la deducibilità di alcune voci (soprattutto domestiche, soprattutto quotidiane), dall'altra. In uno sforzo che ci richiami alla partecipazione, da più parti invocata, e al civismo, in alcune parti anche (addirittura!) frequentato.

Che poi i costi della politica si devono ridimensionare, certo, però bisogna farlo, accidenti, perché sta diventando una barzelletta. Che bisogna organizzare diversamente la distribuzione dei poteri e delle funzioni nelle articolazioni dello Stato, anche, per dare più potere ai piccoli Comuni (ho detto piccoli, non piccolissimi) e per dare più trasparenza all'iter burocratico e decisionale (che va tracciato, sì, anche quello).

E che anche le pensioni (il tempo e la dote, per dirla con Dante), in questo senso, vanno riviste, alla luce però di un progetto, che tenga insieme tante variabili, a cominciare da quella della riforma degli ammortizzatori e della possibilità che anche per i giovanissimi ci sia una continuità contributiva che adesso si sognano (la categoria, per loro, anche in questa manovra è quella dell'incubo).

Perché ci sono numeri più politici di altri. Che hanno una valenza sociale che si nasconde tra tutti quegli zeri (e non sto parlando, con questo, dei protagonisti politici attuali).

C'è qualcuno in Italia disposto a raccontarla così, la questione? C'è qualcuno disposto a uno sforzo personale e collettivo, per i prossimi mesi, che cambi le cose sul serio? C'è qualcuno che abbia la voglia e la pazienza di spiegare la complessità delle cose, di discuterne con i cittadini e di chiedere loro di mobilitarsi non per questa o quella cose, ma per se stessi, per il proprio futuro? Di dirci «perché» si prendono le decisioni e non solo «come», in quel modo confuso e impreciso a cui siamo abituati da tempo immemore?

Questo mi pare sia il punto. E la matrice di tutte le questioni politiche così ampiamente dibattute e così scarsamente comprese. Ci proviamo?

24 agosto 2011

Bossi ed il grande annuncio. La Padania sta arrivando non domani ma dopodomani. By Virus.

Finalmente l'indiscusso fiuto politico del Ministro della Repubblica Italiana Umberto Bossi ha svelato l'intuizione risolutiva. L'annuncio è stato pronunciato da Bossi in persona durante un comizio tenuto in provincia di Alessandria.
Queste le sue parole: "Fratelli, la Padania sta arrivando". Il tono è quello dei grandi momenti. "Il sistema è in una crisi irreversibile, dobbiamo prepararci perchè la svolta è vicina". La conclusione però lascia un po' a desiderare. "Forse non sarà domani, ma per dopodomani sì".

Questo è il titolo pubblicato ieri dal giornale leghista:




Quindi oggi, mercoledì 24 agosto 2011, dovrebbe essere il tanto atteso dopodomani: il giorno della liberazione e dell'affrancamento del popolo padano. Occhio, non si scherza. State in campana perchè sono parole di un Ministro della Repubblica, non di un "chiacchierone " qualsiasi!

Allora questa mattina mi sono svegliato convinto di trovare in piazza tante bandiere verdi, uomini, donne e bambini a cantare e a danzare per festeggiare insieme il grande evento. Per l'occasione, per non sfigurare, avevo preparato una polo verde da indossare e anche dello spumante per brindare. Ma... non c'era nessuno.

Allora ho pensato:

1 - Mi sono svegliato tardi la festa era già teminata e tutti i padani, indefessi e lavoratori quali sono, responsabilmente sono già tornati alle loro occupazioni.
2 - Ho sbagliato a fare i conti. Bossi per dopodomani non intendeva oggi ma... domani. Meglio così. Questa sera quando andrò a dormire punterò la sveglia per non perdere l'appuntamento.
3 - Il dubbio: i giornalisti sono sempre i soliti burloni. Anche quelli della Padania non fanno eccezione e il povero Umberto è stato vittima di un malinteso. Qualcuno ad arte ha travisato malamente le sue parole.

Peccato perchè le feste inaspettate, quelle che ti soprendono sono sempre le migliori.

E allora che dire...
Padani, state allerta e non disperate.
Perchè come recitava la frase finale di un celebre film:

"...dopo tutto dopodomani...ops domani è un altro giorno".




Buona Padania a tutti ?


by virus

Bersani presenta la contromanovra del PD.

Conferenza stampa con Rosy Bindi, Enrico Letta, e Stefano Fassina.



Clicca qui per conoscere la posizione del PD - critiche alla manovra e sintesi delle proposte.

Le principali proposte alternative del Pd alla manovra del governo per ottenere equità e sviluppo sostenibile:


1. Istituzioni più snelle e taglio ai costi della politica. Interventi per riorganizzare e ristrutturare l’assetto istituzionale centrale e territoriale e le pubbliche amministrazioni. In particolare: dimezzamento del numero dei parlamentari; interventi sistematici e coordinati su Regioni, Province, Comuni per lo snellimento degli organi di rappresentanza e di governo, per l’obbligo della gestione associata di tutte le funzioni nei comuni con meno di 5000 abitanti (e profonda revisione dell'articolo 16 del Decreto che limita la rappresentanza democratica e non produce reali risparmi di spesa), il dimezzamento delle Province o, in alternativa, la loro trasformazione in enti di secondo livello; accorpamento degli uffici periferici dello Stato, radicale riduzione delle società partecipate da Regioni, Province e Comuni ed eliminazione degli organi societari per le società “in house” (oltre 50 mila incarichi), soppressione di enti, agenzie ed organismi, intermedi e strumentali, (consorzi di bonifica, bacini imbriferi montani, enti parco regionali) con attribuzione delle funzioni a Regioni province e comuni, centrale unica per gli acquisti di beni e servizi per ogni articolazione delle pubbliche amministrazioni; riavvio della spending review, per realizzare, per ciascuna amministrazione, veri e propri piani industriali, introdurre best practices e costi standard; revisione delle norme sugli appalti, in particolare per una drastica riduzione del numero delle stazioni appaltanti.

2. Dismissioni immobili e frequenze. Un piano quinquennale di dismissione e valorizzazione di immobili demaniali in partenariato con gli enti locali per almeno 25 miliardi di euro e l’introduzione di un’asta competitiva per le frequenze televisive.

3. Liberalizzazioni. Un pacchetto di interventi per rafforzare e dare operatività immediata alle misure di liberalizzazione dei servizi professionali, della distribuzione dei farmaci, della filiera petrolifera, del RC auto, dei servizi bancari, delle reti energetiche, dei servizi pubblici locali. Interventi possibili senza rovinare l’art 41 della Costituzione.

4. Politiche industriali per lo sviluppo sostenibile, il lavoro, il Mezzogiorno. Tra l’altro: la stabilizzazione dell’agevolazione fiscale del 55% per l’efficienza energetica (in scadenza al 32/12/2011); progetti per l’innovazione tecnologica italiana e la ricerca, con attenzione prioritaria alle straordinarie risorse potenziali, a partire dalle donne, del Mezzogiorno; il finanziamento pluriennale del contratto di apprendistato recentemente riformato; revisione dell’intervento sull’Istituto per il Commercio Estero; revisione per la semplificazione e l’adattamento alle diverse dimensioni aziendali del Sistri

5. Una politica vera contro l’evasione fiscale. Un pacchetto di misure efficaci contro l’evasione fiscale, per raccogliere risorse da utilizzare in via prioritaria: per la riduzione dei contributi sociali sui contratti a tempo indeterminato al fine di eliminare i vantaggi di costo dei contratti precari; alla riduzione dell’Irpef, in via prioritaria sulle mamme lavoratrici; alla graduale eliminazione del costo del lavoro a tempo indeterminato dalla base imponibile dell’Irap. Tra le altre misure il Pd propone: la tracciabilità, a fini anti-riciclaggio, dei pagamenti superiori a 1.000 euro e, a fini anti-evasione, dei pagamenti superiori a 300 euro; la comunicazione da parte delle imprese dell’elenco clienti-fornitori; la parziale o totale deducibilità delle spese per la manutenzione della casa di abitazione.

6. L’imposta ordinaria sui grandi valori immobiliari. L’introduzione di una imposta erariale ordinaria sui grandi valori immobiliari, basata su criteri fortemente progressivi.

7. Il contributo di solidarietà dai capitali scudati. Un’imposta patrimoniale una tantum del 15% sull’ammontare dei capitali esportati illegalmente e condonati attraverso lo scudo fiscale del 2003 e del 2009 e, a titolo di saldo del debito fiscale, del 30% sui patrimoni “non scudati” detenuti nei paradisi fiscali, in modo da avvicinare l’intervento italiano alle medie delle analoghe misure prese nei principali paesi industrializzati e di reperire risorse da dedicare agli interventi per lo sviluppo sostenibile. Parte delle risorse così raccolte vanno utilizzate per finanziare il pagamento di una parte dei debiti delle Pubbliche Amministrazioni nei confronti delle piccole e medie imprese e per alleggerire il patto di stabilità interno, così da consentire immediati investimenti ai Comuni. Inoltre, si propone la rinegoziazione dei trattati bilaterali con i “paradisi fiscali” transitati dalla black alla white list dell’Ocse (in particolare Svizzera).

8. L’autonomia delle parti sociali. Il Decreto del governo viola il principio da tutti riconosciuto della non intrusività delle norme di legge nei rapporti tra le parti sociali. Di conseguenza, va soppresso l’articolo 8 o, in alternativa, va cambiato in modo da recepire i punti fondamentali dell’accordo raggiunto dalle parti sociali il 28 giugno scorso.

9. Contro il falso in bilancio, l’autoriciclaggio e il caporalato. La revisione delle norme sulle“false comunicazioni sociali” affinché il “falso in bilancio” torni ad essere reato punito severamente e vengano eliminate le clausole di non punibilità; revisione della normativa sull’autoriciclaggio ed irrobustimento delle norme contro il “caporalato”.

10. Giustizia. Interventi per l’efficienza della Giustizia, a cominciare dalla revisione delle circoscrizioni giudiziarie (razionalizzazione, gestione migliore del personale, più efficienza), dall’istituzione dell’ufficio per il processo (unità operativa in grado di svolgere tutti i compiti) e dalla semplificazione ed unificazione dei riti nella giustizia civile.

Fraceschini intervistato da Repubblica.


Intervista a Dario Franceschini a La Repubblica del 23 agosto 2011.

Per ingrandire cliccare sull'immagine.


Non c'è nessuna crisi. By Byoblu.

Riceviamo da un nostro gentile lettore la seguente segnalazione che pubblichiamo ben volentieri:

La parabola del contadino e dello speculatore.



La parabola del contadino e dello speculatore.

Un contadino ha un campo di grano e produce pasta e pane. Un secondo contadino ha un frutteto. Un allevatore ha un gregge di pecore e produce latte e formaggi. Un artigiano realizza mobili in legno, un altro fila la lana e tesse indumenti.

Quello che ha il pane ne scambia una parte con il formaggio dell’allevatore e con i maglioni del secondo artigiano. Quello che ha la frutta ne scambia un po’ con un tavolo e quattro sedie, e con qualche chilo di pasta. Ognuno produce qualcosa e tutti insieme hanno le cose essenziali per vivere. La natura, del resto, nel medio termine si può considerare prevedibile: se un anno c’è meno frutta, l’anno dopo ce ne sarà di più.

Arriva uno speculatore che, promettendo di scambiare nuovi beni, si prende un po’ di pane, un po’ di frutta, un po’ di latte e un po’ di formaggio. Non restandone più a sufficienza per tutti, scambia quello che ha preso con chi ne ha bisogno ma, data la scarsità di beni che ne deriva, pretende da ciascuno un corrispettivo maggiore di indumenti, di sedie, di pane, di formaggio… Se l’allevatore, mettiamo, non riesce a far fronte alle richieste, perché non dispone di risorse sufficienti a coprire l’aumento artificiale del fabbisogno, lo speculatore gli concede lo stesso il pane e tutto il resto, ma lo impegna a versare l’ammanco ipotecando il formaggio che non è ancora stato prodotto. Lo indebita.

Arriva un secondo speculatore e si prende la restante parte della produzione locale. I contadini, gli artigiani e l’allevatore accettano, perché hanno bisogno di compensare la carestia indotta, cercando di produrre di più e di entrare subito in possesso di ciò che viene improvvisamente loro a mancare.

A questo punto, tutti i beni disponibili sono nelle mani dei due speculatori, i quali sono liberi di decidere come, a chi e per quanto scambiarli. Fanno i prezzi, esigono sempre di più e indebitano progressivamente i contadini, gli artigiani e l’allevatore che ora non producono più per vivere, ma vivono per produrre una quantità sufficiente, sempre maggiore, di cibo e di beni, che possa soddisfare le richieste degli speculatori.

Con l’arrivo di un terzo speculatore, proveniente da terre lontane, che a sua volta ha indebitato altri artigiani, altri allevatori e altri contadini, i tre iniziano a riunirsi periodicamente per scambiarsi i debiti dei produttori, scommettendo sulla loro capacità di ripagarli con perseveranza, senza morire di inedia. Senza fallire.

Quando gli speculatori, tra di loro, esagerano con le speculazioni, scommettendo sulla capacità di ripianare il debito di un allevatore che muore di infarto, per esempio a causa dell’eccessivo lavoro, perdono parte dei loro crediti, che poi sono i debiti di chi produce i beni reali. Così dichiarano ufficialmente l’apertura della crisi. Lo stato di crisi, dicono, richiede ai contadini di produrre più grano e più frutta, agli allevatori di produrre più latte, agli artigiani di fabbricare più tavoli e più indumenti e così via. Altrimenti verrà loro richiesto di saldare i loro debiti immediatamente, e poiché è chiaro che non possono farlo, le loro fattorie verranno espropriate, i loro allevamenti confiscati e moriranno di fame.

Ma la crisi non è dei contadini, che continuano a produrre il grano e la frutta che producevano all’inizio. Non è degli allevatori, che hanno sempre lo stesso numero di pecore, anzi di più, e dunque producono la stessa quantità di formaggi e di latte. Non è di chi fabbrica i mobili sempre alla stessa maniera, né di chi tesse indumenti esattamente come faceva una volta. No: sono gli speculatori ad essere in crisi, non i produttori. E’ il loro meccanismo di inflazione programmata dei prezzi per i beni di prima necessità ad essersi gonfiato fino ad esplodere. La loro ingordigia, il loro universo artificiale, il mondo parallelo e immaginario che hanno costruito accanto a quello reale: è tutto e solo questo ad essere andato in crisi.

Finì che i contadini, gli allevatori e gli artigiani mandarono affanculo gli speculatori e ricominciarono a scambiarsi il pane, il latte, il formaggio, i mobili e i vestiti tra di loro, lasciando gli speculatori al loro meritato destino.

23 agosto 2011

F. Cristiana. Manovra, per le famiglie peggio di un serial Killer


Ecco quanto si potrà leggere nel prossimo numero di Famiglia Cristiana circa la manovra Tremonti-Bossi- Berlusconi: 'hanno assestato alla famiglia una serie di colpi micidiali'', ''un serial killer non avrebbe potuto fare meglio''. ''Anziche' tassare i patrimoni dei ricchi, s'e' preferito colpire quell'ammortizzatore sociale italiano per eccellenza che e' la famiglia''. Il Settimanale cattolico dei Paolini attacca questo governo con parole presantissime: ''una politica miope, da 'statisti' improvvisati, che non hanno un'idea sul futuro del Paese''.

Di seguito l'intervento integrale pubblicato nel sito dal titolo: "Quei tesoretti intoccabili".

Riapre il Parlamento. In discussione la manovra Tremonti- Bossi- Berlusconi.

Oggi in parlamento si è avviata la discussione della manovra.
La proposta del PD si articola su pochi punti cardine:

1 TERAPIA CHOC CONTRO L'EVASIONE.

2 IMPOSTA SUI PATRIMONI IMMOBILIARI RILEVANTI.

3 RIDIMENSIONAMENTO DRASTICO DEI COSTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, ISTITUZIONI E COSTI DELLA POLITICA.

4 CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA' CHE QUESTA VOLTA GRAVI NON SUI TASSATI MA SUI CONDONATI.

Domani, mercoledì 24 i contenuti della contromanovra del PD saranno presentati alle parti sociali.

In video l'intervista al responsabile economico del PD Stefano Fassina:



Ti invitamo a leggere anche l'intervista Pier Luigi Bersani a La Stampa di F. Geremicca.

post correlato

Firma l'appello per dire : "NO AL DOPPIO STIPENDIO DEI PARLAMENTARI".

Ecco la proposta del PD per dire no al doppio stipendio degli onorevoli.

I lettori che condividono questa battaglia possono firmare cliccando qui.

Sono già 3500 le firme.


Di seguito l'intervista dal sito de l'Unità al Senatore Marco Follini primo firmatario della proposta.



Restituire credibilità alla politica è compito della politica, prima di tutto dando segnali concreti, quelli che la gente comune si aspetta da tempo e non arrivano. Marco Follini, senatore Pd, presidente della Giunta per le elezioni, ne è convinto. Ha presentato una proposta di legge che deve aver suscitato parecchi mal di pancia tra gli onorevoli e che punta ad impedire il cumulo di indennità per chi è parlamentare. Niente doppio stipendio, questo il senso, durante il mandato. «Sarebbe ora di affrontare il tema e risolverlo con una norma ad hoc», dice.

Follini, sarebbe ora ma non succede. Sarebbe un segnale per i cittadini, chiamati in questo momento a sacrifici durissimi. Allora perché niente si muove, visto che la politica non si autoregola?

«C’è un doppio problema: di regole e di costumi. Se i costumi fossero più sobri le regole potrebbero essere più larghe. Dato che ultimamente di sobrietà di costumi se ne vede poca è necessario intervenire con le norme. In questa legislatura mi sono appassionato a questo tipo di leggi con sfortuna sproporzionata all’argomento».

Cioè lei ha presentato leggi e lì sono rimaste?

«Le proposte di legge sono rimaste lì, oggetto di qualche curiosità e niente di più. In Aula non sono mai arrivate».

Ma sono state accolte con grande favore bipartisan...

«Proprio così, un bell’applauso e poi basta, mentre i tempi oggi ci chiedono di mettere mano a questi argomenti con uno spirito piuttosto operativo».

L’argomento è di quelli ad alta “sensibilità” per oltre 440 parlamentari in carica. Finora soltanto dipendenti pubblici o professori universitari finiscono in aspettativa non appena eletti. Per tutti gli altri, mani libere...

«Non dovrebbe essere così. È necessario introdurre una norma che riguarda l’incompatibilità parlamentare con quella professionale. Secondo me svolgere la funzione di parlamentare richiede una vocazione esclusiva. Anche questo è un modo di richiamare una certa idea della politica».

Insomma, Ghedini dovrebbe mollare tutti i processi del presidente del Consiglio e dedicarsi esclusivamente al suo compito di legislatore?


«Penso che chi fa il parlamentare per alcuni anni non debba fare altro che questo, sia alla Camera che al Senato».

Ma se li immagina i grandi avvocati, i giornalisti, i professionisti di ogni genere chiudere tutto in un cassetto e riaprirlo a fine mandato?

«Me lo immagino fino al punto di auspicarlo. Uso una parola desueta, dobbiamo resituire alla funzione parlamentare la sua “sacralità”. Abbiamo il compito più importante nella vita del Paese, siamo regolatori di un equilibrio molto delicato ed è giusto chiedere a ciascuno di noi di dedicarsi esclusivamente a questo».

Tornerà alla carica con le sue proposte di legge alla riapertura delle Camere?

«Torneremo alla carica con il senatore Mauro Agostini perché la proposta l’abbiamo presentata insieme e chiederemo che venga discussa».

Ci dice cosa prevede esattamente?

«Prevediamo l’assoluta impossibilità di avere retribuzioni al di fuori dell’indennità parlamentare e quindi implica che chi fa l’avvocato, il medico, lo scrittore, il libero professionista si dedichi a fare soltanto l’onorevole, lasciando da parte le sue attività, i suoi interessi e i relativi conflitti».

Follini, ma lei crede davvero che i parlamentari voteranno una legge del genere?

«La proposta nasce per non rimanere nel cassetto delle buone intenzioni. Capisco che possa essere scomoda per qualcuno ma insisto a pensare che alla fine sia vantaggiosa per tutti».

Lei sta parlando di una idea della politica che sembra molto lontana da quella a cui assistiamo ogni giorno.

«Ho l’idea che la politica sia un’attività nobile e preziosa. Non sono tra quanti menano scandalo per gli stipendi dei parlamentari, ma a maggior ragione credo che a fronte di stipendi così generosi ci debba essere un impegno non condizionato da nessun altra forma di interesse».

Lei ha presentato anche un’altra legge sul doppio incarico: vietato essere parlamentare e amministratore, da presidente di provincia a sindaco. Perché un onorevole eletto sindaco dovrebbe rinunciare alla sua indennità dimettendosi dall’incarico e accontentarsi di quella da primo cittadino?

«Se un parlamentare dovesse optare per lo scranno a Roma rinunciando al suo incarico di primo cittadino vuol dire che davvero non sarebbe una perdita per il Comune che dovrebbe andare a governare. Il punto è che dovremmo chiarire che nella vita politica è già difficile fare bene una cosa, figurarsi due o tre».

Teorema da oggi riprende la normali pubblicazioni.

Informiamo i lettori di Terema che in anticipo di una settimana da oggi riprendono su questo blog le normali pubblicazioni.


Comunicazione importante:

Ricordiamo che domani è l'ultimo giorno utile per restituire il modulo compilato per la verifica dello stato del Programma 2009 che avete ricevuto ai primi di questo mese.

E' importante essere puntuali per consentire alla Segreteria l'elaborazione del documento di sentesi da discutere collegialmente nel corso del primo prossimo incontro di Circolo che si terrà mercoledì 31 agosto ore 21,00 presso la sede della Coop. Grigna via Mattavelli 8A.

Altro argomento importante che necessita di urgente confronto sarà la discussione della bozza del documento politico proposto dalla Federazione Provinciale in merito al PTCP - Piano Territoritoriale Coordinamento Provinciale -. Per approfondimento del tema e per prepararsi al confronto, in questi giorni, mezzo e-mail, gli iscritti al Circolo PD di Sulbiate hanno ricevuto copia di tutti i documenti inviati dalla Segreteria PD di MB.

Con l'auspicio che vi siate riposati a sufficienza ed abbiate vissuto questi giorni in tranquillità e serenità e abbiate recuperato nuova energia, anche in ragione dei prossimi importanti appuntamenti, auguriamo a tutti una buona ripresa delle normali attività.

La Redazione.Allinea a destra

Di seguito l'elenco delle poche notizie pubblicate
in questo periodo di pausa estiva.

22 agosto - Libia: gli insorti conquistano Tripoli. Gheddafi non si è ancora arreso.


22 agosto - Intervista a Berasani:"Irresponsabile è chi fa finta di non capire, o peggio non ha la percezione della realtà".

21 agosto - Manovra, il Governo è allo sbando. Dal PD un piano equo e credibile. Intanto Formigoni "rottama" il PDL.

20 agosto - I Comuni in piazza contro il Governo. Milano 29 agosto manifestazione ANCI.

20 agosto - Emergenza Siria. Video testimonianza profughi in Turchia.

20 agosto - Manovra, il Governo allo sbando dal PD un piano credibile ed equo. IntantoFormigoni "rottama" il PDL.

19 agosto - Bersani:"Ci opporremo con ogni mezzo all'ennesimo condono".

18 agosto - Con questa manovra arretra lo stato sociale. Enti locali senza più risorse.

17 agosto - Bersani:"La barca è senza timone, se il Governo è diviso niente è credibile".

16 agosto - IL PD DI SULBIATE FA IL PUNTO DEL PROGRAMMA.

15 agosto - Festa Democratica Provinciale 2011.

14 agosto - La manovra è depressiva ed ingiusta. Le contro proposte del PD. Paghi chi non paga mai.

13 agosto - Bersani:"Manovra inadeguata ed iniqua. Restano le incertezze. Combatteremo."

12 agosto - Undici domande al Primo Cittadino.

11 agosto - Bersani:"Crisi, servono decisioni immediate. Al Governo non deve tremare il polso".

10 agosto - Gdv del 9 agosto 2011. Dichiarazioni del Sindaco di Sulbiate, di Sarchielli e di Baraggia Sindaco di Aicurzio.

09 agosto - Soldi pubblici alla Formula 1: il contribuente lombardo paga il GP di Monza.

08 agosto - Emergenza siccità in Africa Orientale. Dona 2 euro al 45500.

07 agosto - La Confcommercio chiede l' accesso agli atti del Centro Commerciale di Sulbiate.

06 agosto - Bersani a Lampedusa: "Prima di tutto ci sono le emergenze umane".

05 agosto - Il PD domanda, il Sindaco non risponde.

04 agosto - Intervento di Bersani dopo l'informativa di Berlusconi.

03 agosto - Nuova foto "NO OUTLET".

03 agosto - Corrispondenza PD/Sindaco di Sulbiate. Questione snodo Pedemontana/sp177.