15 dicembre 2013

LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA N. 46 del 14 dicembre 2013

Assemblea nazionale: il PD elegge Presidente e Direzione.Domani l'assemblea di Milano proclamerà l'insediamento del nuovo segretario e nominerà presidenza e direzione. Non condivido la nomina di Gianni Cuperlo alla Presidenza del Partito. Quello è un ruolo di garanzia, da affidare a persona che non ambisca ad essere anche riferimento di un'area politica. Non sfugge il segnale positivo di unità interna, ma una franca distinzione di ruoli a mio avviso avrebbe giovato di più a tutti.
La settimana in RegioneNessuna riunione di consiglio, la scorsa settimana. Lo vieta il regolamento, nei giorni che precedono la sessione di bilancio. L'attività si è quindi concentrata sulla preparazione degli emendamenti alla finanziaria, oltre che su alcuni provvedimenti che saranno in aula la prossima settimana per l'approvazione. Mercoledì prossimo dovremmo approvare la Legge sui contratti di solidarietà, di cui sono relatore.

Il commento del ministro Delrio

Delrio: «Ora la riforma della legge elettorale»

«Decisioni come quella sul finanziamento pubblico il premier le prende solo dopo essersi confrontato con la sua maggioranza»
L'intervista a Graziano Delrio di Simone Collini, l'Unità

delrio
L`«accelerazione» sull'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti concordata anche con Renzi, una nuova legge elettorale «da approvare sia alla Camera che al Senato prima delle europee», un ritorno alle urne in tempi rapidi «soltanto se le forze della maggioranza ritengono che l`azione del governo non sia incisiva». 

Il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio guarda con ottimismo ai prossimi mesi. E alla domanda se non tema che l`elezione di Renzi alla guida del Pd possa provocare fibrillazioni all'interno della maggioranza scuote decisamente la testa: «L`evento di domenica è una buona notizia per tutti. Il nuovo segretario del Pd ha le idee molto chiare, saprà scrivere una buona agenda insieme agli altri partiti della coalizione». 

Partiamo dal decreto sul finanziamento pubblico: perché ricorrere a un simile strumento, ministro Delrio, quando c`è un testo già approvato alla Camera che doveva soltanto ricevere il via libera del Senato per diventare legge? 

«Abbiamo voluto dare un segnale di accelerazione perché l`impegno che avevamo assunto prevedeva l`approvazione definitiva entro l`anno». 

14 dicembre 2013

Tutti uguali e basta, finalmente.

E' legge il decreto che rende i figli tutti uguali

E' legge la norma che mette la parola fine a ogni tipo di distinzione e discriminazione tra figli naturali e legittimi: dopo il primo via libera del Consiglio dei ministri a luglio, il decreto legislativo ha avuto il parere favorevole delle commissioni parlamentari competenti e, terminato l'iter alle Camere, è stato approvato oggi definitivamente dal Cdm.
Ora, dal punto di vista formale mancano solo la firma del Capo dello Stato e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

“Si toglie dal codice civile qualunque aggettivazione alla parola figli: da adesso in poi saranno tutti figli e basta”, ha spiegato il presidente del Consiglio Enrico Letta.
Puoi leggere qui sotto un articolo preso dal sito del Corriere della Sera:

Nessuna differenza tra i figli nati dentro o fuori dal matrimonio. E via dal codice civile qualunque aggettivazione che possa introdurre «possibili forme di discriminazione». Così ha deciso il Consiglio dei ministri che ha approvato un decreto legislativo di revisione delle disposizioni vigenti in materia di filiazione.

Un'importante menzione per il nostro ministro Cécile Kyenge

Cécile Kyenge



Cécile Kyenge è stata inclusa alla 23° posizione nell'edizione 2013 della lista “100 Leading Global Thinkers”, pubblicata annualmente dalla rivista bimestrale americana "Foreign Policy".

For combating Europe's 
persistent xenophobia.

Integration minister | Italy
 
 
As Italy's first black minister, Cécile Kyenge has endured unimaginable abuse. She has been compared to a prostitute and an orangutan; she has had bananas thrown at her and bloody mannequins placed outside halls where she's speaking; she has been told she'd make a great housekeeper. A local councilor even suggested she ought to be raped.

Kyenge has handled this breathtaking racism, much of it from fellow politicians, with grace and equanimity—perhaps because it's her job to ensure that Italy welcomes diversity.

IO come TU...NOI come VOI...siamo tutti Cittadini del Mondo


13 dicembre 2013

Gianni Cuperlo alla presidenza

Gianni Cuperlo accetta la candidatura a presidente dell’Assemblea Pd

cuperlo  cuperlo
Gianni Cuperlo ha accettato la proposta, avanzatagli dal neosegretario del Pd
Matteo Renzi, di ricoprire l’incarico di presidente dell’Assemblea nazionale del Pd. L'elezione di Cuperlo sarà formalizzata domenica, durante la prima riunione dell’Assemblea dei delegati del Pd, che proclamerà ufficialmente Matteo Renzi segretario del Pd.

Finanziamento ai partiti

Finanziamento partiti: "Abolizione va nella direzione indicata dal PD"

Guerini: "Possiamo parlare di un positivo effetto Renzi su esecutivo. Sorprende come Grillo continui a muoversi guardando indietro: c’è chi le cose le fa, lui si limita, in ritardo, a parlarne"

di Lorenzo Guerini
guerini  guerini
“L’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti annunciato dal presidente del Consiglio Enrico Letta va nella direzione da noi auspicata".
Lo ha affermato il portavoce della segreteria del Pd, Lorenzo Guerini.

"Era una nostra priorità - ha aggiunto - e possiamo giustamente parlare di un positivo effetto Renzi sull'esecutivo. Possiamo dire di aver raggiunto un primo importante risultato. Dopo tanto parlare, tanti tatticismi, grazie alla nostra posizione si è dato un segnale concreto al Paese. Il lavoro è appena iniziato e il Pd fa sul serio. Piuttosto è sorprendente come Grillo continui a muoversi guardando indietro: c’è chi le cose le fa, lui si limita, in ritardo, a parlarne”.

12 dicembre 2013

Renzi e la nuova segreteria, per un PD che si rinnova

Renzi presenta la nuova segreteria

Sette donne e cinque uomini, ecco la nuova squadra: Luca Lotti, Stefano Bonaccini, Filippo Taddei, Davide Faraone, Francesco Nicodemo, Maria Elena Boschi, Marianna Madia, Federica Mogherini, Debora Serracchiani, Chiara Braga, Alessia Morani, Pina Picierno. Lorenzo Guerini è il nuovo portavoce della segreteria

 
 
Le interviste di oggi ai componenti della Segreteria



"I dati che sono emersi e che parlano di quasi 3 milioni di partecipanti al voto delle primarie, sono dati di grandissimo interesse, straordinari e voglio esprimere gratitudine a chi ha voluto partecipare". Sono queste le prime parole di Matteo Renzi durante la prima conferenza stampa all'indomani della vittoria alle primarie del Pd.

"Presento oggi la segreteria perché avevo preso un impegno e lo mantengo", ha detto Renzi.
"Ho scelto di chiedere una mano a 12 persone per cercare di far funzionare la vita quotidiana del partito. Si tratta di 5 uomini e 7 donne, sulla base del noto principio per cui le pari opportunità non vanno bene, ce ne vuole una in più", ha aggiunto.

Un viaggio a 8400 metri!

12 dicembre 1969 - La strage di Piazza Fontana

articolo preso da archivio900.it

Piazza Fontana. La strage impunita

Cronologia della strage di stato di Piazza Fontana

  12 dicembre 1969
un ordigno contenente sette chili di tritolo esplode alle 16,37, nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura, in piazza Fontana, a Milano. Il bilancio delle vittime è di 16 morti e 87 feriti.
Nei giorni successivi alla strage, solo a Milano, sono 84 le persone fermate tra anarchici, militanti di estrema sinistra e due appartenenti a formazioni di destra.
Il primo ad essere convocato è il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, chiamato in questura lo stesso giorno dell’esplosione. Dopo tre giorni di interrogatorio non viene contestata, a Pinelli, nessuna imputazione eppure non viene comunque rilasciato. Ad interrogarlo è il commissario Calabresi il quale guida l’inchiesta sulla strage.

15 dicembre 1969,
tre giorni dopo l’arresto, Pinelli muore precipitando dalla finestra della Questura. La versione ufficiale parla di suicidio, ma i quattro poliziotti e il capitano dei carabinieri Lo Grano, presenti nella stanza dell’interrogatorio al momento della morte del ferroviere, saranno oggetto di un’inchiesta per omicidio colposo. Verrà poi aperto nei loro confronti un procedimento penale per omicidio volontario. Nei confronti del Commissario calabresi, che non si trovava nella stanza ,si procederà per omicidio colposo. Tutti gli imputati verranno poi prosciolti nel 1975, perché "il fatto non sussiste".
Intanto gli inquirenti continuano a seguire la pista anarchica.