Solidarietà di tutto il Pd a don Ciotti in seguito alla minacce di morte avanzate da Totò Riina in carcere ad Opera.
Sono state numerosissime le espressioni di
solidarietà a don Ciotti in seguito alla pesantissime minacce e alle
intimidazioni avanzate da Totò Riina dal carcere di Opera nel settembre
del 2013 e rese note nei giorni scorsi. Tra queste quella del presidente
della commissione speciale antimafia del Consiglio regionale lombardo
Gian Antonio Girelli che ha indirizzato al fondatore e presidente di
Libera una lettera aperta
di solidarietà e di sostegno .
"È fondamentale - dice Girelli - stringerci intorno a don Luigi Ciotti
perché l'attacco di Riina è un attacco a ciò che don Ciotti rappresenta e
a ciò che rappresentano tutti coloro che da anni lottano insieme a lui
contro il potere mafioso. Un azione di contrasto che avviene sul campo
giorno dopo giorno per sottrarre terreno alle forme di illegalità e per
dar corso alla legalità democratica e alla giustizia sociale. La
minaccia a don Ciotti è una minaccia dichiarata a tutti noi e al nostro
agire quotidiano volto ad evitare che le pratiche mafiose e le logiche
criminali prendano piede nelle nostre comunità e nei nostri territori".
Il 5 settembre 2010 veniva ucciso a Pollica il "sindaco pescatore" Angelo Vassallo.
A quattro anni dalla sua morte, lo ricordiamo come l'uomo che dedicò la
sua vita per l'amore della legalità, dell'ambiente e dello sviluppo del
territorio. Picierno e Nicodemo: "Un esempio da non dimenticare".
“Quattro anni sono trascorsi dall'assassinio di Angelo
Vassallo. Un uomo che vogliamo ricordare per lo straordinario esempio di
amore per la propria terra e di una politica vissuta al servizio dei
cittadini. Ma soprattutto vogliamo ricordare la sua lotta per la
legalità e per un’idea di sviluppo nuova, in armonia con l’ambiente.
Le
indagini non hanno scoperto quali responsabilità ci siano dietro la
morte di Angelo, il Paese e la sua comunità aspettano che sia fatta
piena luce e che i criminali siano assicurati alla giustizia.
Noi
vogliamo ricordarlo anche perché in lui una nuova generazione ha visto
la possibilità di realizzare un riscatto possibile per una terra ferita
da troppi abusi. Il Mezzogiorno può e deve diventare il luogo del
riscatto civile, economico e sociale dell’Italia. Non deve più essere
vissuto come la parte rimasta indietro ma come chi si propone di essere
all'avanguardia di un Paese che ambisce a rinnovarsi dalle fondamenta.
E’
questa, noi crediamo, l’eredità più preziosa che Angelo Vassallo ci ha
lasciato. Per queste buone ragioni, quella del ‘sindaco pescatore’ è una
storia da raccontare perché è di eroi civili come lui che abbiamo
bisogno, non di altro.”
"Abbiamo davanti un lavoro intenso e appassionante
per far crescere un nuovo modello di sviluppo agricolo e
agroalimentare". Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e
forestali ha commentato la pubblicazione sul sito 'passodopopasso' delle
prime misure da realizzare nei prossimi mille giorni per l'agricoltura
"Abbiamo davanti un lavoro intenso e appassionante per far
crescere un nuovo modello di sviluppo agricolo e agroalimentare". Così
il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, ha commentato la pubblicazione sul sito www.passodopopasso.italia.it delle prime misure da realizzare nei prossimi mille giorni per l'agricoltura.
"In
questi mesi abbiamo lavorato al miglioramento dell impiego delle
risorse europee, a nuove azioni per l'occupazione e a forti misure di
semplificazione amministrativa, come fatto con Campolibero
nel dl competitività. Da oggi l'obiettivo rinnovato è potenziare sempre
di più il Made in Italy, concentrando la nostra azione su due fronti
decisivi: innovazione organizzativa e tecnologica ed export. Il sistema agroalimentare italiano costituisce un'esperienza decisiva per il futuro del Paese".
Domenica 31 agosto 2014, si è consumata un'altra tragedia sulle montagne italiane, quattro alpinisti sono morti salendo il Monte Disgrazia:
Giuseppe Ravanelli - CAI Sulbiate
Giuseppe Gritti - CAI Sulbiate
Alberto Peruffo - CAI Veduggio
Mauro Mandelli - CAI Brugherio
Purtroppo capita troppo frequentemente di ascoltare notizie simili. Questa però tocca da vicino tutta la comunità sulbiatese perchè due di loro erano soci della sottosezione di Sulbiate. Giuseppe Ravanelli, in particolare, era un nostro concittadino, conosciuto in paese e che già era stato responsabile della sottosezione CAI di Sulbiate.
"In particolare, Giuseppe Ravanelli era stato reggente
della sottosezione. Era una persona gentile e disponibile; un uomo
prudente che durante le escursioni si preoccupava delle persone che si
affidavano a lui. Ciò rende ancor più difficile capire e accettare la tragedia di domenica."
(dal sito della sezione CAI di Vimercate)
La redazione di Teorema esprime le più sentite condoglianze alle famiglie dei quattro alpinisti, in particolar modo alla famiglia di Giuseppe Ravanelli. Ci stringiamo forte a loro in questo momento difficile. Un pensiero va anche alla sottosezione CAI di Sulbiate.
Scegliamo anche di riportare di seguito qualche breve scritto.
Il perchè le persone scelgano di passeggiare, camminare, scalare in montagna...non c'è. Molti hanno provato a definire questo "perchè", ci sono sempre riusciti solo in parte.
La montagna è personale
La montagna è la bellezza della natura, del panorama, di uno sguardio ampio, sopra tutto e tutti
La montagna è voglia di superare dei limiti, i propri limiti, mettersi alla prova
La montagna è condividere un'avventura con gli amici di cordata
La montagna è la cura nel conservare i propri scarponi, le proprie corde, la propria picozza
La montagna è spingere i passi sulla strada, la strada si fa camminando in piedi, camminare richiede fatica
La montagna è passione
La montagna ti avvolge, è avvolgente quando respiri aria migliore giunto in vetta
La montagna è riflettere
La montagna è incomprensibile per molti e rigenerazione per altri
La montagna è amica
La montagna è scalare in compagnia, arrivare alla meta, sedersi, e pensare da soli
La montagna è un rischio, talvolta imprevedibile
La montagna è....
Ognuno può trovare il suo motivo per andare in montagna.
(Anonimo)
"La bellezza delle cime, la libertà dei grandi spazi, il piacere rude della scalata, una familiarità ritrovata con la natura sarebbero sterili e persino amari senza l'amicizia della cordata..."
" Sulla vetta, su questo riquadro di pietra nuda, noi siamo poveri: niente più da mangiare, niente più da bere: siamo poveri e...ricchi. Ricchi di cose che non si acquistano, cose che non hanno...prezzo. Per vedere bene, non basta avere gli occhi: bisogna innanzitutto aprire il cuore"
Gaston Rebuffat
SIGNORE DELLE CIME
Dio del cielo, signore delle cime un nostro amico, hai chiesto alla montagna. Ma ti preghiamo, ma ti preghiamo su nel paradiso, su nel paradiso lascialo andare, per le tue montagne. Santa Maria, signora della neve copri col bianco, (tuo) soffice mantello il nostro amico il nostro fratello. Su nel paradiso, su nel paradiso lascialo andare, per le tue montagne.
Sono precipitati, legati in cordata,
mentre cercavano di raggiungere la cima del Monte Disgrazia dal versante
della Val Masino. L'incidente mortale si è verificato domenica 31
agosto e ha coinvolto quattro amici e soci del Club Alpino italiano
della Brianza
Alberto Peruffo, 51enne di Veduggio, Giuseppe Ravanelli di Monza,
Giuseppe Gritti (Mezzago) e Mauro Mandelli (Brugherio), 46enni, tutti
soci del CAI hanno perso la vita mentre erano impegnati in una salita al
monte Disgrazia (3678 m).
Una scivolata da parte di un componente della cordata che ha
trascinato gli altri nella caduta è la probabile causa dell'incidente.
A dare l'allarme una coppia di amici sullo stesso itinerario che
avevano rinunciato a proseguire. Poco dopo le grida e l'incidente.
Le operazioni di soccorso e di recupero dei corpi sono state difficoltose per le cattive condizioni meteorologiche in quota.
dal sito: larepubblica.it
(ansa)
Valtellina, tragedia sul monte Disgrazia: 4 alpinisti muoiono precipitando in un crepaccio
Erano impegnati in una
cordata a quota 3mila metri. "Si stavano allenando per preparare la
scalata al monte Bianco". Del gruppo facevano parte anche altre due
persone che però hanno desistito
Quattro alpinisti brianzoli
sono morti sul monte Disgrazia dal lato della Val Masino. Nemmeno una
settimana fa sullo stesso monte, ma dal versante della Val Malenco,
erano morti due turisti tedeschi, marito e moglie di Berlino. La
tragedia è avvenuta poco prima delle 10.30.
Matteo Renzi presenta il piano di riforme per i
prossimi mille giorni per rendere l’Italia più semplice, più coraggiosa,
più competitiva. “Entro maggio 2017 saremo un Paese civile se non
avremo arretrati sui dl attuativi e se i denari non saranno realmente
dispersi” - http://passodopopasso.italia.it
"Oggi è la partenza dei mille giorni. La presenza del
countdown e della verificabilità dei risultati è la grande rivoluzione
nella politica italiana: nel momento in cui sei accusato di 'annuncite',
malattia tipica di parte del ceto politico, rispondiamo con l'elenco di
date a cui siamo auto-costretti". Lo dice il Presidente del Consiglio Matteo Renzi,
in conferenza stampa a palazzo Chigi, presentando il piano di riforme
del governo per i prossimi mille giorni e un conto alla rovescia che
apparirà sul mini-sito (passodopopasso.italia.it), un 'diario di bordo' dedicato ai Mille Giorni.
Vertice Ue, Mogherini nominata nuova Lady Pesc: “Agirò
nell’interesse di tutti i cittadini europei” Donald Tusk presidente del
Consiglio europeo
Il premier polacco sostituirà Van Rompuy . La titolare della
Farnesina sarà il nuovo Alto rappresentante per la politica estera:
«Grazie per la fiducia, ora impegno totale» Il tweet di Renzi: «Auguri e
buon lavoro». Napolitano:« Riconoscimento per l’Italia»
AP
Federica Mogherini dopo la nomina insieme a Donald Tusk e a Herman Van Rompuy
2014
L’Europa ha due volti nuovi e l’Italia ha vinto la sua battaglia:
Federica Mogherini, attuale ministro degli Esteri, è stata designata
come prossima Alta rappresentante Ue per la politica estera e la
sicurezza (Lady Pesc), nonché vicepresidente della Commissione europea.
La decisione è stata presa dal vertice Ue ed annunciata via Twitter dal
presidente permanente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy.
TANTI AUGURI ALLA MAMMA ELENA E AL PICCOLO NICOLO'
a cui dedichiamo questa poesia.
Bambino, se trovi l'aquilone della tua fantasia, legalo con l'intelligenza del cuore.
Vedrai sorgere giardini incantati e tua madre diventerà una pianta che ti coprirà con le sue foglie.
Fa delle tue mani due bianche colombe che portino la pace ovunque e l'ordine delle cose.
Ma prima di imparare a scrivere guardati nell'acqua del sentimento.
I turisti di Expo anche a Cremona, non l’Arcimboldo a Milano
L’Expo di Milano o l’Expo della Lombardia? È questo che ci chiediamo dopo la polemica innescata in questi giorni dall’assessore regionale alle Culture Cappellini sull’Ortolano dell’Arcimboldo.
Abbiamo sempre detto che l’Expo di Milano è l’Expo dei territori e che
quindi la vera sfida è portare i visitatori in tutti i territori
lombardi.
Poi, è chiaro che di un evento del genere deve beneficiare tutto il Paese, ma innanzitutto è la Lombardia
che deve potersi avvantaggiare di un arrivo così massiccio di
visitatori. Naturalmente, ci sono cose da vedere e situazioni da vivere
più e meno vicine a Milano, ma se un turista va a Cremona non lo fa solo per l’Arcimboldo:
vuole anche conoscere il fiore all’occhiello della liuteria e il Museo
del violino che è unico al mondo, assaggiare gli ottimi piatti della
cucina tipica e costeggiare le rive del Po, il ‘grande fiume’ della
Lombardia. Insomma, l’assessore, che tra l’altro è proprio cremonese, vuole togliere un’opera significativa a una città quando questa deve contribuire a portare i visitatori. (Il dipinto è esposto alla Pinacoteca di Cremona)
Urbanistica tossica. Il ministro Lupi ci riprova: un nuovo DDL per rendere edificabile l’intera penisola?
Controriforme. Privatismo selvaggio e zero pianificazione,
il ministro ci riprova. Il settore immobiliare ristagna? La nuova
versione del ddl, arricchita di autocrazia renziana, punta a rendere
edificabile l’intera penisola.
Di Ilaria Agostini, da Il manifesto, 3 agosto 2014 «Il governo del territorio è regolato in modo che sia
assicurato il riconoscimento e la garanzia della proprietà
privata (…) e il suo godimento». L’art. 8 è il distillato
della bozza di ddl (“Principi in materia di politiche
territoriali e trasformazione urbana”) presentata dal ministro
Lupi al Maxxi di Roma il 24 luglio scorso. A distanza di nove anni dal ddl 3519/2005 noto come
«legge Lupi», approvato dalla Camera nel Berlusconi III e poi
fortunosamente bocciato in Senato col contributo della destra che
lo ritenne antagonista alla tuttora vigente legge urbanistica n.
1150/1942, il ministro di rito ambrosiano ci riprova. Nella nuova versione, stagionata e arricchita di
autocrazia renziana, restano fermi quei principi di
«istituzionalizzazione del “privatismo” in urbanistica»
– come ha scritto Sergio Brenna – allora stigmatizzati da
urbanisti e giuristi in un volume curato da Maria Cristina Gibelli
(La controriforma urbanistica, 2005), ma vi si aggiunge un colpo di
reni da crisi globale, scoppiata in seguito proprio alle pesanti
speculazioni immobiliari.