9 aprile 2011

Corteo della Liberazione a Milano. Quest'anno senza Sulbiate.

Diamo comunicazione della risposta negativa del Sindaco Stucchi Maurizio, alla nostra richiesta di rinnovare la partecipazione ufficiale della nostra Comunità alla Manifestazione organizzata dall'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI)che si svolgerà nel pomeriggio a Milano il prossimo 25 aprile in occasione delle celebrazioni della Festa di Liberazione dalla dittatura nazifascista.
Quest'anno il Gonfalone di Sulbiate non potrà partecipare al corteo ANPI di Milano.
Qui il post contenente copia della nostra richiesta.

Per ingradire la risposta del Sindaco fare clic sull'immagine.

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Approfondimento storico:

Milano prima e dopo il 25 aprile.

Innanzitutto quello che è successo dopo la Liberazione non può prescindere da quello che è avvenuto prima.

Dobbiamo tener conto che dopo l’8 settembre 1943 l’Italia del Centro e del Nord è stata occupata dall’esercito tedesco. Nei giorni seguenti, con la nascita della Repubblica fascista di Salò, i tedeschi hanno affidato i compiti amministrativi e di polizia ai repubblichini.
Era intanto nata la Resistenza armata sulle montagne, nelle città e nelle campagne.

Soldati italiani massacrati a Cefalonia

L’Esercito italiano, disorientato dalla fuga del governo del re e di molti generali, in gran parte si schierò contro i tedeschi. Molti reparti andarono in montagna: erano i “badogliani” poi diventati partigiani.

Centinaia di migliaia di soldati all’estero (Balcani, Francia, isole greche) si rifiutarono di continuare a combattere accanto all’esercito di Hitler e preferirono i campi di concentramento in Germania. Altri vennero massacrati combattendo contro i tedeschi, come a Cefalonia e Corfù.
Altri ancora diedero vita nell’Italia del Sud al Corpo Italiano di Liberazione, combattendo accanto agli anglo-americani, lasciando sul campo migliaia di caduti.

A Milano, prima del 25 Aprile

A Milano durante l’occupazione erano i tedeschi a comandare, pur delegando ai fascisti i compiti più infami (rastrellamenti, arresti, fucilazioni).

Il Giardino della Resistenza al Campo Giuriati

Erano plotoni fascisti quelli che fucilarono il 10 agosto 1944 i 15 Martiri di piazzale Loreto, quelli del Campo Giuriati, dell’Arena, del Poligono. Erano fascisti a gestire le camere di tortura. Erano fascisti quelli che arrestavano gli operai durante gli scioperi del marzo 1944 per poi consegnarli ai tedeschi che li deportavano nei lager in Germania, dove in molti lasciarono la vita.
Milano era una città occupata: molti i comandi tedeschi in città, circondati da sbarramenti di sacchetti di sabbia e dal filo spinato, presidiati da carri armati e autoblindo.
Molti i posti di blocco dei tedeschi e fascisti, per passare dai quali occorrevano lasciapassare e permessi anche per circolare con le biciclette. C’era il coprifuoco dalle 8 di sera alle 6 del mattino: chi veniva trovato in giro poteva essere fucilato sul posto.
Non c’era da mangiare: Il vitto e l’abbigliamento erano razionati, per averli con la “tessera annonaria” occorreva fare lunghe file e quando si arrivava spesso non c’era niente: niente riscaldamento nelle case (niente legna, niente carbone); luce, gas e acqua concessi per qualche ora al giorno.

I Martiri di piazzale Loreto

E si viveva, ma anche si moriva, sotto i bombardamenti aerei degli anglo-americani.
Questa era la Milano sotto l’occupazione tedesca, ma dove tuttavia si muovevano clandestinamente i partigiani e i patrioti dei GAP e delle SAP, nelle fabbriche, nelle scuole, nelle università, nei quartieri, pagando spesso forti tributi di sangue.

E’ in questo contesto che si arriva al 25 Aprile. E’ in questo contesto che cresce e si sviluppa tra la popolazione una violenta carica di odio contro tedeschi e fascisti. E non poteva essere altrimenti.

I giorni della Liberazione

25 Aprile 1945 in piazza Susa - Acquarello di Bruno Mantica

Il 25 Aprile e i giorni seguenti furono contrassegnati da grandi manifestazioni popolari e di festa. Milano era piena di bandiere tricolore e rosse.
Ma la guerra non era finita: i fascisti in gran parte si nascosero, altri fuggirono come fece Mussolini con i suoi gerarchi. Altri ancora continuarono a combattere contro i partigiani. I tedeschi dal canto loro si arresero al CLN in attesa di poter tornare in Germania, salvo qualche criminale di guerra identificato e catturato.
Reparti fascisti si aggiravano per la campagna, alcuni tentarono colpi di mano anche in città.
Per esempio il 27 aprile una colonna fascista attaccò il Palazzo di Giustizia in corso di Porta Vittoria, con l’obiettivo di liberare i fascisti e nazisti arrestati dai partigiani e custoditi nelle prigioni del Palazzo. L’attacco fallì per il sopraggiungere di forze partigiane con un autoblindo.

Numerosi erano i cecchini fascisti che sparavano dalle finestre contro i partigiani e i cittadini per le strade, uccidendo non poche persone. I nomi degli uccisi dai fascisti nei giorni della Liberazione appaiono sulle lapidi del Campo della Gloria, al Cimitero Maggiore.

A Palazzo di Giustizia era invece in funzione il Tribunale, composto da magistrati nominati dal CLN. Il Tribunale operava sulla base di una documentazione molto accurata, raccolta durante il periodo clandestino. Il Tribunale era assistito dalla Polizia Giudiziaria, composta da partigiani della 140a Brigata Garibaldi. Il Tribunale continuò ad operare anche dopo l’arrivo delle truppe alleate il 29 aprile.

Il gerarca Starace arrestato davanti al Politecnico

I fascisti arrestati venivano processati e imprigionati. Per alcuni gerarchi venne confermata la condanna a morte, già pronunciata dal CLN Alta Italia, contro i membri del Direttorio del Partito Fascista Repubblicano, definiti “traditori della Patria”. La sentenza fu attuata nei riguardi di Mussolini e dei suoi camerati, catturati sul Lago di Como.
La stessa sentenza venne eseguita a Milano, in piazzale Loreto, contro Achille Starace ex segretario del PNF, dopo il processo al Politecnico, e Carlo Borsani, anch’egli membro del Direttorio fascista, direttore del quotidiano “La Repubblica fascista”, in piazzale Susa.

Nei giorni che seguirono la Liberazione la guerra, quindi, non era finita. I partigiani erano in armi accanto agli alleati. Riccardo Lombardi era stato nominato dal CLN Prefetto di Milano.
La pace in Europa arrivò l’8 maggio. Il 10 maggio le formazioni partigiane vengono smobilitate, con la consegna delle armi agli alleati, ricevendo come riconoscimento un attestato e la somma di 5.000 lire come liquidazione.

E’ importante stabilire che la guerra, anche quella dei partigiani del CVL (Corpo Volontari della Libertà), ormai riconosciuti “soldati” dello Stato italiano a tutti gli effetti, non finì il 25 aprile, ma si concluse in maggio.
La Polizia Giudiziaria di Milano venne trasformata in “Polizia popolare” e dopo qualche mese passò in forza alla Questura.

Fonte Sezione "25 Aprile" ANPI Milano Città Studi.


Oggi, 9 aprile, mobilitazione precari: "Il nostro tempo è adesso".



Articolo pubblicato ieri dal Corriere della Sera firmato Ichino, Montezemolo, Rossi.
fare clic sull'immagine per ingrandire l'articolo.

post correlato.


8 aprile 2011

Diretta web "La notte bianca della scuola e della democrazia".

Democratici in piazza in cinque città italiane in difesa dell'istruzione pubblica, della ricerca e della giustizia. Bersani: "Servono nuove regole contro il precariato e per inserire i giovani laureati nell'insegnamento. La Gelmini pensi a sbloccare le risorse, non ai processi del premier" Qui l'articolo di Carmine Saviano - Repubblica: " Scuola e democrazia La notte bianca del PD".
VENERDI' 08 APRILE.


Mobilitazione nazionale: Milano, Torino, Bologna, Napoli, Roma.
Un grande appuntamento a cui partecipare direttamente o da seguire sul web, sul sito del PD o su http://www.lanottebiancadellascuola.it/ e in tv, su Youdem.tv (Sky 813).


Federalismo. La lega dà i numeri. C.S. di Gigi Ponti.

Gigi Ponti, Segretario provinciale PD di Monza e Brianza.

Federalismo, Ponti (Pd): "La Lega dà i numeri. Sovrastimate le risorse attribuite ai comuni. Invitiamo i leghisti a un confronto pubblico"


Monza, 7 aprile 2011 – “La Lega sugli effetti del federalismo sulle casse dei comuni sta dando i numeri. Le cifre diffuse in questi giorni che parlano di maggiori risorse agli enti locali, già oggi penalizzati da continui tagli alle risorse dal governo, sono abbondantemente sovrastimate. Invece di disinformare i cittadini e i comuni per necessità di propaganda in vista delle prossime elezioni amministrative, invitiamo gli esponenti della Lega a un confronto pubblico per parlare dei veri effetti di questo federalismo che ad oggi presenta ancora molti punti oscuri”.


Lo dichiara il segretario provinciale del Pd brianzolo Gigi Ponti, commentando i dati riportati dalla stampa e diffusi dal consigliere regionale eletto in Brianza Massimiliano Romeo, che domani sera a Desio parteciperà a un incontro pubblico sugli effetti del federalismo insieme al vicepresidente della Regione Andrea Gibelli.


“La Lega – continua Ponti - sta divulgando in questi giorni dati viziati da lacune. Il Carroccio infatti non considera due cose importanti: la prima è che la cedolare secca sugli affitti e le tasse relative ai passaggi proprietà immobiliari e ipotecari, come spiega invece l’ufficio studi della Camera, finiranno nel fondo perequativo e non direttamente nella casse dei comuni. La seconda è che il gettito Iva sarà ripartito su base regionale e non comunale”.


Il fondo perequativo, previsto dalla riforma – spiega ancora Ponti – , servirà a riequilibrare le minori risorse che giungeranno ai comuni svantaggiati economicamente, nei quali le attività economico produttive e i mercati sono molto meno floridi rispetto ad altre aree del paese. La Lega parla di maggiori risorse ai comuni del nord ma perché questo accada la legge deve essere ancora perfezionata. Il Pd – conclude Ponti – crede in una crescita equilibrata che riguardi tutti i cittadini della nostra nazione, titolari dei medesimi diritti”.

Trasporti: il Governo taglia, il disagio aumenta.






Oggi Pier Luigi Bersani a Vimercate.


Oggi dalle ore 11.00 a Vimercate per incontrare il mondo dell'impresa e del lavoro (in particolare i rappresentati delle aziende in crisi tra cui Alcatel, Yahama, Sem Bames) presso l'area ex IBM, oggi Bames, di via Lecco 61, sarà presente il Segretario nazionale del Partito Democratico Pier Luigi Bersani.


Prima di recarsi alla Bames passerà attorno alle 10.00 dal mercato di Vimercate. Insieme a Bersani ci saranno il Sindaco uscente candidato del centrosinistra alla carica di primo cittadino e l'attuale vicesindaco Rampi, capolista PD alle prossime comunali.


La campagna elettorale di Paolo Brambilla era stata aperta poche settimane fa dal Presidente PD Rosy Bindi.


in foto Roberto Rampi e il Sindaco di Vimercate Paolo Brambilla.

Redazione Teorema 08/04/2011.

L'assalto del cemento alla Lombardia.


L'articolo di Repubblica di Simone Bianchin denuncia efficacemente  l'allarmante consumo di territorio in Lombardia provocato da una incontenibile cementificazione .
Ogni giorno in media si perde una superficie pari a sette piazze Duomo, circa 117 mila mq.

Tra le provincie la più massacrata è la nostra. In provincia Monza e  Brianza la superfice urbanizzata supera già la meta di quella disponibile, siamo ben oltre il 53%.

Nonostante il grave momento di crisi la costruzione di nuove autostrade, capannoni, centri commerciali sembra essere inarrestabile.

Purtroppo, anche Sulbiate che fino ad oggi era riuscita resistere a questa infelice deriva, secondo le ultime notizie ed indiscrezioni di cronaca sembrerebbe correre il rischio di capitolare. D'altra parte il passaggio della Pedemontana ed il casello autostradale non possono non alimentare disegni speculativi e particolari interessi economici privati.
Occorre essere, molto determinati, lucidi e lungimiranti per resistere a certe tentazioni.
Non esiste ricchezza più grande del territorio.


7 aprile 2011

VOLANTINI FASCISTI A SULBIATE. PROPAGANDA RAZZISTA.

A Sulbiate nella notte tra il 6 ed il 7 aprile, alcuni ignoti hanno appeso alle tre bacheche (PD-Gruppi Consiliari-PDL) antistanti la biblioteca di via M. Laura ed alla bacheca dei Gruppi consiliari di piazza Castello volantini in formato A4 inneggianti al fascismo ed al razzismo. Volantini che disprezzano la nostra Costituzione ed offendono la nostra memoria di cittadini italiani. Il Circolo del Partito Democratico considerando inopportuno che si minimizzi l'accaduto derubricando con troppa fretta l'incidente a mero atto vandalico, operato da uno squilibrato o a stupida ed immatura "bravata" di giovani irresponsabili, intende denunciare l'accaduto presso il Comando dei Carabinieri di Bellusco. Tutto questo non per sollevare strumentalmente inutili allarmismi ma per difendere con più forza e determinazione, con i mezzi consentiti dalla legge, i valori fondamentali in cui gli italiani credono così pubblicamente e pesantemente derisi e attaccati da questi gesti. Il Circolo PD di Sulbiate invita l'Amministrazione comunale, le due liste civiche tutte le forze politiche organizzate presenti nella nostra comunità, ad esprimere altrettanta risoluta indignazione, nelle forme e nei modi che riterranno più efficaci. Altresì esorta i cittadini di Sulbiate a vigilare perchè siano degnamente difesi anche nella nostra comunità i valori della Resistenza nazifascista, della Liberazione, della Democrazia. In questo particolare momento di evidenti attacchi al Patto Costituzionale e di allarmente deriva democratica, avanzati anche da chi per il ruolo istituzionale che riveste dovrebbe invece difendere, è bene che ognuno, secondo le sue possibilità e reponsabilità sia allertato e disposto a fare la sua parte. Se questo gesto è stato compiuto da un isolato squilibrato è certamente mosso da lucida e consapevole follia. Le locandine non sono state appese a caso. La vile azione è stata in qualche modo pensata, preparata, meditata. Il volonatino appeso alla bacheca del PD colpisce certamente il destinatario, senza alcune possibilità di errore. E l'unico fin'ora (mercoledì 07 aprile 2011 ore 12:45) che sia stato da noi personalmente rimosso! Non pubblichiamo altre foto in nostro possesso, per non concedere gratuita pubblicità a questa indecente, farneticante, spazzatura.
Il volantino appeso nella bacheca del PD di Sulbiate,

già rimosso questa mattina.



post correlato: Il Circolo PD di Sulbiate per la prossima Festa della Liberazione XXV aprile 2011.

post correlato: Pellegrinaggio a Mathausen con l'associazione Roberto Camerani.

Formigoni risponde al COAP di Sulbiate.

Riceviamo solo oggi dal Comitato Osservatorio Ambientale Pedemontana e pubblichiamo senza commento la risposta del Presidente della Lombardia Roberto Formigoni alla lettera firmata da 440 Sulbiatesi. Recemente in questo post pubblicato il 02.04.2011 a commento della serata organizzata dal PDL a Sulbiate dal tema:"La Provincia di Monza e Brianza e la Pedemontana" avevamo dichiarato che: "Sulbiate ha scritto due volte a Formigoni, il governatore supremo. Formigoni non si è degnato neppure di una risposta per mail, scritta magari dall’ultima delle sue segretarie nonostante, firme, lettere, presidi, articoli di giornali. Per queste Istituzioni - Provincia di Monza e della Brianza e Regione Lombradia - Sulbiate non conta un accidente, è bene che i cittadini se ne ricordino! ". Per correttezza segnaliamo che la data del documento della Presidenza di Regione Lombardia è datata 01.04.2011 antecedente di un giorno al nostro articolo.
per ingranadire e leggere cliccare sulle immagini.

LA RISPOSTA PER SULBIATE DEL PRESIDENTE ROBERTO FORMIGONI.

TUTTE LE LETTERE FIRMATE DAI CITTADINI DI SULBIATE. Solo una domanda: E' solo la Provincia di Monza e Brianza che delude Sulbiate?
post correlato: I Ringrazimenti del COAP per il successo dell'iniziativa di domenica 06/02. "Lettera al Presidente Formigoni". post correlato: Il documento formale di condivisione e sostegno del Gruppo Provinciale PD di Monza e Brianza al documento del COAP. I ringrazimenti del Sindaco.

Nota del mattino del 07 aprile 2011

Vi informiamo che, per motivi tecnici, la nota del mattino non potrà essere pubblicata. L'Ufficio Nazionale Circoli PD che invia quotidianamente il documento ha comunicato che il servizio riprenderà regolarmente da lunedì 11 aprile. Ci scusiamo per l'inconveniente.

La Redazione di Teorema