20 marzo 2022

Newsletter Eurodeputati

EDITORIALE

BRANDO BENIFEI

Capodelegazione PD, Membro Commissione Mercato Interno e Protezione dei consumatori.
brando.benifei@europarl.europa.eu

Il 24 febbraio scorso è iniziata l'invasione della Russia in Ucraina e il prossimo 24 marzo, fra una settimana dal momento in cui scrivo queste parole, i leader europei si troveranno intorno al tavolo del Consiglio per un summit preceduto lo stesso giorno da una riunione straordinaria della Nato. Trenta giorni sono pochissimi nella misura dei grandi accadimenti che scandiscono il ritmo della Storia, soprattutto se paragonati ai 77 anni di pace europea che li hanno preceduti.
Certo c'è stata la guerra dei Balcani, ma mai in questi 77 anni si era arrivati a un conflitto di tali proporzioni, con il coinvolgimento di una potenza militare come la Russia e con il rischio concreto di escalation. Un disastro umanitario che ha già mietuto migliaia di vittime civili e che ha provocato oltre tre milioni di profughi ucraini in tre settimane.

18 marzo 2022

SettegiorniPD in Regione Lombardia

   La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale L’accoglienza vince. E la Regione?

La generosità scattata nei confronti dei profughi ucraini è ammirevole. Migliaia di lombardi si stanno prodigando in diversi modi per fornire ospitalità, assistenza, generi alimentari e altri conforti a chi arriva dall’Ucraina e a tutti coloro che hanno raggiunto i paesi confinanti. Una grande testimonianza di solidarietà che ha superato in un baleno anni di polemiche e diffidenze nei confronti dei profughi e di paventate invasioni. Non è facile capire che cosa abbia fatto scattare questa grande ondata di partecipazione, ma di certo può avere giocato la sensazione, alimentata dai due anni di pandemia, che nessuno può sentirsi al sicuro rispetto a minacce e sofferenze che fino a qualche tempo fa parevano lontane da noi.
Anche le istituzioni si sono mosse, ma non hanno ancora superato un limite che spesso caratterizza le grandi operazioni di emergenza: il centralismo, sia esso nazionale o regionale.
In Lombardia ci si riempie da anni la bocca con la parola autonomia, ma si lasciano cronicamente soli gli amministratori locali, le organizzazioni di volontariato e del Terzo Settore e, spesso, i singoli cittadini. L’emozione di queste settimane di guerra in Ucraina ha moltiplicato la solidarietà, ma il più delle volte si tratta di libere e spontanee iniziative che non hanno ancora trovato un’adeguata sponda nelle istituzioni regionali. Il presidente Fontana, come suo solito, si è limitato a fare appello al Governo perché fornisca risorse e individui luoghi di accoglienza e ha semplicemente avviato un censimento di possibili sistemazioni alberghiere. In realtà, ha anche messo a disposizione gli ex covid-hotel e altri immobili regionali, fatta eccezione per le foresterie dei parchi, che risultano ancora incomprensibilmente inibite all’accoglienza. Per fortuna, migliaia di donne e minori ucraini in queste settimane hanno trovato accoglienza informale e diffusa, perché fosse stato per la macchina regionale…
Non sarà una competenza diretta di chi governa la Lombardia, ma la valorizzazione delle autonomie locali, del variegato mondo sociale e il sostegno ai cittadini che si mobilitano con generosità, è parte fondamentale di un sano percorso di autonomia che non voglia trasformarsi, come è accaduto in questi anni in Lombardia, in sterile centralismo regionale.

Sabato 19 marzo Tutti a Milano contro la guerra

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24 gennaio 2022

SettegiorniPD in Regione Lombardia

   La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Questione di numeri

Nella nostra società i numeri sono tutto, basti pensare al diluvio di cifre con cui viene raccontata quotidianamente la pandemia o alle acrobazie che qualche auto-candidato al Quirinale sta tentando sui numeri, inseguendo scoiattoli di varie specie. I numeri spesso, però, non esauriscono la realtà o rischiano di toglierle dimensioni che rimangono fondamentali per la vita buona delle persone. Pensate, per fare un drammatico esempio in sintonia con la prossima Giornata della memoria, che cosa comportò il fatto di ridurre le persone a numeri, tatuati sulla pelle.
Questa strana digressione numerica è utile per capire quanto sia arido l’atteggiamento di chi risponde alle domande e alle preoccupazioni dei cittadini snocciolando cifre atte solo a difendere il proprio operato.
Migliaia di lombardi lamentano di aver dovuto fare code o attendere giorni per avere un tampone? La regione ha fatto milioni di tamponi, non si capisce di che cosa vi lamentiate!
I numeri record dei vaccini vengono utilizzati per dire che la macchina sanitaria lombarda funziona a pieno regime e che nessuno può metterne in dubbio l’eccellenza. Anche se poi i cittadini continuano a sentirsi soli se hanno un problema di salute da risolvere. Alla faccia della sanità territoriale, che rimane una sconosciuta in Lombardia.
I numeri sono importanti per capire la realtà, ma non la esauriscono e, soprattutto, non consentono alle persone di sentirsi comprese nei loro problemi quotidiani. La sensazione è che, a forza di sentire numeri distanti dalla propria quotidianità, nei cittadini cresca una sorta di rassegnazione riguardo la possibilità di sentirsi accompagnati nelle proprie difficoltà. E questo pare valere soprattutto per i giovani.
La forza dei numeri è spietata. Anche in politica. Ma i numeri possono essere spietati con le persone.
Abbiamo spesso la brutta sensazione che chi governa la Lombardia utilizzi i numeri per giustificarsi più che per capire come aiutare i lombardi a vivere meglio.

27 gennaio Giornata della Memoria

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24 dicembre 2021

Newsletter Pd Lombardo - Verso un 2022 decisivo non solo per la nostra comunità democratica ma per l’intera Lombardia

Gli ultimi aggiornamenti sulle attività del Partito Democratico Lombardo

Care democratiche, care democratici,

oggi vorrei soprattutto farvi i miei migliori auguri per un Natale sereno, da trascorrere con coloro che amiamo, e per un 2022 che finalmente ci consenta di uscire dalla pandemia e di riprendere con la maggiore “normalità” possibile la vita di ogni giorno che - come sappiamo bene, essendo il vivere politico costituito essenzialmente da questo - è fatta anche di relazione, confronto, presenza in mezzo agli altri.
 
Il prossimo anno sarà decisivo non solo per la nostra comunità democratica ma per l’intera Lombardia: ci saranno infatti elezioni importantissime in tanti Comuni grandi e piccoli, e inizieremo quella preparazione alle elezioni regionali del 2023 in cui è indispensabile che il nostro partito faccia da collante e da motore per una proposta credibile, che possa davvero competere - dopo quasi trent’anni di centrodestra - per dare alla Lombardia il governo che merita: progressista, attento all’ambiente, al lavoro e alla salute di ogni cittadino; civico, aperto, inclusivo.
 
In occasione dell’Assemblea regionale che avevamo tenuto a inizio novembre davanti a Enrico Letta, avevo preso a prestito l’efficace immagine usata da Beppe Sala, quando aveva paragonato la competizione per le prossime elezioni regionali alla scalata dell’Everest. È bella e calzante, ma come dimostra proprio l’Everest, partendo per tempo e con la dovuta preparazione, equipaggiati con l’attrezzatura migliore, attenti a ogni compagno di cordata, non c’è montagna che non si possa scalare.
Noi vogliamo fare esattamente questo e sapremo farlo.
 
Sempre in quell’Assemblea aperta, parlando di percorso e di cammino, mi era venuto in mente il bellissimo verso del poeta spagnolo Antonio Machado, là dove dice: Caminante, no hay camino: se hace camino a l’andar.
Parla a propria volta di quale sia il nostro compito per il prossimo anno. Quasi spiace tradurlo ma suona più o meno così: Viandante, non c’è il sentiero, il sentiero si apre camminando.
 
È la frase che ho scelto per farvi i miei auguri: che possa farci compagnia in questi giorni di meritato riposo nelle nostre famiglie e che ci sia di ispirazione per il viaggio entusiasmante che tutti insieme ci attende.
 
Buon Natale,

Vinicio Peluffo
Segretario regionale PD lombardo
 

23 dicembre 2021

Lettera ai Circoli

Care Democratiche, cari Democratici,

Questi ultimi mesi hanno visto l’intera comunità del Partito Democratico abbracciare con entusiasmo il progetto delle Agorà Democratiche.

In soli 4 mesi, abbiamo organizzato circa 300 Agorà in tutta Italia, da cui sono già emerse oltre 450 proposte concrete. Nessun’altra forza politica è oggi in grado di sostenere una mobilitazione di così lungo periodo e di organizzare una presenza così forte sul territorio. Sono elementi che non possono non renderci orgogliosi di far parte di una grande comunità. Grazie di cuore a tutte e tutti voi per il lavoro straordinario di questi mesi e per le energie messe a disposizione.

Le Agorà Democratiche si stanno quindi dimostrando l’esperimento di successo che avevamo disegnato insieme. Non solo il dibattito pubblico ha imparato a riconoscerle come lo strumento di costruzione del campo largo del centrosinistra. Ma soprattutto tutte e tutti noi abbiamo iniziato ad apprezzare e fare nostro il loro metodo innovativo, basato su orizzontalità, interventi brevi e centralità delle proposte concrete.

21 dicembre 2021

Roberto Rampi - Notizie dal Parlamento


Bilancio di fine anno: il nostro 2021

La fine di ogni anno porta naturalmente con sé un bilancio. Il 2021 è stato - ed è - ancora caratterizzato dalla pandemia, che ha cambiato abitudini e modalità nella quotidianità, ha messo il luce i nodi, le nostre debolezze e anche i nostri punti di forza; il mondo è andato avanti, con i suoi problemi e i suoi splendori.

Ho provato a riassumere qui alcune delle questioni più importanti che mi hanno visto coinvolto.


Pedemontana

È ripartita la discussione su questa opera che coinvolge pesantemente il nostro territorio, con una forzatura da parte di Regione Lombardia che ha messo risorse pubbliche laddove il privato non riteneva più l’opera sostenibile. Ho espresso da subito con nettezza il mio punto di vista: si tratta di un'opera vecchia e superata, dannosa, insostenibile sul piano ecologico e che non risolve i problemi di traffico. Negli ultimi mesi il fronte contrario si è allargato è sempre più soggetti sono convinti che serva come minimo rivedere il tracciato e ridurne l’impatto.


Le crisi occupazionali, a partire da Gianetti Ruote

Mi sono fatto carico e ho cercato di aiutare in tante vicende aziendali in questi anni, di sostenere i lavoratori in difficoltà, di far sentire la loro voce. In particolare con i laboratori di Gianetti ruote abbiamo condiviso le domeniche di presidio, costruito una rete di aiuto e solidarietà di fronte a una vicenda assurda che mette il luce il cuore del problema: un'azienda solida e con clienti importanti chiusa per dinamiche finanziare che sfuggono da ogni possibilità di trattativa. Anche per questo serve aggiornare le norme e far cresce una cultura del lavoro e dell’impresa, contro una cultura della finanza completamente sconnessa dalla vita delle persone.


18 dicembre 2021

SettegiorniPD in Regione Lombardia

   La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Unire i puntini per un disegno più bello

Se avesse tra le mani la Settimana Enigmistica, chi guida Regione Lombardia non andrebbe oltre il giochino che chiede di unire i puntini e, con tutta probabilità, non riuscirebbe neppure a portarlo a termine. Altro che rebus o parole crociate senza schema, le vere sfide per chi voglia tentare di definirsi appassionato di enigmistica.
Il bilancio di previsione per il 2022 appare proprio come un nugolo di puntini senza collegamenti tra loro, ovvero senza linee che possano fare intravvedere un disegno plausibile per il futuro della regione. Unico obiettivo è stato quello di finanziare centinaia di piccole opere sparse per i comuni lombardi, senza però che ci fosse un’idea precisa di sviluppo e sostenibilità per la regione. L’importante è aprire cantieri, asfaltare qualche strada, ristrutturare qualche palazzo, in alcuni casi virtuosi manutenere qualche parco o costruire qualche pista ciclabile. Va tutto bene, per carità, tanto che anche come PD abbiamo suggerito diverse opere da sostenere, ma non c’è la minima traccia, come si diceva, del disegno per la Lombardia di domani.
Dalle parti del centrodestra si sostiene che sia il trionfo della libertà dei comuni e della sussidiarietà, a noi pare che ci sia solo una gran confusione e una completa assenza, anzi, il fallimento di una politica che distribuisce quattrini, ma non guida alcunché, venendo meno alla funzione di programmazione e guida che le regioni, come scriveva in questi giorni lo stesso presidente Fontana sul Corriere della Sera, dovrebbero avere ai sensi della Costituzione. Sarà anche vero che i lombardi votano volentieri chi non “rompe le scatole” e lascia fare, ma a furia di non essere governata la Lombardia si è incamminata lungo un declino impietosamente fotografato da statistiche e classifiche socioeconomiche.
Ci lasciamo ormai alle spalle un 2021 complicato, che ci ha però regalato anche segnali di speranza e ripresa che vanno custoditi e rafforzati. Che il Natale sia un’occasione per riflettere su questo e per provare a unire i tanti puntini delle nostre vite per trovare il modo di disegnare assieme una nuova Lombardia. Buon Natale e buon 2022!

Tanti auguri di Buone Feste e arrivederci nel 2022

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16 dicembre 2021

Newsletter Pd Lombardo - SONDAGGIO SULL’AZIONE POLITICA DEL PD LOMBARDO, rispondi anche tu!

Gli ultimi aggiornamenti sulle attività del Partito Democratico Lombardo

Care democratiche, care democratici,

sta riscuotendo davvero un buon successo il SONDAGGIO SULL’AZIONE POLITICA DEL PD LOMBARDO di cui vi abbiamo dato notizia nei giorni scorsi.
Chiaramente, maggiore sarà il numero dei partecipanti alla rilevazione e più dettagliate saranno le indicazioni che potremo ricavarne, ED È PROPRIO PER QUESTO CHE CHIEDO A QUANTI ANCORA NON AVESSERO RISPOSTO DI FARLO GIÀ IN QUESTI GIORNI.
 
Abbiamo un compito grande, certamente difficile da raggiungere nei suoi obiettivi e da costruire nei mesi che verranno con un rapporto che stringa le forze progressiste e quelle civiche che animano la nostra Regione, quindi il contributo di ciascun iscritto è davvero indispensabile. Non perché semplicemente “utile”, come del resto è, ma perché possiamo immaginare di dare alla Lombardia la svolta che attende da ventisei anni solo se sappiamo strutturarci giorno per giorno come una comunità che sa parlarsi, sa ascoltarsi e soprattutto sa portare all’esterno il frutto del proprio lavoro.
 

13 dicembre 2021

SettegiorniPD in Regione Lombardia

   La Newsletter del Partito Democratico del Consiglio regionale della Lombardia

L'Editoriale Lady M.

Tra i possibili protagonisti dell’appuntamento più atteso e importante dell’ultima stagione, si è nettamente distinta per il ruolo che ha saputo ritagliarsi. A suo agio nei rapporti ufficiali, ma anche nelle relazioni più informali, con il suo contributo è riuscita nell’impresa di mettere d’accordo le diverse anime di un gruppo molto eterogeneo in cui ciascuno aveva l’ambizione di dettare la propria linea su una partita così importante. Il suo indubbio talento personale l’ha aiutata a sbrogliare anche le situazioni più complicate che si sono via via presentate in un contesto davvero drammatico. Abituata a gestire il potere con disinvoltura, lady M., ha saputo destreggiarsi con garbo e classe, mostrando attitudine all’ascolto e, al contempo grande risolutezza e decisione nei momenti in cui era necessario prendere decisioni importanti. Anche se, formalmente, è sempre risultata essere la numero due, in realtà ha dimostrato di saper gestire in prima persona le situazioni più delicate, finendo per mettere in ombra chi aveva il ruolo di comando. In fin dei conti, un po’ tutti abbiamo capito che le vere leve del potere e la responsabilità delle scelte decisive sono sempre rimaste in mano sua e lei ha saputo gestirle con un giusto mix tra autorevolezza e decisionismo. Non che ci fossero grandi dubbi, visto il curriculum di prim’ordine con cui è giunta a questo appuntamento, ma è nei momenti decisivi che si misurano realmente le qualità dei leader e, nonostante le difficoltà di un ruolo particolarmente delicato e, per molti versi, inedito anche per lei, lady M. ha dimostrato tutto il suo valore. Che dire, se non che pare davvero pronta per assumere ruoli ancora più impegnativi e di responsabilità?
Nessun dubbio, insomma, per lady M. la decisiva partita che si è appena giocata è stata un vero trionfo.
Come, chi è lady M.? Beh, si tratta di lady Macbeth, al secolo Anna Jur'evna Netrebko, brillante protagonista dell’opera di Verdi che ha inaugurato la stagione del teatro alla Scala.
Qualcuno di voi ha avuto il dubbio che stessimo parlando di qualcun altro?

Patrick Zaki è stato scarcerato Ma non è ancora libero

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