11 febbraio 2011

Alla propaganda Berlusconiana le risposte del PD.


Liberalizzazioni: dal PD 41 norme ad effetto immediato.
Quarantuno norme ad effetto immediato e nessun altro show di propaganda. Questa è la risposta del Pd alla nuova mossa di Berlusconi che vuole modificare tre articoli della Costituzione per dare “una scossa per l'economia”. Per Bersani “qui non c'è nessuna scossa e nemmeno il solletico. Siamo davanti ad un insieme di norme astratte, calendari, rinvii a nuove norme. Insomma niente di concreto”. (...)

Nota del Mattino del 11/02/'11.

A cura dell'Ufficio Nazionale Circoli PD.

1. OBIETTIVO POLVERONE & PAURA. NAPOLITANO CHIAMA BERLUSCONI. MA IL PRESIDENTE NON TACERA’, I SUOI GIORNALISTI NON SI FERMERANNO E PER GLI ALTRI SI PREPARA IL BAVAGLIO: PERCHE’ I CITTADINI-SPETTATTORI NON DEVONO CAPIRCI NULLA. E AVERE PAURA.
Oggi il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, vedrà il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. La convocazione al Quirinale è arrivata al termine di una giornata convulsa, scandita dalle dichiarazioni gravissime di Berlusconi: golpe morale (per la prima volta teme di non poter sfuggire al confronto vero con la magistratura) , il giudice vero è il popolo (cioè chi è eletto non deve rispondere alla magistratura), insomma tutto l’armamentario antiregole che Silvio Berlusconi ha sempre messo in campo dal punto di vista ideologico, ma che adesso vorrebbe anche trasformare in realtà concreta, in costituzione materiale. “parole eversive” ha detto il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani. E sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso Pier Ferdinando Casini.
Nemmeno il presidente Napolitano riuscirà tuttavia a fermare la strategia di Berlusconi. Entro lunedì il giudice per le indagini preliminari di Milano deciderà se sottoporlo con rito immediato al processo per prostituzione minorile e concussione. I legali di Berlusconi solleveranno, se si andasse a processo, conflitto di attribuzione e porteranno il caso alla Corte Costituzionale (accusata ieri da Berlusconi, a titolo di intimidazione preventiva, di essere un covo di comunisti). Prima del giudizio della Corte passeranno almeno un paio di mesi. E Berlusconi non intende precipitare ancora di più nei sondaggi, restando appeso ad accuse così infamanti e che non riesce a scrollarsi di dosso, perché i racconti che emergono dalle intercettazioni sono troppo evidenti.
Da qui la strategia del polverone e della paura. Ieri il presidente del Consiglio, facendo materializzare il conflitto di interessi, ha convocato a palazzo Grazioli tutti i direttori delle sue aziende editoriali, televisive e della carta stampata. Ne scaturirà la diffusione a tappeto del verbo berlusconiano, sia per quanto riguarda la “narrazione” di ciò che è accaduto, sia per quanto riguarda le regole (il re è sacro non può essere messo in discussione), sia per quanto riguarda il trattamento (bastone e carota) da riservare a nemici e amici troppo tiepidi. L’obiettivo è che i cittadini-spettatori non ci capiscano più nulla. Un polverone. E però si sentano anche intimiditi dai toni, dalle accuse, dall’atteggiamento minaccioso, dai poteri messi in campo (Su l’Espresso, in un articolo in cui si parla anche delle effrazioni nei locali del Gip di Milano, oggi si dice
che Lele Mora, Emilio Fede ed altri hanno saputo per tempo di essere intercettati) . La prima manifestazione di questa strategia è stata l’intervista rilasciata a Giuliano Ferrara de Il Foglio, che a sua volta è stato intervistato per 6 minuti dal solerte Tg1 di Augusto Minzolini (in pratica un videomessaggio di Berlusconi per interposta persona, non sopportando il premier di essere sottoposto a domande). Massimo Giannini su La Repubblica ha scritto sulla riunione di palazzo Grazioli un lungo articolo intitolato Il gruppo Delta.

2. L’EUROPA AVVERTE: INFLAZIONE TROPPO ALTA E NECESSITA’ DI MANOVRE. MA IL GOVERNO PENSA AD ALTRO: FRATTINI ALLA CORTE EUROPEA, BONDI NON SI VEDE PIU’, TREMONTI FA GITE IN TRENO PER STARE LONTANO DA BERLUSCONI. E INTANTO…..
La Banca centrale europea ha lanciato un doppio avvertimento in questi giorni: l’inflazione è di nuovo tornata a turbare le notti dei banchieri centrali e gli sforzi compiuti per tenere sotto controllo i conti pubblici non bastano, sarà necessario fare di più. Per un paese come l’Italia che ha un enorme debito pubblico non sono notizie tranquillizzanti (l’aumento dei tassi di interesse sul debito farebbe crescere in modo inquietante la spesa pubblica e la necessità di intervenire significherebbe nuovi tagli, o nuove tasse).
Il governo però pensa ad altro. Il ministro degli Esteri Franco Frattini pensa a ricorrere alla Corte europea per i diritti dell’uomo se Berlusconi venisse sottoposto a processo (ma molti sperano che lo faccia davvero perché sarebbe un boomerang, tanto che presso quella stessa corte pende una denuncia presentata dal finanziere internazionale George Soros contro i limiti alla libertà di informazione in Italia). Il ministro dei beni culturali, Sandro Bondi, non va al lavoro da mesi. Il ministro dell’Economia, pur di non condividere la storia di Berlusconi sta facendo un viaggio in treno nel Sud, affermando di aver scoperto così che i treni non funzionano bene nel Mezzogiorno. E intanto aumenta il biglietto di ingresso nei cinema, e lo stesso Tremonti sta organizzando nuove iniziative sul patrimonio pubblico dopo la deludente e contestata esperienza delle cartolarizzazioni (l’unificazione dell’agenzia del Demanio con Fintecna e con Patrimonio Spa).

3. LE OPPOSIZIONI FANNO QUADRATO. FLI A CONGRESSO. LE MANIFESTAZIONI IN PIAZZA DELLE DONNE. IL PD RACCOGLIE LE FIRME PER LE STRADE E SUL PROGRAMMA LANCIA L’ ALLEANZA PER SUPERARE IL BERLUSCONISMO.
Di fronte a un contesto così drammatico, il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani ieri ha rilanciato la necessità di tenere unito il fronte delle opposizioni per preparare il superamento del berlusconismo. Il Pd ha messo a punto proposte programmatiche capaci di lanciare la riscossa del paese. Ed è il pilastro attorno al quale sarebbe possibile costruire un’alternativa per la ricostruzione del paese. L’Italia deve uscire
dalla palude in cui l’ha ficcata il governo della destra. Con una iniziativa delle forze politiche dell’opposizione o con il voto.
Gli stessi partiti ma anche la società civile si stanno mobilitando per far sentire la propria presenza anche nelle piazze. Molto importanti sono le manifestazioni indette oggi dalla Cisl per lavoro, salario, fisco. Straordinaria è la mobilitazione del mondo femminile per le manifestazioni che in tutta Italia si svolgeranno domenica 13 febbraio, alle quali parteciperanno moltissimi dirigenti e militanti del Pd. Il partito sta raccogliendo milioni di firme per le dimissioni di Berlusconi: “Siamo a buon punto, ce la faremo a cogliere l’obiettivo dei dieci milioni per i primi giorni di marzo. Per domenica per esempio organizzeremo tremila gazebo in tutta Italia” ha detto ieri il responsabile dell’organizzazione del Pd, Nico Stumpo. E già Articolo21, il popolo viola e altre organizzazioni si preparano a scendere in piazza con la costituzione, la bandiera e l’inno di Mameli il 5 di marzo.

4. 17 MARZO APERTURA, CHIUSURA, FESTA , LAVORO: LA VERITA’ E’ CHE SI VUOLE CONTESTARE LA FESTA PER L’ITALIA UNITA.
Tutte le polemiche e i distingue sulla festa del 17 marzo, giorno in cui si festeggia l’unità di Italia, hanno un solo scopo: l’ha reso chiaro oggi il Giornale (di proprietà della famiglia Berlusconi): “Inutile festeggiare una nazione che non esiste”.

5. IL FARAONE MUBARAK GELA IL SUO POPOLO. E RESTA AL SUO POSTO.
Mubarak non si è dimesso come attendeva il popolo egiziano. L’esercito presidia il territorio. E tutto ciò significa una sola cosa: la transizione in Egitto sarà lunga, lacerante, complicata e senza un esito preordinato. Tutto è ancora in gioco. E da ciò che accadrà in Egitto dipenderà anche molto di quanto accadrà negli altri paesi del Nord Africa e del Medio Oriente.

BERLUSCONI DIMETTITI. Sulbiate 13/02/'11 in piazza dalle ore 09:00 alle ore 12:00.

DOMENICA 13/02/2011 saremo in piazza della chiesa
dalle ore 09:00 alle ore 12:00 a disposizione
delle Cittadine e dei Cittadini di Sulbiate
che condividono e desiderano aderire.

C.O.A.P. oggi su MBNEWS-Monza Brianza.

La notizia della lettera del C.O.A.P.
(Comitato Osservatorio Ambientale Pedemontana)
per il Governatore Roberto Formigoni
oggi in prima pagina nel sito di MB NEWS.
Per leggere aritcolo cliccare qui o sul logo della Testata.

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Pedemontana - "Dossier Sulbiate transito in Galleria".

Già dalla scorsa settimana il documento redatto da Pedemontana "analisi delle richieste del comune di Sulbiate" dopo una lungo, inspiegabile ed ingiustificabile ritardo, e numerose sollecitazioni, è stato consegnato alla nostra Amministrazione.

Il Sindaco Stucchi Maurizio, dopo averlo, visionato, in una lettera, data 09/02/2011, indirizzata a :
CONCESSIONI AUTOSTRADALI LOMBARDE SPA - AUTOSTRADA PEDEMONTANA SPA -REGIONE LOMBARDIA D.G. INFRASTRUTTURE E MOBILITA' - PROVINCIA DI MB - TUTTI I SINDACI DEI COMUNI DELLA TRATTA D. ( Aicurzio, Bellusco, Bernareggio, Cornate d'Adda, Mezzago, Usmate, Vimercate) -ha dichiarato che il documento dimostra che sono verosimili e possibili le soluzioni che con insistenza negli ultimi mesi sono state avanzate da questo territorio (in primis Sulbiate) in tutte le sedi competenti.

Pedemontana evitando di realizzare la galleria per la futura e molto incerta linea ferroviaria, eviterebbe il "panettone artificiale" davanti al Castello, (percorribile solo dalle biciclette e con una pendenza degna dei peggiori gran premi di montagna) , e salverebbe l'accesso medioevale del paese oggi via XXV Aprile.
Il progetto ferroviario, infatti, non ha ancora avuto uno sviluppo definitivo, e quindi secondo Stucchi è assurdo che Pedemontana vincoli il prorpio intervento per un qualcosa che se il CIPE impone come un dogma, è un fatto incontestabile che sia solo sulla carta, e sia del tutto privo di ingente copertura finanziaria. Il progetto ferroviario è un opera che oggi nessuno sa dire con certezza se si farà mai, ma che certamente impone maggiori costi al porgetto di Pedemontana, che saranno pagati con i nostri "salati" pedaggi e con il danno irriparabile che subirà per il nostro territorio.

Il Sindaco Stucchi chiede di evitare il "mostruoso" interramento di Corso Alpi- SP177- ricostruendola sopra Pedemontana e che a parità di costi si utilizzi il risparmio dell'interramento per allungare la galleria. Il Sindaco e la comunità di Sulbiate chiedono a Pedemontana di ritornare a quanto faticosamente accettato e condiviso ai tempi del progetto perliminare.

L'invito di Stucchi è molto semplice e disarmante: cogliere ragionevolmente l'opportunità ora di risparmiare opere e spese irrazionali e di usare tali risorse per contenere l'impatto che questa infrastruttura avrà sul territorio (soluzioni già approvate nel preliminare del 2007) e la sua Valutazione di Impatto Ambientale. Sarà così?

Nel nostro caso ci auguriamo non sia vero il celebre aforisma di G. Moore:
"La Strada sbagliata pare sempre la più ragionevole".
Per Sulbiate sarebbe un disastro.

10 febbraio 2011

IL DOVERE DI RICORDARE LA PROPRIA STORIA


GIORNO DEL RICORDO.

In memoria della vittime delle Foibe.

"Ciascun paese ha il dovere di ricordare la propria storia, di non cancellare le tracce delle sofferenze subite dal proprio popolo, ma l'essenziale è non restare ostaggi degli eventi laceranti del passato"..."posta fine a ogni residua congiura del silenzio, a ogni forma di rimozione diplomatica o di ingiustificabile dimenticanza, possiamo finalmente guardare avanti... il sacrificio delle generazioni che ci precedono non è stato vano se oggi possiamo costruire un avvenire migliore per i nostri popoli e per l'Europa".

Presidente Giorgio Napolitano in occasione della celebrazione della Giornata del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe.

Nota del mattino del 10/02/'11.

1. BERLUSCONI NON E’ RIUSCITO A IMPEDIRE CHE LA PROCURA DI MILANO CHIEDESSE IL PROCESSO IMMEDIATO. LA PROCURA DI NAPOLI INDAGA SU RAPPORTI TRA ALCUNE DONNE CONOSCIUTE DAL CAVALIERE E LA CAMORRA. LA SCOSSA ALL’ECONOMIA COME ARMA DI DISTRAZIONE DI MASSA HA FATTO FLOP. IL TENTATIVO DI DEPOTENZIARE LA MANIFESTAZIONE DELLE DONNE E’ FALLITO. I SONDAGGI VANNO MALE. E A BERLUSCONI, CHIUSO NEL BUNKER DI PALAZZO GRAZIOLI, E’ RIMASTA SOLO LA MINACCIA.
Entro lunedì il Giudice per le indagini preliminari stabilirà se le prove accumulate dalla Procura della Repubblica di Milano per i reati di concussione e prostituzione minorile nei confronti di Silvio Berlusconi giustificano o no il procedimento per direttissima.
Il presidente del Consiglio ha tentato in ogni modo di evitare questo passaggio. Ma non c’è riuscito. E mentre ancora bruciava lo smacco di non aver potuto evitare il confronto con i magistrati, le indagini della Procura della Repubblica di Napoli hanno aperto un nuovo fronte, accendendo i riflettori sui rapporti con la camorra di alcune giovani donne che sono entrate in contatto con il presidente del Consiglio.
La reazione di Berlusconi è stata rabbiosa. Ieri ha riunito i maggiorenti del Popolo delle libertà nella sua residenza privata a Roma. E dalla riunione ha lasciato trapelare come una minaccia che presenterà subito, oltre alla ripresa della discussione sul processo breve, e cioè le norme che potrebbero cancellare oltre a migliaia di processi anche i procedimenti che lo attendono per la corruzione in atti giudiziari (Mills) e per i diritti tv (Mediatrade), un decreto destinato a impedire gran parte delle intercettazioni. Da Palazzo Grazioli è perfino trapelata l’intenzione di andare già oggi da Napolitano a presentare queste norme sulle intercettazioni, intenzione gelata sul nascere da un comunicato del Quirinale sull’assenza di appuntamenti con il presidente del Consiglio.

2. NEMMENO LA PROPAGANDA RIESCE A MONTARE LA SCOSSA CHE DOVEVA DISTRARRE L’ATTENZIONE DEGLI ITALIANI. LO STRATEGA FERRARA FA UNA BRUTTA FIGURA. TREMONTI SI DILEGUA. E PERFINO LA CONFINDUSTRIA STORCE IL NASO.
Ieri mattina riunione in pompa magna del Consiglio dei ministri. All’ordine del giorno la famosa scossa all’economia, inventata da Giuliano Ferrara per dimostrare che Silvio Berlusconi pensa al paese, non alle sue notti brave. Alla conferenza stampa si presentano in sette. La ricetta che illustrano sembra il lievito del panettone. Man mano che gli esperti vanno a verificare di che si tratta scoprono, nell’ordine: la riforma
dell’articolo 41 (e non solo) della Costituzione dovrà seguire l’iter previsto per le riforme costituzionali (da un anno a un anno e mezzo di lavori parlamentari); la revisione degli incentivi, come molti altri provvedimenti, è stata solo esaminata e comunque se ne prevede l’entrata in vigore nel 2012; il ministro Paolo Romani presenta il primo (dice lui) investimento sulla banda larga, parlando di migliaia di posti di lavoro, di infrastrutture e quant’altro: in realtà, si tratta di 100 milioni di euro da investire nel superamento del cosiddetto digital divide, rimediati all’ultimo momento (il governo Prodi ne aveva appostati 800, ma sono stati usati per altri scopi). La banda larga non c’entra nulla. Per farla tutti gli esperti sanno che bisognerà investire da 10 a 15 miliardi di euro. Tremonti, appena fatta una breve prolusione sull’articolo 41 si dilegua, consapevole del flop. Solo i Tg di proprietà e quelli della Rai occupati dai fedeli del premier continuano a parlare di scossa. La Confindustria, da tempo sostenitrice del governo di Berlusconi, non riesce a mentire sulla pochezza della prova. E così la furba strategia di Giuliano Ferrara finisce in un flop.

3. IL PD FA VEDERE COME SI FA: PRESENTA 34 PROPOSTE DI LIBERALIZZAZIONE CHE SI POSSONO DECIDERE SUBITO.
Un’ora dopo la fine del Consiglio dei ministri e della conseguente conferenza stampa, il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, presenta alla stampa 34 proposte di liberalizzazioni che si possono fare subito senza attendere la revisione dell’articolo 41 della Costituzione, ricorda le liberalizzazione già fatte (da Bersani) e in vigore, dalla portabilità dei mutui al venir meno delle commissioni trattenute dalle compagnie telefoniche sulle ricariche delle carte prepagate (solo questo ha fatto risparmiare agli italiani 1,9 miliardi di euro l’anno), ma anche le liberalizzazioni introdotte dal centrosinistra e che il governo della destra ha cancellato.
Quanto al valore della scossa decisa dal Consiglio dei ministri, Bersani è stato chiaro: “altro che scossa, è un solletico. Se riuscisse davvero a far muovere dell’1,5 per cento il Prodotto interno lordo come ha detto Berlusconi, mi metto il saio e vado in pellegrinaggio”. Sul sito del partito democratico si possono vedere le 34 proposte di liberalizzazione e tutti sono invitati a fare proposte di modifica o di altre iniziative da prendere in base alla propria esperienza personale.

4. FEDERALISMO. BOSSI VEDE NAPOLITANO E TRACCIA UNA ROTTA MENO CONFLITTUALE DI QUELLA IPOTIZZATA DA BERLUSCONI.
Umberto Bossi non ha seguito Berlusconi sulla strada della guerra totale. Ieri è salito al Quirinale insieme al ministro Roberto Calderoli e con Napolitano hanno parlato di come affrontare il dibattito parlamentare sui decreti di attuazione della legge delega sul federalismo. Alla luce degli incontri è possibile che la decisione di fare una prova di forza, presentando una mozione alla Camere e ponendo la questione di fiducia, sia rimessa in discussione all’interno della maggioranza.

5. DOMANI FINI RIDEFINISCE LA MISSIONE DI FLI.
Assemblea congressuale domani a Milano per Fli. Dopo gli avvenimenti di questi ultimi mesi e l’avvio dell’alleanza con l’Udc di Pierferdinando Casini, Gianfranco Fini dovrà indicare quali prospettive intende perseguire il movimento e con quali obiettivi politici.

6. LA BATTAGLIA CAMPALE DELLA DESTRA PER DEPOTENZIARE LA FORMIDABILE CARICA DELLA MANIFESTAZIONE DELLE DONNE.
La manifestazione delle donne del 13 febbraio, organizzata da associazioni, singole rappresentanti del mondo della cultura, dello spettacolo, del giornalismo e anche della politica, fa una paura da matti al centrodestra. Al punto da far scendere in campo molte rappresentati dei partiti di centrodestra a mischiare le carte del dibattito pubblico in vista della manifestazione, nel tentativo di dividere il fronte e depotenziare la carica della manifestazione. Nonostante gli sforzi, il tentativo non è riuscito. La manifestazione si farà e sarà straordinaria. In tutta Italia.

7. OGNI GIORNO SI SCOPRE QUALCHE PASTICCIO COMBINATO DAL GOVERNO.
La Corte costituzionale ha bocciato la legge secondo la quale gli insegnanti che cambiavano provincia perdevano i punti accumulati in graduatoria, norma ovviamente voluta dalla Lega Nord. Ora, però, in base a quel provvedimento sono già stati inseriti in ruolo molti insegnanti. E bisognerà rimediare. Un pasticcio dietro l’altro.
Con un emendamento del Pd al cosiddetto milleproroghe, testo all’esame del Senato e che comprende di tutto, è stato tolto lo stop immediato al ricorso alla magistratura da parte dei lavoratori precari nei confronti dei propri datori per violazioni delle norme, stop inserito nel cosiddetto collegato sul lavoro dal governo. Il limite è stato spostato alla fine del 2011.

8. I SONDAGGI SOTTERRANO IL CAVALIERE E PREMIANO IL CENTROSINISTRA. MA PIU’ DEL 40 PER CENTO DICHIARA DI NON VOLER VOTARE.
La Repubblica: “Berlusconi contro Bersani? Vince Bersani. Berlusconi contro Casini? Vince Casini. Berlusconi contro Vendola? Vince Vendola. La premessa è che «si tratta di simulazioni». Ma i sondaggi effettuati da Ipsos e illustrati due giorni fa da Nando Pagnoncelli a Ballarò, raccontano una situazione in evoluzione”…” Bersani-Berlusconi finirebbe 43% a 33%; Casini-Berlusconi 45% a 32%; e nello scontro a tre Vendola-Berlusconi-Casini prevarrebbe il primo col 32%, poi 31% al secondo e 21% al terzo. Circa un quarto degli intervistati, però, nel caso di scelta secca preferisce non decidere. Nella simulazione sulle coalizioni, poi, il centrodestra perderebbe (fermo al 38,7%) sia se in campo ci fossero Centrosinistra (41%) e Centro (17,8%) sia in caso di una coalizione di tutti contro Berlusconi (51,3% contro 44,2%)”.

9. MARIO DRAGHI HA UN CONCORRENTE IN MENO PER IL POSTO DI PRESIDENTE DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA, MA L’ITALIA DEL BUNGA BUNGA E’ PIOMBO AI SUOI PIEDI.
Il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, non dovrà vedersela con il tedesco Axel Weber per la corsa alla presidenza della Bce. Weber ha deciso di accettare un incarico alla Deutsche Bank. Ma la corsa di Draghi rischia di essere impiombata dal bunga bunga: per quanto Draghi sia stimato come tecnico e come persona, un’Italia poco credibile all’estero Può non avere la forza per conquistare una posizione di così forte rilievo internazionale.

10. MENTRE L’ITALIA PENSA ALLE SCOSSE FINTE, NEL MONDO CI SONO LE SCOSSE VERE, COME LA FUSIONE DELLE BORSE (CHE RIGUARDA ANCHE MILANO) E L’INFLAZIONE CHE FA PAURA.
Accordo raggiunto tra Lse, il gruppo che gestisce il mercato finanziario di Londra e di Milano, e la canadese Tmx, società cui fa capo il listino di Toronto. Matrimonio ancora da celebrare ma quasi fatto anche tra Wall Street, ossia il Nyse già alleato con il circuito Euronext (borse di Parigi, Amsterdam, Bruxelles e Lisbona), e la Borsa di Francoforte, la Deutsche Boerse. Sembrano avvenimenti lontani, distanti, ma non è così. Qualsiasi azienda italiana, piccola o grande, che volesse quotarsi dovrà fare i conti con questi giganti planetari.
In Cina è grande la preoccupazione delle autorità per l’aumento dei prezzi provocato dall’andamento molto positivo dell’economia. Anche questo sembra un avvenimento lontano, ma non lo è: tutti i paesi più industrializzati hanno acceso i riflettori sull’andamento dei prezzi, perché dalla Cina potrebbe partire un contagio destinato a coinvolgere tutti.

Sulbiate News: CENA A TEMA PRESSO IL CASTELLO LAMPUGNANI.

Foto: chiesina di S. Ambrogio Sulbiate.

gli Amici del
Gruppo Culturale
Sant'Ambrogio

in collaborazione con Proloco Sulbiate
organizzano

Sabato 26 Febbraio 2011
CENA a tema

Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri!
da "La fattoria degli animali" di George Orwell

presso il CASTELLO LAMPUGNANI
di SULBIATE
a partire dalle ore 19.45

in apertura
Aperitivo del Castello

seguono
Antipasto della Fattoria
Polenta e Cassoeula
(piatto tipico invernale della tradizione popolare
e della cucina milanese e lombarda)
Strudel alla Napoleon
Caffè e correzione
Bevande incluse
(per 4 persone 1 litro vino + 1 litro acqua o bevanda analcolica)

Quota individuale € 25

Cena a numero chiuso, obbligatoria la prenotazione
(termine indicativo 20 febbraio)
Si prega contattare Carlo telefonicamente (dalle 8 alle 20)
039.6021977 - 331.2914933
oppure per iscritto: santini.carlo@tiscali.it

Eventuali disdette non pervenute entro venerdì
25 febbraio saranno addebitate a 5 € cadauna


IL RICAVATO SARA' INTERAMENTE DEVOLUTO al
RESTAURO della CHIESA di Sant'AMBROGIO di SULBIATE


Fonte newsletters SULBIATENEWS

Il documento formale di condivisione e sostegno del Gruppo Provinciale PD di MB al documento del C.O.A.P - I ringraziamenti del Sindaco.

cliccare sulla lettera per ingrandire.


IL testo della e-mail ricevuta dal Sindaco Maurizio Stucchi che ringrazia a nome dell'Amministrazione:

Sulbiate, martedì 08 febbraio 2011
Ringrazio a nome dell'Amministrazione il PD sulbiatese e il capogruppo Guerriero per il sostegno e l'attenzione.
Avrò cura di comunicare al Consiglio Comunale la presente e di inserirla agli atti pubblici del Consiglio del nostro Ente in occasione della mia relazione al Consiglio sulle ultime azioni dell'Osservatorio. La segreteria anticiperà a tutti gli Amministratori sulbiatesi la presente corrispondenza inoltrandola alla e-mail personale dei consiglieri comunali. Cordiali saluti.
il Sindaco


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Il Circolo PD risponde ai Comitati di Quartiere, Brentana e Sulbiate Inf.

La risposta del Circolo PD di Sulbiate alla richiesta del Sig. Carlo Santini Presidente del Comitato di Quartiere di Sulbiate Inferiore.


Spettabili sig. Carlo Santini e per conoscenza sig. Marco Stucchi,

Presidenti rispettivamente dei Comitati di Quantiere di Sulbiate inferiore e di Brentana

Vi informiamo con questo scritto che non possiamo accogliere la Vs. richiesta di esporre i risultati del questionario sul senso unico di via Madre Laura nella bacheca pubblica del Partito Democratico, perchè sarebbe un gesto del tutto inutile a risolvere la polemica in corso e a questo punto, dopo le pesanti accuse mosse dal PDL e dalla minoranza del Consiglio Comunale nei nostri confronti, richiederebbe la necessità di una premessa e di una riflessione difficile da sintetizzare in una locandina.

Quello che pensiamo e dovevamo dire lo abbiamo già pubblicato e spiegato il 04/02 in Teorema, nel post:"LA FATICA DI PARTECIPARE. I risultati del questionario dei due comitati di quartiere" immediatamente dopo aver ricevuto i dati per e-mail, e prima ancora che fosse avanzata la vostra formale richiesta di esposizione pubblica.
L'articolo oltre ad alcune nostre considerazioni iniziali (che auspichiamo vogliate leggere e condividere) contiene tutti i dati principali del vostro lavoro, consultabili già da allora da tutti i lettori di Teorema.

Se lo scopo è diffondere ed informare pensiamo in questo modo di aver già assolto il nostro compito, senza arrogarci il diritto di esprimere categorici giudizi contro nessuno o peggio ancora usarvi per bassi scopi di polemica politica locale come invece sta avvenendo, purtroppo, da parte dei nostri avversari politici.

Immaginando che la cosa possa farvi piacere, Vi informiamo che la pagina che contiene anche i risultati del questionario in questa ultima settimana è tra i nostri lettori tra le più visitate.

Nella speranza di aver fatto cosa gradita, certi che Vi impegnerete ancora di più perchè i Comitati di Quartiere anche a Sulbiate possano diventare un importante ed utile strumento di aggregazione e partecipazione democratica, e rigraziandoVi ancora per il lavoro che state svolgendo cogliamo l'occasione per porgerVi i nostri più cordiali saluti.


Il Circolo PD di Sulbiate.

I Cittadini che volessero consultare dal proprio computer i risultati del questionario dei due Comitati possono farlo visitando "Teorema il blog del PD di Sulbiate al seguente link":
http://pdsulbiate.blogspot.com/2011/02/la-fatica-di-partecipare-i-risultati_04.html

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-Intervento del Sindaco e Giunta pubblicato oggi 10/02/'11 nel sito del comune nella rubrica la parola agli amministratori: