17 ottobre 2011

Le risposte alle 11 domande del 12 luglio del Sindaco di Sulbiate.

Il Sindaco di Sulbiate in una e-mail inviata il 15 ottobre al nostro Capogruppo Fassina, per conoscenza ai Capigruppo Zoia e Sanità e a tutta la Giunta, risponde alle 11 domande da noi pubblicate nelle pagine di questo blog il 12 di luglio 2011.

Cliccare sul logo per leggere il post del 12 di Agosto.

Avevamo perso la speranza invece le risposte, finalmente, sono arrivate.
Per vostra informazione, le pubblichiamo senza particolari commenti.
Diciamo solo che confermano, purtroppo, l'assoluta indisponibilità del Primo Cittadino di trovare una soluzione politica al problema che si è creato dopo l'esplusione (da lui imposta unilateralmente) dei 5 consiglieri candidati ed eletti in quota PD della nuova Lista Civica che vinse brillantemente le amministrative di Sulbiate del 2009.

Clicca qui pui leggere la nostra proposta di NUOVO ACCORDO POLITICO
protocollata il 01 luglio 2011, disprezzata e rifiutata dal Sindaco e dagli uomini del SI.

Buona lettura....


ECCO LE UNDICI DOMANDE...
DELLA TRASPARENZA (senza offesa per la trasparenza!). Di Maurizio Stucchi - Sindaco di Sulbiate.

1. Perchè non comprende che i recenti avvenimenti non hanno messo in discussione la realizzazione o l'opposizione ad un centro commerciale, ma hanno messo in discussione le basi del processo democratico che prevede il coivolgimento nelle decisioni di tutta la compagine di maggioranza in modo collaborativo, coerente, limpido, in linea con il Programma elettorare concordato?

1 - il processo democratico ha ricevuto uno schiaffo dal comportamento in giunta dei due assessori del
PD che non solo non hanno preso atto di una scelta assunta democraticamente (con 4 voti a 2 in giunta e 5 a 7 nel gruppo consigliare di maggioranza), ma si sono permessi di avviare personalmente (Fassina) una campagna di informazione erronea che ha comunicato la presunta "scelta già fatta". In democrazia non si fanno sempre scelte unanimi al 100%, a volte sono possibili e normali scelte che prevedono pareri contrari, diversamente si cade nella dittatura. Anomalo è invece il fatto che coloro che sono contrari, quindi
minoritari della maggioranza, pretendano di potersi comportare da avversari e persino di operare contro le scelte della maggioranza rifiutandosi di metterle in atto con il ruolo di Assessore. Se invece il processo democratico è da intendersi rispettato solo quando si eseguono le volontà ordinate dall'esterno dal Partito Democratico, la domanda non può prevedere risposte.

2. Perchè pur ritenendo sostanzialmente inutile ed irrituale il passaggio, ha obbligato la Giunta ad esprimere un parere preventivo favorevole alla presentazione di un PII che per sua natura deve essere discusso e deliberato dal Consiglio Comunale?

2 - La Giunta ha assunto una decisione che giudicare "inutile" è un parere di chi scrive non un fatto oggettivo e certo. Essa non ha espresso un parere preventivo favorevole all'outlet, bensì ha dato indirizzi preventivi all'operatore. La scelta di deliberare è stata fatta per trasparenza e chiarezza verso tutti gli
interessati essendo il problema molto delicato e coinvolgente molti Enti pubblici e privati. Questo è avvenuto tenendo conto dei pareri professionali dei Funzionari e dell'avv. del Comune che ha fatto scartare l'alternativo parere solitario di Fassina che suggeriva di dare un'autorizzazione e indirizzi di giunta solo verbali tenendo la questione sottobanco fino a disponibilità del progetto dettagliato che
alla fine avremmo dovuto respingere. Non è mai stata messa in dubbio la procedura di approvazione spettante al CC.
3. Perchè non ha richiesto in modo formale un incontro con le Amministrazioni confinanti e con la Provincia prima di far adottare la delibera alla sua Giunta?


3 - L'inutilità di convocare incontri pubblici e fra Enti per discutereuna proposta inesistente perchè non ancora studiata e presentata al Comune, non è chiara solo al circolo PD e a tutti coloro che hanno
sentito solo le sue interpretazioni unilaterali.

4. Come mai tre (?) consiglieri della sua Lista Civica si sono astenuti sulla mozione che prevede un formale rifiuto all'outlet?

4 - La scelta del gruppo SI era quella di astenerci data la sostanziale ininfluenza della revoca della
DG39 richiesta da PT; l'inserimento imprevisto dell'illegittimo emendamento del PD (uno scivolone che dimostra la superficialità di coloro che lo hanno scritto e condiviso sottobanco con l'opposizione
nascondendolo al gruppo consigliare) ha fatto scegliere a 4 consiglieri di votare contrario e gli altri 3 a mantenere l'astensione. L'interrogante avrebbe preferito un voto imposto e unitario alla yes
men? Qual'è il problema?

5. Ritiene opportuno che una Amministrazione intervenga modificando i caratteri sostanziali di una convenzione in essere per la quale sono già stati effettuati lavori a scomputo senza aver rilasciato permesso per costruire ?

5 – Le procedure per modificare PGT o convenzioni non possono essere imposte ai privati, devono essere consensuali, avere una evidente convenienza pubblica e passare dal Consiglio Comunale. Gli oneri già pagati sono un dato del problema e dell'eventuale variante da discutere se e quando verrà presentato il Piano. Che non esista il permesso da costruire è un'altra delle tante assurde invenzioni non documentate che il circolo
propina ai suoi ignari lettori. Fassina era l'assessore alla partita e non ha neppure avuto la capacità e la serietà di verificare gli atti prima di inquinare l'informazione per i suoi tifosi.
6. Con quale maggioranza con quale programma, con quali obiettivi, con quali priorità, intende proseguire la sua attività amministrativa perchè il Comune non prosegua nell'incertezza, occupato ed orientato a problemi contingenti?

6 - Il programma è il solo dato certo che indirizza la lista civica e le priorità amministrative. I consiglieri saranno tutti chiamati come sempre a votare le delibere per i loro contenuti non per gli schieramenti politici. Le incertezze sono determinate dalla novità che 5 consiglieri hanno deciso di non rispettare i patti elettorali
operando sotto la direzione del PD (prassi illegittima detta "vincolo di mandato") che viene anteposta al programma e alle relazioni e al lavoro nella lista civica che hanno convinto gli elettori. Per questo
la civica ha preteso nel rispetto degli elettori la formazione del gruppo PD anche a costo di avere 5 avversari che scelgono in base ai simboli e non agli interessi dell'Ente.

7. Perchè ad oggi non c'è stato un chiaro pronunciamento definitivo circa la volontà del Sindaco, della Giunta e dei consiglieri che si sono astenuti o hanno votato contro la mozione con la quale il consiglio ha espresso il parere della Comunità di Sulbiate in merito al possibile insediamento di una grande struttura di vendita? Anche alla luce dei recenti pronunciamenti del Presidente della Provincia di Monza e Brianza?

7 - Non ci sono scelte preventive sul Piano Integrato. esso verrà analizzato nei suoi contenuti quando e se sarà disponibile. Chi si pronuncia in modo definitivo addirittura in Consiglio Comunale con un ODG su una cosa che non conosce è un pessimo amministratore. I pareri avversi dei partiti nazionali sono un dato del problema ma non autorizzano gli amministratori locali seri a fare scelte preventive - queste si alla
"yes men" che stanno agli ordini dei partiti - senza analizzare il merito di problemi locali e sovralocali complessi e articolati. In merito alla rappresentanza dei cittadini in consiglio comunale, il
gruppo SI rappresenta il 67% dei sulbiatesi come hanno certificato le urne. Il gruppo PD nelle urne non esisteva e quindi nessuno dei 5 tranfughi può dirsi certo di rappresentare i cittadini se non - forse -
parenti, amici e coloro che anno espresso preferenza sempre sulla
scheda LISTA CIVICA SI. Quando i sulbiatesi voteranno alle urne il PD ed entrerete in Consiglio comunale senza sotterfugi, potrete dire a testa alta di rappresentare i cittadini, per ora calma e gesso.
Sicuramente i voti in Consiglio dei 5 hanno valore legale ma rappresentano solo se stessi e non il 67% dei sulbiatesi che nel 2009 hanno scelto la lista civica SI e il suo programma.

8. Perchè non avverte la necessità di rivedere le modalità di partecipazione al processo decisionale ed della qualità dell'informazione proposta al Consiglio Comunale ed alla Collettività nel suo complesso in modo che non si ripetano situazioni per le quali il Consiglio venga scavalcato nelle sue funzioni e la cittadinanza informata in modo corretto, con particolare attenzione per ciò che riguarda la programmazione territoriale, in considerazione degli ultimi accadimenti occorsi e dell'importanza dell'argomento?

8 - Il consiglio comunale e la comunità sono stati scavalcati da coloro che hanno voluto anticipare la
discussione in Consiglio con un ODG e votato il NO all'outlet preventivo senza che fossero disponibili proposte e documenti del Piano a parte la generica richiesta e la delibera di indirizzi della Giunta.
E' stata ignorata o nascosta alla popolazione l'informazione che il Piano Integrato ha un interesse pubblico che affronta principalmente i problemi della viabilità del nodo stradale, e solo quale interesse del privato è inserita la richiesta di destinazione a grande superfice di vendita. Fatto che può essere indipendente dalle soluzioni stradali e territoriali di interesse pubblico che devono essere risolte e modificate in qualunque modo vengano attuati o modificati i diritti esistenti dei PE19 e 20.

9. Perchè se nel 2005 firmava un documento insieme ad altri sindaci del territorio, contrario all'espansione del Centro Commerciale il Globo, ora invece, con la maggioranza della sua Giunta ha espresso un parere favorevole all'insediamento di una grande struttura di vendita a Sulbiate?

9 - Perche come nel 2005 l'AC mantiene parere negativo alle grandi strutture di vendita essendone il
territorio saturo; come nel 2008 abbiamo espresso un assenso a presentare un Piano in variante finalizzato principalmente alla soluzione del nodo infrastrutturale e solo in secondo luogo a verificare i problemi delle aree PE19 e PE20 e dell'eventuale convenienza pubblica, tutta da dimostrare, a cambiare destinazione. In
ogni caso si tratta di delibere di indirizzo e mai decisionali come strumentalmente e al fine di mettere in cattiva luce gli amministratori si continua a comunicare. Le decisioni si prenderanno solo sulla base
delle proposte concrete e dell'interesse pubblico che sarà deciso in Consiglio Comunale sulla base degli atti e non dei dogmi imposti dai partiti. Nessuno teme la possibilità che i consiglieri esprimano voti
ponderati, è deprecabile il voto preventivo su piani o varianti ancora inesistenti.

10. Perchè dopo l' incidente occorso durante il C.C. del 10 di giugno, con modalità e tempistiche che il Sindaco e la Giunta vorranno proporre, in cui si è trovato in minoranza, non ha colto la disponibilità del nuovo Gruppo Consiliare PD all'apertura di una nuova fase dell'azione amministrativa che ponga al centro dell'attenzione: partecipazione, difesa della democrazia, la cura e l'attenzione agli ultimi, la cultura, l'istruzione, e tutte le emergenze che interessano la Comunità di Sulbiate ?

10 - Intanto non si tratta di incidente bensì di imboscata sleale organizzata dal PD che ha informato
dell'invenzione dell'emendamento (peraltro risultato illegittimo) la minoranza e non i colleghi di maggioranza. Se questa è l'apertura della fase nuova ecc. ecc., ve la lasciamo! Eppoi il rosario di "attenzioni"
che vanterebbe il PD è per la vostra compagine sulbiatese (nata nel 2008) del tutto teorico e solo nelle buone intenzioni. Fra i dirigenti del locale circolo non ci pare di ricordare presenze di persone che
possano vantare trascorse esperienze e "fatti" rilevanti in campo sociale, associazionistico o civile. Anzi molti sono potenziali amministratori riciclati, transfughi da Comune Aperto lista che amministrò Sulbiate dal 1999 al 2004 (tra l'altro concedendo nel Piano Regolatore la cementificazione delle aree PE19 e PE20 ai bordi di
Pedemontana) tanto bene che venne sonoramente bocciata dai sulbiatesi. I veri Democratici, quelli che amano la politica, dovrebbero invece chiedersi se questi presunti dirigenti del circolo che hanno scelto lo
scontro frontale con la lista civica fino all'indecorosa uscita dalla Giunta, siano animati dalla voglia di fare il bene del paese o da altri motivi non ben identificabili. Invece per la lista civica quei principi
invocati dalla domanda sono divenuti fatti e cose amministrative concretamente realizzati, che sono sempre stati il perno dell'azione dei governi di Sulbiate, dei quali vantiamo come persone e come gruppo
il proseguimento della tradizione. Il tentativo di collaborazione sostanzialmente abortito in questi due anni ci dice che non abbiamo proprio bisogno della benedizione del circolo del PD per proseguire un
lavoro che affonda le radici nella cultura e nella tradizione cattolica e democratica che da secoli accompagna la nostra antica comunità.

11. Perchè dopo l'estromissione dal suo Gruppo presentatosi alle elezioni amministrative del 2009 di cinque Consiglieri comunali che sono, nonostante tutto, ancora determinati ad impegnarsi in modo collaborativo ma non subalterno per il bene comune, tenendo come punti di riferimento assoluti e non negoziabili, la legalità, la necessità del confronto democratico, il rispetto delle istituzioni, secondo quanto previsto dal Programma elettorale concordato non è interessato a cogliere quest'opportunità?

11 - Perchè il "rispetto delle Istituzioni" non si attua a parole bensì concretamente in ogni azione degli amministratori pubblici. A partire dal rispetto degli organi dell'Ente, dei suoi regolamenti e delle prerogative di coloro che hanno ricevuto incarichi o deleghe. Pertanto: l'assessore deve rispettare le scelte della sua Giunta, essere leale e non rivelare all'esterno (neanche al sacro circolo del partito) informazioni parziali e non ancora definite; il Consigliere deve rispettare le procedure pubbliche e la legge; il gruppo consiliare deve comunicare ai residenti informazioni corrette ed essendo una lista civica non ha bisogno
dell'intermediazione di un partito. Nel momento in cui 4 consiglieri privilegiano il rispetto delle scelte fatte in sede di partito volendole imporre d'imperio al gruppo consigliare, di fatto rendono subalterna al PD la lista civica e le promesse fatte agli elettori. Con l'aggravante che la regola democratica del PD sulbiatese è: quando il PD è contrario la maggioranza perde e si deve adeguare al suo volere determinato in sede di partito. Regola avveratasi al primo e unico caso di dissenso in giunta (il 4 a 2 sulla DG39, che oltretutto è fondato su un'erronea interpretazione del testo e sulla sfiducia verso i colleghi, i legali e i funzionari del Comune) con Fassina che si arroga il diritto di lavorare contro la sua giunta! L'opportunità di collaborare
con il PD che intende il confronto di livello "democratico" solo quando si assumono le scelte dei suoi 2 assessori calpestando gli altri 4 o dei suoi 5 consiglieri ignorando gli altri 7, o addirittura abbassandosi al metodo dell'inciucio con gli odiati avversari berlusconiani e leghisti di PT.... (senza considerare gli infiltrati e
amici intimi di Comune Aperto) ve la regaliamo volentieri.

Non trascuriamo infine un dato di fatto poco conosciuto ma fondamentale per capire questi due anni di politica locale conflittuale e veramente di basso profilo. Essi sono stati e sono ancora DOMINATI (e guidati) dal PD che ha potuto lavorare slealmente con suoi adepti inseriti all'interno di tutti i tavoli politici sulbiatesi: nella maggioranza della civica SI e in giunta, in Progetto Territorio con PDL e Lega, e ovviamente nel covo del circolo dove fare le strategie disponendo di tutte le carte del mazzo in una partita truccata. Non chiediamoci quindi di chi è responsabilità degli inganni e della confusione generale perpetratasi a Sulbiate dopo le elezioni del 2009. SI, anche la lista civica è stata vittima di questo disonesto modo di intendere
la politica. Questo è il modo di intendere "l'impegno collaborativo ma non subalterno per il bene comune" del circolo di Sulbiate.

Ora noi pretendiamo che i 4 che entrarono in lista civica sapendo chiaramente che il loro partito politico doveva stare fuori, abbiano rispetto della loro parola di galantuomini data a noi e agli elettori (i documenti
della campagna elettorale parlano chiaro). Se non lo faranno ne daranno ragione agli elettori ed alla loro coscienza.


post correlato: Buona domenica del 16 ottobre 2011.

La nota del mattino del 17 ottobre 2011.



1. SETTIMANA DECISIVA PER LE SORTI DELL’EURO, DELL’EUROPA E DELL’ITALIA.
Dopo la riunione del G20 si apre oggi una settimana decisiva per l’euro, l’Europa e, di conseguenza, anche per l’Italia. Giovedì 20 si svolgerà la riunione dell’Ecofin, cioè dei ministri finanziari dei paesi dell’Unione. Sabato 22 e domenica 23 ottobre si svolgerà la riunione del Consiglio d’Europa (capi di Stato e di governo dei paesi dell’Unione). Se non arriveranno le attese decisioni sulla ricapitalizzazione delle banche e sul fondo salva stati tornerà la tempesta sui mercati e la crisi finanziaria riprenderà la sua corsa.
Dall’articolo di Carlo Bastasin, Il Sole 24 Ore. “Sarkozy e Merkel hanno creato attesa per i vertici europei del 23 ottobre e sul successivo G20 di Cannes di inizio novembre. Per allora vogliono avere in mano una soluzione complessiva. Se gli esiti fossero evasivi, è possibile che la crisi torni acuta e si concentri sull`Italia. I tre temi da risolvere sono: una sistemazione definitiva per la Grecia; i dettagli sulla ricapitalizzazione delle banche; una chiara indicazione sulle risorse totali del Fondo di stabilità (Efsf). Nel primo caso bisogna evitare che la Grecia continui a essere fonte di instabilità. Una volta deciso che il default non è la strada giusta, bisogna assicurare che per almeno dieci anni Atene non debba ricorrere ai mercati per finanziarsi. Per quanto riguarda le banche, per usare un semplicismo all`americana, una cosa deve essere chiarita più di ogni altra: chi metterà i soldi? Il segreto del successo degli aiuti offerti dal governo Usa - dopo i disastri iniziali - è di essere stato molto chiaro su tempi e modi degli aiuti. Sarà possibile farlo nel quadro di frammentazione della sorveglianza bancaria europea e in un clima di protezionismo finanziario? Infine, sarà applicata e in che modo una leva ai fondi dell`Efsf in modo da evitare che i rischi di crisi in Italia prendano vita propria e vadano fuori controllo? Curiosamente il tema viene nascosto da un paio di settimane. Si pensa che, una volta isolata la Grecia e risolta da sé la crisi irlandese, si possa facilmente aiutare il Portogallo e a quel punto si sarà dimostrato che l`eurozona sa risolvere i suoi problemi. Ma non è così. L`Italia non corrisponde ad alcuno di questi Paesi. Una volta entrata in crisi non sarebbe più salvabile, quindi bisogna agire in linea preventiva, invadendo anche la sovranità politica se il governo continuerà a dimostrarsi disattento alla gravità della crisi. Non è un caso che si parli di un coinvolgimento diretto del Fondo monetario internazionale (Fini) nella crisi dell`euro. A Washington si fanno ipotesi su un`assistenza per l`eurozona nella forma di una stand-by facility che normalmente viene garantita ai Paesi con problemi di bilancia dei pagamenti. L`eurozona non ha squilibri nel suo aggregato, ma li ha al suo interno. Sarebbe davvero amaro che il Fondo debba intervenire per risolvere appunto un problema interno alla zona euro. Nelle recenti riunioni del Fini, i leader europei hanno sentito l`irritazione degli altri governi, non solo di quello americano, per i ritardi nella soluzione dei problemi dell`euro. Ora devono discutere l`aumento delle risorse a disposizione dell`Fmi con sul capo l`ombra di un ricorso agli aiuti del Fondo stesso. Poche circostanze sono così simboliche nel dimostrare il prezzo politico che l`Europa sta pagando nel ritardare le proprie decisioni. Se poi dovesse aprirsi un programma italiano curato dal Fondo, dopo vent`anni di politiche di austerità fiscale, il prezzo politico per Roma sarebbe addirittura scioccante. Per tutte queste ragioni, il governo italiano dovrebbe essere al centro dell`iniziativa europea, anziché isolato e distratto. È molto probabile invece che nei prossimi dieci giorni il ruolo chiave sarà svolto da Sarkozy…”.

2. DA DOMANI A MADRID INCONTRO TRA I PARTITI PROGRESSISTI DEL MONDO.
Da domani si incontrano a Madrid i leader dei partiti progressisti di tutto il mondo. Al confronto sono stati invitati per l’Italia il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, che parteciperà ad una tavola rotonda con il candidato francese all’Eliseo Hollande, e gli ex presidente del Consiglio, Massimo D’Alema, e ministro dei Beni Culturali, Giovanna Melandri.

3. FRANCIA: HOLLANDE VINCE LE PRIMARIE. UN LEADER NORMALE SARA’ LO SFIDANTE DI SARKOZY, IL BERLUSCONI FRANCESE.
Da La Repubblica. Dall’intervista a il direttore di Le Monde. «È l`uomo che riunisce la sinistra, ma è soprattutto quello che può battere Nicolas Sarkozy». Erik Izraelewicz non è sorpreso dal successo di quello che da ieri sera è ufficialmente il candidato socialista all`Eliseo. «Sono anni che Francois Hollande si prepara. Ha dimostrato una forte determinazione e ora ha la piena legittimità per affrontare la campagna elettorale» commenta il direttore di Le Monde. Questa vittoria cancellerà le divisioni tra i socialisti che sono emerse durante le primarie? «Intanto è una vittoria delle primarie, che rappresentano un`innovazione politica. Avevamo sentito diverse critiche per questa procedura aperta e rischiosa. Il bilancio, invece, è molto positivo. C`è stato un sorprendente interesse peri dibattiti tra i candidati e alla fine la partecipazione al voto è stata formidabile». Martine Aubry ha riconosciuto la sconfitta. Ora tornerà a guidare il partito: saprà dare un sostegno sincero a Hollande? «Negli ultimi giorni ha detto qualche frase di troppo. Per esempio quando ha definito Hollande un "candidato del sistema" oppure quando ha cercato di squalificarlo come voce della "sinistra molle". Era un rischio previsto, anche le primarie tra Barack Obama e Hillary Clinton si erano incattivite nell`ultima fase. Gli argomenti di Aubry contro Hollande saranno ripresi dalla destra. Ma sono convinto che questi battibecchi saranno presto dimenticati». Quanto ha pesato lo scandalo in cui è stato coinvolto Dominique Strauss-Kahn? «L`impressione è che non abbia inquinato le primarie né condizionato i sondaggi favorevoli ai socialisti». Quali sono i punti forti di Hollande nella sfida a Sarkozy? «È capace di riunire la sinistra, ma soprattutto può prendere dei voti al centro, in particolare tra gli elettori delusi dal presidente, che in questo momento sono molti». Le piace il suo slogan "Un presidente normale"? «Rimanda implicitamente a quel presidente considerato da molti francesi come "anormale" amico dei ricchi, autoritario e in contraddizione con le sue promesse…”.

4. OGGI INCONTRO TRA LE ASSOCIAZIONI CATTOLICHE A TODI.
Si incontrano oggi a Todi i rappresentanti di diverse associazioni cattoliche, dalle Acli alle Confcooperative, dall’Azione cattolica alla Cisl, dalla Compagnia delle opere alla comunità di Sant’Egidio, alla Coldiretti. Dopo l’intervento alla conferenza episcopale italiana del Cardinale Angelo Bagnasco questa è il primo appuntamento che vede riuniti insieme i dirigenti delle diverse associazioni laiche dei cattolici. Diverse le interviste su questo tema. Angelo Scelzo su Il Mattino, Andrea Oliviero su La Repubblica, Luigi Marino su QN, Franco Milano su Il Secolo XIX.
“Vangelo e laicità” sarà il tema di un confronto, giovedì 20 ottobre, tra il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani e Mons. Rino Fisichella, presidente del pontificio consiglio per la Nuova Evangelizzazione. L’incontro, organizzato dall’Elea, si svolgerà in via della Conciliazione 5, a Roma.

5. OGGI I RISULTATI DELLE ELEZIONI REGIONALI IN MOLISE.
Tv e quotidiani non ne hanno parlato molto. Ma questa sera vi saranno i primi risultati delle elezioni regionali in Molise.

6. ALTERNATIVA. IL PD LAVORA PER L’ALLEANZA CHE DOVRA’ FAR USCIRE L’ITALIA DAL BERLUSCONISMO E RICOSTRUIRE IL PAESE.
Nei giorni scorsi, dopo il voto di fiducia sul governo, numerosi sono stati gli interventi sul futuro politico. Interviste di D’Alema (Il Corriere della Sera) e Bersani (L’Unità). La linea del Pd è chiara e non cambia rispetto all’impostazione originaria uscita vincente dalle primarie del 2009 e che la direzione nazionale del partito ha confermato ad ogni riunione: il Pd prepara il programma per l’alternativa, apre il confronto sui temi di fondo con le forze del centrosinistra e, dopo aver raggiunto l’accordo sul programma e su come renderlo esigibile una volta al governo, lancia una proposta aperta alle forze sociali, ai movimenti civili e anche alle forze politiche moderate ed agli elettori moderati. Obiettivo: lavorare insieme per la ricostruzione democratica ed economica dell’Italia. Dopo l’accordo sul programma, come è stato anche detto nell’incontro di Vasto, il Pd proporrà agli altri partner le primarie di coalizione.
Sul programma stanno già lavorando da settimane gruppi tecnici con rappresentanti del Pd, di Sel, dell’Idv.

16 ottobre 2011

La risposta del Sindaco alle comunicazioni del 14/10 che il PD ha inviato al Segretario Comunale e al Capogruppo SI.

Il Gruppo Consiliare PD ha chiesto gentilmente alla redazione di Teorema di pubblicare il testo della seguente e.mail ricevuta in giornata dal Capogruppo Fassina a lui inviata dal Sindaco Stucchi.



Ogg
: risposta del Sindaco a COMUNICAZIONI DAL PD del 14/10/11.
(per conoscere le comunicazioni del PD clicca qui e qui)



al capogruppo Fassina

p.c.
capigruppo
p.c. giunta
p.c. Segretario comunale

Oggetto: sue lettere del 10/10/11 protocollate il 14/10, con oggetto Consiglio comunale del
29/9/11.

Ricevo le due note allegate in merito alle quali voglio esprimere il parere del Sindaco, comunicando stupore e delusione.
Le risposte sono già state fornite dal Segretario, in diverse occasioni verbali e scritte, e sono ampiamente esaustive. Rilevo piuttosto che non viene espresso alcun cenno di scuse o di rettifica per le espressioni offensive pronunciate per iscritto dal capogruppo verso il Segretario. Non comprendo la necessità di reiterare domande che hanno già avuto ampia e circostanziata risposta.
L'accanimento del capogruppo Fassina nel ribadire in questi mesi il presunto limitato ruolo del Consiglio Comunale cela senza dubbio lacune culturali sulle norme che regolano l'Ente. Lacune che sono confermate dalla scelta del gruppo PD (evidentemente inconsapevole) di ritirare il voto contrario alla delibera di Consiglio del punto 4 che, se confermata, avrebbe appieno dimostrato il ruolo determinante del suo gruppo nel Consiglio sulbiatese avviando la procedura di scioglimento del Consiglio.
In merito alla nota indirizzata al capogruppo di Sulbiate Insieme ho già detto ai Capigruppo il 30/9, e rispiegato per iscritto a chi scrive, che l'Esecutivo e il gruppo SI non avevano alcuna volontà politica di ridefinire le scelte della Giunta e gli equilibri di bilancio sottoposti al Consiglio. Il Consiglio il 30/9 aveva il potere di approvare o respingere.
Il gruppo PD peraltro aveva partecipato il 20/9 alla consueta riunione di preconsiglio di maggioranza senza nulla eccepire sulle delibere n. 4, 5 e 6. Nei 10 giorni successivi prima del
Consiglio del 30/9 il grruppo PD non ha chiesto chiarimenti o modifiche alla Giunta. E' un comportamento che in un sistema democratico sarebbe considerato altamente scorretto quello di partecipare alle riunioni di maggioranza, di non discutere o contestare le scelte proposte e
adottate dalla giunta, di non comunicare le intenzioni di voto ed di modificare in contrarietà la dichiarazione di voto già preparata per iscritto per l'astensione. Il tutto completato con il botto finale della retromarcia di ritorno all'astensione dopo aver compreso che l'esito del colpo di testa dei 4 consiglieri avrebbe provocato la fine della legislatura prima del 10 dicembre e il ritorno alle urne con la possibile ricandidatura del sottoscritto, caldamente sconsigliata dal gruppo di lavoro formatosi il 11 agosto scorso, cui partecipano i consiglieri PT e PD.
E' profondamente scorretto non riconoscere l'errore e nascondere questi atteggiamenti parlamentari "allegri" addossando le colpe della confusione verificatasi in Consiglio al
Sindaco, al Segretario (che si è spiegato male) o alla maggioranza, costruire comunicazioni pubbliche lacunose, fondate sulla menzogna, nascondendo e non pubblicando atti allo scopo di non permettere alla la cittadinanza di formarsi un parere autonomo.
Credo di dovere assolvere al mio ruolo di Presidente del Consiglio Comunale ammonendo il gruppo consiliare PD della necessità che il gruppo assuma in Consiglio Comunale comportamenti e atteggiamenti più consoni al ruolo ed alle responsabilità di Consigliere di un Ente pubblico.
In particolare devo censurare:
- la palese volontà di non considerare corrette le indicazioni del Segretario Comunale;
- la palese non conoscenza delle norme che regolano il funzionamente dell'Ente, aggravata dalla espressa diffidenza verso il Segretario comunicata per iscritto dal capogruppo Fassina;
- il comportamento del gruppo incompatibile ed incoerente con la dichiarazione di considerarsi "gruppo di maggioranza".
Consiglio vivamente il gruppo di maggioranza a risolvere al più presto le modalità di relazione fra i due gruppi non essendo proponibile, nè per logica nè per consuetudine di tutti i Comuni italiani, ciò che parrebbe proporre il capogruppo Fassina, cioè che la programmazione delle riunioni di Consiglio debbano prevedere tempi utili per discutere, modificare e concordare le delibere in relazione alla volontà e comodità del gruppo consiliare del PD. E' fuor di dubbio che a Sulbiate
si continuerà con la prassi consolidata in tutti i Comuni italiani che prevede di presentarsi alle sedute pubbliche con le delibere che hanno svolto il corretto ed obbligatorio procedimento istruttorio da parte degli uffici- E' fuor di dubbio che faremo in modo che tutti i Consiglieri capiscano e si rendano consapevoli che il giorno del Consiglio Comunale hanno il dovere di avere già elaborato le proprie analisi, affrontato le discussioni, svolti e risolti i dibattiti in merito a tutte le delibere sulle quali devono esprimersi.
L'espressione che d'ora in avanti "di automatico non c'è nulla" credo chiarisca l'equivoco e dimostri con efficacia la volontà dei 4 consiglieri PD di condizionare i colleghi di maggioranza. I Consiglieri del PD continuano a credere che le scelte della civica siano in qualche modo imposte
dall'alto (chissa chi?) e continuano a non accettare la dinamica democratica per la quale 4 consiglieri che esprimono scelte diverse da altri 8 consiglieri si debbano adattare al volere della maggioranza.
Diversamente devono ammettere di essere all'opposizione.
L'affermazione "... necessitino di modalità attuative, sulle quali ci sarà da discutere" che sarebbe condivisibile e tranquilla in una corretta relazione democratica, diventa inaccettabile e un messaggio ricattatorio quando è proferita da 4 consiglieri che da mesi si comportano verso la civica preparando mozioni e delibere di nascosto con la minoranza, non comunicano i loro pareri e le loro intenzioni negli incontri di maggioranza o decidono stizziti "voto contrario" sul punto 4 per pura vendetta contro i commenti relativi al punto 3 precedentemente discusso.
Sconsiglio vivamente, non da Sindaco ma da componente di lista di maggioranza, qualunque forma di modifica delle attuali tempistiche e modalità di preparazione dei Consigli. Invito ed
insisto perchè la lista civica consideri il gruppo PD e il gruppo PT, oltre che titolari di pari diritto di informazione, aventi pari possibilità di approvazione delle delibere proposte dall'Esecutivo. Vale a dire: il vero e trasparente concetto del "nulla di automatico", per l'appunto.
Se questa trasparente modalità di relazione Istituzionale non funziona si torni alle urne cercando di fare in modo che questa perdita degli equilibri consigliari definiti dalle urne, chiunque ne sia il responsabile, procuri il minimo costo e danno per i sulbiatesi, che sicuramente capiranno chi devono ringraziare.
Per completare e comprendere meglio i concetti, invito a leggere la lettera
aperta
pubblicata il 14/10/11 sul sito Istituzionale del Comune.
Invito altresì Fassina a fare pubblicare la presente al circolo del PD (insieme alle risposte del Segretario e a quelle del gruppo SI) in modo che i lettori possano avere la possibilità di conoscere nella loro completezza le corrispondenze con l'Ente. Purtroppo il PD ha la pessima
abitudine di nascondere ai suoi lettori la parte di documentazione (di solito le risposte) che non si adatta ai suoi teoremi.

Distinti
saluti.
Il Sindaco

Buona Domenica del 16/10/2011. I post più cliccati della settimana.

LA POSIZIONE DEL PD.

“Mi piace il rugby e continuero` a giocarlo a tutti i costi."
Ernesto ``Che`` Guevara.


Non basta essere Sindaco per arrogarsi il diritto di dire la Verità.

Quello del Sindaco è un punto di vista che vale tanto quanto l’opinione di un qualsiasi altro cittadino. Rispettabile ma opinabile e discutibile. In particolare quando si evidenziano contraddizioni e arbitrarie ricostruzioni di fatti avvenuti invece, secondo noi, in maniera ben diversa.

La locandina del SI esposta recentemente in bacheca e la “lettera aperta ai cittadini” pubblicata ieri nel sito Comunale e firmata personalmente dal Sindaco, secondo il nostro modesto parere, hanno il pregio di confermare quanto ironicamente Teorema si è permesso di denunciare nell’intervento di settimana scorsa dal titolo: Istituzionali balle spaziali”.

Resta però un mistero ancora irrisolto: cosa è avvenuto realmente durante la sospensione dell’ultimo C.C. nell’incontro tenuto a porte chiuse in presenza del Sindaco, Vice Sindaco, Segretario Comunale e di tutti e tre i capigruppo?

Da accertamenti successivi verificati con autorevoli consulenti, abbiamo potuto constatare, purtroppo, che le informazioni ricevute dal Capogruppo Fassina, durante la sospensione del Consiglio Comunale del 30 settembre, sono state palesemente incomplete.

Avevamo già avuto modo di segnalare le nostre prudenti perplessità in questo post che potete leggere cliccando qui.

A volte, anche chi si crede il più bravo tutti, può commettere errori: i migliori però lo riconoscono, quando se ne accorgono dichiarano di avere sbagliato e umilmente chiedono scusa.

Il nostro Sindaco no. Perché, lui o non se ne accorge o non sbaglia mai!

Il PD di Sulbiate può solo confermare, senza indicare in particolare un colpevole, quanto da subito alcuni di noi hanno temuto: i consiglieri PD in quella particolare occasione non hanno potuto esercitare liberamente il proprio diritto di voto perché vittime della confusione, delle forzature, delle drammatizzazioni, forse inconsapevolmente in atto, in quel concitato e disordinato momento.

Il Capogruppo PT, inoltre, ha confermato la stessa versione di Fassina durante un recente incontro pubblico organizzato dal PDL.

La questione è molto è semplice : qualcuno si è spiegato male, o due capigruppo, PD e PT, non hanno capito niente!

Il Gruppo PD, per svelare l’arcano, ha consegnato in comune questi due documenti in cui si formulano domande tecniche e politiche. Siamo in attesa di una formale risposta:

Le domande tecniche le potete leggere cliccando qui.

Le domande politiche cliccando qui.

Appena riceveremo delle novità, ben volentieri le potrete leggere in questo blog.

Per quanto riguarda "Il PROBLEMA" analizzato dall’accorata lettera del Sindaco, possiamo solo ricordare quanto dal giugno 2010 abbiamo più volte dichiarato: responsabili della precarietà in cui versa la maggioranza del Consiglio Comunale sono Il Sindaco e il suo personale Gruppo SI. Schematicamente per punti essenziali spieghiamo nuovamente il perché ( qui la comunicazione data 8 luglio 2011):

  • La nuova Lista Civica che si è costituita con il concorso del PD di Sulbiate non esiste più per scelta unilaterale del Sindaco, sostenuta acriticamente dai sui “fedeli”, da quando il PD è stato cacciato.
  • Il Sindaco ha deciso di cacciare prima uno dei due Assessori in quota PD (colpevole di aver manifestato pubblicamente dissenso circa la scelta di aprire le porte alla possibilità di edificare un centro commerciale nel nostro territorio), poi ha intimato per iscritto di restituire le tessere alla segreteria anche agli altri consiglieri PD. Sono gravissimi antidemocratici fatti e incomprensibili prese di posizione per noi facilmente documentabili.
  • Il PD è stato costretto a costituirsi gruppo autonomo. Da quel giorno i consiglieri del Gruppo PD possono solo appoggiare esternamente il programma .
  • Non è vero che il PD entra ed esce dalla maggioranza. Il PD in Consiglio Comunale si oppone solo a quanto non è previsto nel programma.
  • Come il Sindaco possa dare per scontato, dopo quanto è avvenuto, il voto dei quattro consiglieri PD senza essersi preventivamente accertato delle loro intenzioni ed averli in anticipo sufficientemente informati dei contenuti dei singoli provvedimenti o di particolari modalità attuative, ed eventualmente, dopo averli convinti in caso di discussioni e difficoltà è un mistero buffo che ha non ha logica spiegazione e forse per questo ancora più tragico e ridicolo.
  • Il PD, nonostante tutto, ha tentato con tanta pazienza e buona volontà di rilanciare l’azione della maggioranza, di recuperare le difficoltà, proponendo un nuovo accordo politico. Il PD, peraltro, chiedeva solo di rispettare gli impegni assunti nella lettera di intenti del 4 maggio 2009. Il Sindaco non ha voluto sentire ragioni. Il problema era sì esclusivamente politico ma il Sindaco, forse da questo punto di vista inesperto o impreparato, non ha saputo o voluto affrontare seriamente la situazione. Imputare ad altri colpe e responsabilità proprie è spettacolo che ci imbarazza e ci lascia basiti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
  • La misura per noi, come più volte dichiarato è solo il programma elettorale. Tutto ciò che non rientra nel patto elettorale, o singoli provvedimenti che trattano di argomenti che non siano stati preventivamente preparati, discussi e condivisi sono fuori misura, quindi non sono accettabili automaticamente e per prudenza, specialmente dopo quanto avvento nel Consiglio Comunale del 30 di settembre, da non approvare. Esempio: la possibilità di aprire le porte nel nostro territorio ad una grande struttura di vendita non era nel nostro Programma. In questo caso abbiamo fatto e superato una giusta “battaglia”. Per dire di aver vinto la “guerra” c’è ancora tempo ma il PD resta vigile e tiene la posizione.

Pertanto, nonostante le illazioni del Sindaco i comportamenti in Aula del PD sono coerenti , chiari e responsabili. Anche in occasione del confuso ultimo Consiglio Comunale.

Al Sindaco, invece di denigrare il PD, la possibilità di riflettere e farne tesoro. Ma dalla lettura della lettera aperta ai cittadini, ahinoi, la riflessione non sembra essere neppure iniziata.

Le volontarie dimissioni del Sindaco sono esclusivamente nelle sue libere facoltà.

Se il Sindaco opera nel rispetto dei punti del Programma per il PD non ci sono problemi ma di contro, se il Sindaco esula dal Programma non si possono escludere.

E’ tenero il ricordo che il Sindaco fa dell’appello elettorale in cui cita il rugby quale esempio di gioco di squadra per esaltare il valore dell’unità tra il centro, la destra e la sinistra al fine di raggiungere la meta agognata.

In una squadra di rugby, però, c’è posto per tutti.

Il robusto sfonda, l’alto salta, il piccolo si infiltra, il veloce corre.

Nella squadra del Sindaco di Sulbiate, invece, possiamo provare che non c’è posto per chi dissente, per chi ha una sua opinione o è capace di libero e critico pensiero.

Assicuriamo i lettori che per il gruppo consiliare PD "la partita di rugby" è come se fosse appena iniziata.

Abbiamo ancora tanta forza, fiato e gambe per correre, giocare e vincere.

Buona domenica.

I POST PIU' CLICCATI DELLA SETTIMANA.

Italo Calvino 1980:"C'era una volta un paese che si reggeva sull'illecito".

Teorema citato dal Sindaco in Consilgio Comunale.

"viviSulbiate" secondo il PD: quarta puntata.

Il Sindaco informa, il PD anche.

Il commento di Daniela Mattavelli al Consiglio Comunale del 30/09/2011.


Precedento buona domenica.

15 ottobre 2011

Nuovo senso unico di via Ciceri - Il Sindaco di Aicurzio al Sindaco di Sulbiate: basta bugie!

Abbiamo ricevuto per conoscenza dal Sindaco di Aicurzio il testo della lettera sotto riportata inviata al Sindaco di Sulbiate. La pubblichiamo per vostra informazione:

Egregio sig. Sindaco,

Ancora una bugia!!!! E basta!

Dopo che è apparso il SENSO UNICO (NON DIVIETO DI ACCESSO clicca qui), ho informato immediatamente il nostro Comandante della deplorevole situazione di disagio che “la sua decisione personale”avrebbe creato in uscita sul territorio di Aicurzio, senza il rispetto della sicurezza del Codice della Strada,viste le condizioni precarie di visibilità.

La via Don Mario Ciceri dovrebbe essere una strada vicinale, che solitamente è di proprietà privata,ed esattamente per metà ciascuno dei confinanti e viene lasciata al libero accesso per permettere agli altri fondi di poterli raggiungere. Nel caso specifico fondi che rientrano nel territorio di Aicurzio.

Da sempre è stata utilizzata per collegamento locale, facilitando gli scambi commerciali con i negozi e il mercatodi Sulbiate. A memoria (e ho 40 anni!) non ricordo alcun incidente sulla via Don Mario Ciceri.

Visto che non siamo stati informati di alcuna decisione a riguardo, ho informato il Comandante che qualora il Comune di Sulbiate non avesse provveduto alla rimozione dei cartelli, avrei agito direttamente con il ViceSindaco e i nostri operai per la loro rimozione ed il ripristino della viabilità precedente.

Il Comandante ha interloquito facendo presente al Dott. Coriale che si sarebbe provveduto a mettere una svolta obbligatoria a destra, rimettendo il traffico in uscita (sul territorio di Aicurzio!) in direzione del centro di Sulbiate.

Subito dopo ecco la nuova decisione UNILATERALE!!

A questo punto non posso che complimentarmi con il suo” inqualificabile metodo di Amministratore”e le chiedo di ripristinare lo stato precedente di viabilità locale per interessi locali. In via subordinata chiuda la strada a tutti e non faccia passare nessuno!

Non mi risultano a riguardo che località di montagna o di collina chiudino le strade al traffico, trasformandole in ciclopedonali ai sensi di legge.

Quanto al raddoppio che Lei cita, la risposta l’ha già avuto a tempo debito.

Qualora lo ritenesse necessario, faccia una formale richiesta al protocollo comunale di Aicurzio!

La conformazione viaria dell’incrocio non consente di sopportare il traffico che si verrebbe a creare con la “SUA TANGENZIALINA”e la circonvallazione di Aicurzio è una strada comunale a servizio della zona artigianale di Aicurzio (…e non di attraversamento per raggiungere le industrie di Sulbiate! scelta democratica del 2004 e partecipata della due Amministrazioni Comunali!!).

Del resto glielo sempre detto che lei è bravo a scaricare il traffico a casa degli altri!

Mi dispiace continuare a smontarla ma il suo “metodo” mi costringe sempre a fare chiarezza e per “suo sommo” dispiacere la verità è sempre dalla parte opposta.

Distinti saluti,

Matteo Raffaele Baraggia

Sindaco di Aicurzio

Il Governo Berlusconi moririà di fiducia.

Ieri abbiamo avuto la conferma: questo governo morirà di fiducia, non dà nessuna risposta alla crisi economica e sociale e pensa solo alla sua sopravvivenza.
Giovedì Berlusconi è intervenuto alla Camera in un'Aula semi deserta, con un discorso penoso, commentato dai lunghi sbadigli di Bossi.

L’opposizione ha dimostrato di non accettare giochi di sopravvivenza sulla pelle del Paese.

Noi continueremo la nostra battaglia sia con la manifestazione nazionale a Roma del 5 novembre, sia con la costruzione di un’alternativa che in questi giorni si è evidentemente rafforzata.


Fermiamo il governo, prima che il governo fermi il Paese. Il 5 novembre ti aspetto a Piazza San Giovanni per manifestare in nome del popolo italiano. Non mancare.

Pier Luigi Bersani

Per incontrare ed informare i cittadini, questo pomerrigio in piazza Beretta e domani mattina in piazza Giovanni XXIII, sarà presente il gazebo dei democratici del Circolo di Sulbiate.

L'ITALIA DI DOMANI -

LE PROPOSTE DEL PARTITO DEMOCRATICO

CLICCA QUI.

"Atto di fede" degli uomini del SI. "l'insostenibile leggerezza dell'essere...bugiardo e accentratore".

Il nuovo documento appeso oggi in bacheca Gruppi Consiliari firmato dagli uomini del SI, non chiede scusa per quanto è avvenuto in occasione dell'incidente occorso nell'ultimo Consiglio Comunale.

Spavaldamente, secondo un consueto stile ormai risaputo, rilancia e attacca.

La locandina se la prende con un' assemblea pubblica (recentemente promossa dal PDL Sulbiatese : clicca qui) di liberi cittadini, perchè, dal dibattito che ha animato la serata sono stati messi in discussione alcune scelte amministrative, l' operato e il metodo di lavoro (giudicato dai più arrgogante ed autoritario), con cui il Sindaco, fin dal suo primo mandato, ha scelto di gestire la nostra Pubblica Amministrazione.

Il Gruppo Consiliare PD, invece, ieri mattina, ha protocollato in Comune, due documenti, aventi il medesimo oggetto: Consiglio Comunale del 30/09/2011.

Il primo che solleva domande di carattere tecnico è destinato al Segretario Comunale Dott.ssa Tavella (clicca qui). Il secondo è politico ed è stato indirizzato al Capogruppo del SI e per conoscenza al Sindaco e al Capogruppo PT (clicca qui)

Appena sarà possibile pubblicheremo per vostra conoscenza le rispettive risposte sulle pagine di questo blog.



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post correlato: Consiglio Comunale del 30/09/2011. Punto si svolta e di non ritorno.