24 luglio 2011

Buona domenica del 24 luglio 2011.

La prima casa "NO OUTLET" di Sulbiate (MB).


I Consiglieri di Sulbiate: "Paladini della trasparenza e della legalità".
M. Sarchielli

Dalla risposta che il Sindaco ha dato all’interpellanza presentata dalla minoranza in occasione del C.C. del 18 luglio 2011, si evince che:
  • La proprietà delle aree interessate nel nostro territorio per la presentazione di un progetto per l’insediamento di una grande struttura di vendita -outlet- è stata informata di quanto deliberato nel precedente C.C. e quindi aggiornata circa il chiaro indirizzo politico espresso dall' Aula. Indirizzo politico contrario, per la nostra Comunità, a questo tipo di sviluppo urbanistico.
  • Sulbiate si conformerà alla scelta provinciale che, per parola del suo Presidente PDL Allevi, si dice chiaramente "NO OUTLET" su tutto il territorio di Monza e Brianza.
  • Da risolvere il nodo viabilistico Pedemontana – SP177 – Gronda ferroviaria con Pedemontana S.p.A. e Provincia.
  • Molto probabilmente per le due aree interessate saranno attivate in breve tempo le convenzioni vigenti.
Si potrebbe dire che tutto è bene quel che finisce bene. Certo, restano comunque 40.000 mq di preoccupante cementificazione, ma con destinazioni d’uso meno devastanti, di ciò che avrebbe provocato una grande struttura di vendita. Argomento per il quale confidiamo di avervi sufficientemente informati e invitati alla riflessione con la nostra recente campagna “No outlet” che ha coinvolto non solo i residenti di Sulbiate ma come era facilmente prevedibile è stata attentamente seguita anche a livello sovra comunale.
E' una magra consolazione, lo sappiamo, ma più di così, alle condizioni attuali, non si poteva ottenere!

Più difficile è comprendere la seconda parte dell’intervento in cui il Primo Cittadino se la prende, o meglio ironizza, con i "Paladini della trasparenza e della legalità". Sia chiaro che:
  1. Nessuno mai ha contestato il doveroso ma discutibile punto di vista della Giunta di procedere alla ricerca delle migliori soluzioni possibili per Sulbiate in modo illegittimo e opaco.
  2. L'emendamento (legittimo senza dubbio alcuno!) del PD alla mozione PT che ha “inchiodato” la Giunta (perchè diversamente la sola mozione di Progetto Territorio non sarebbe servita a nulla !!!), costringendola a ritirare la DG39 ha esortato l'esecutivo, prima di assumere decisioni rilevanti, a confrontarsi come si conviene e si deve con il Consiglio Comunale, e ad attenersi agli indirizzi politici che la democratica maggioranza dell’Aula ha la legittima prerogativa di dover pronunciare. Avevamo sollevato subito domande, riprese anche dalla stampa locale, ma come sempre quando il Circolo PD pone domande nessuno, come in questo recente caso, ad oggi, almeno per cortesia, si disturba di degnarci di una risposta.
Detto questo, il resto, sono solo pseudo burocratiche considerazioni, artifici retorici, personali interpretazioni della realtà, che non aggiungono né tolgono niente a quanto, di fatto, è avvenuto e al risultato politico che si è registrato.

L’indirizzo del Consiglio Comunale, cui normalmente un' Amministrazione è tenuta ad attenersi, nell'esercizio delle sue funzioni, infatti, è chiaro e inconfutabile.

Dice: “L’outlet a Sulbiate non s'ha da fare!”. L'indirizzo politico non vieta ai privati di avanzare istanze, né ai dipendenti degli uffici tecnici di astenersi dal loro diligente e competente lavoro. Detta solo una delle possibili linee di sviluppo urbanistico che democraticamente sono decretate dal Consiglio Comunale.

Desta solo qualche preoccupazione il passaggio che recita:”…restiamo in attesa che la Provincia assuma posizioni ufficiali, non solo verbali, che riguardino tutto il territorio provinciale ( e possibilmente i territori adiacenti delle province confinanti) per quanto concerne le numerose azioni di selezioni di aree da adibire a superfici di vendita a fini di outlet (alta moda), essendo evidente che la nostra area di Brianzaest con la realizzazione di Pedemontana riveste un alto interesse economico per le multinazionali che operano in questo campo”.
Che parafrasato in volgare, volendo pensar male, se non erro, potrebbe significare: ”Me ne frego e non getto la spugna! Io vado avanti in ogni modo! Non è detto che riesca, per altre vie e in altri modi a raggiungere e realizzare (esclusivamente per il bene di Sulbiate s’intende) quello che ho in mente da qualche tempo, a prescindere dagli ostacoli e dalle difficoltà contingenti”.

Lo abbiamo scritto anche domenica scorsa. Occorre vigilare e non abbassare la guardia!

Forse sarebbe bene fare come il cittadino della foto pubblicata in questo post che ha appeso fuori dalla sua abitazione lenzuola “NO OUTLET”.
Delle cose importanti, infatti, è bene farne memoria non solo a se stessi, ma anche agli altri prima che qualcuno, magari per semplice distrazione, se ne possa dimenticare.

Insomma: Sulbiate si è già pronunciata. Anche ad agosto è bene ricordarsene!

"Paladini della trasparenza e della legalità" di Sulbiate, nonostate il periodo di ferie, state all'erta! E' il momento della vigilanza e della massima attenzione. La resistenza continua.


Firmato "QUELLI CHE NON AVEVANO CAPITO"!
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I POST PIU' CLICCATI DELLA SETTIMANA.

23 luglio 2011

Il Cittadino Vimercatese del 23 luglio 2011. Articoli di L. Rossi.

L'OUTLET FA TREMARE SULBIATE
LA MAGIORANZA NON CEDE.

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post correlato

Nuova locandina PDL: GLI "ASTENSION MEN".

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NOSTRO COMMENTO.

In Brianza sono molte le Amministrazioni di centrodestra fallite o prossime al fallimento.

Le ragioni sono molteplici. Tra le tante segnalimo a nostro opinabile giudizio le seguenti:
  • Impossibilità di sintesi tra istanze diametralmente opposte avanzate da PDL e LEGA.
  • In alcuni casi, evidenti limiti politici della classe dirigente impreparata ed improvvisata.
  • Oggettiva non codivisione delle priorità da realizzare.
  • Mancanza di cultura di governo (bravi a fare la campagna elettorale ma inadeguati ad amministrare).
Certo, la difficile situazione in cui versa la maggioranza del Sindaco di Sulbiate per la compagine di centrodestra è un occasione da non perdere. Sarebbe sciocco non approfittarne.
Quindi la presente locandina è comprensibile e dal punto di vista della minoranza del centrodestra di Sulbiate più che giustificabile.

Le ragioni politiche dell'astension
e sono già contenute nella dichiarazione di voto del capogruppo Luigi Fassina letta durante l'ultimo Consiglio Comunale (stralcio del documento sotto riportato). Per chi sa leggere tra le righe sono molto più che eloquenti.

per ingrandire cliccare sull'immagine.


Tuttavia, presto riceveremo una nota formale (così ci è stato comunicato) dello stesso Fassina in cui saranno meglio specificate: non per replicare alla vostra "simpatica" locandina, ma per informare in modo chiaro e trasparente i nostri concittadini.

Sono motivazioni che riguardono la Politica Alta; la responsabilità nei confronti di un Patto Elettorale che attende di essere onorato; la necessità di consentire a questo paese di essere ben governato; la fatica di trovare insieme una soluzione, per non tradire la volontà degli elettori; la disponibilità a non chiudere definitivamente le porte al confronto con l'altro Gruppo di maggioranza, volto alla ricerca di un dialogo che con buona volontà pensiamo si possa ancora recuperare; una scelta difficile ma di apertura e di responsabilità.

Tutte cose, che fuori dalla polemica politica di corto respiro, di facile e superficiale comunicazione, con un minimo di sforzo intellettivo e di sufficiente applicazione forse, un giorno, riuscirete a comprendere e a capire anche voi.


Post correlato: 21 luglio 2011 - La responsabilità e la disponibilità del Gruppo Consigliare del Partito Democratico di Sulbiate.

Cavenago di Brianza: il Circolo Pd oggi in piazza contro la Manovra.

Il Circolo del Partito Democratico di Cavenago di Brianza oggi, 23 luglio 2011, sarà in Piazza per protestare contro l'assurda ed ingiusta Manovra di Tremonti - Bossi - Berlusconi.

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22 luglio 2011

Presto a Monza anche il Ministero dei "Comuni e dei Cittadini Abbandonati".



Domani a Monza presso la Villa Reale sarà inaugurato il

"MINISTERO DEI COMUNI E DEI
CITTADINI ABBANDONATI".


...forse


Sabato mattina presso la Villa Reale di Monza saranno inaugurati tre uffici delocalizzati ministeriali tanto agognati dalla Lega.
Le tre stanze della Cavallerizza ospiteranno, Bossi, Calderoli e Tremonti.

Il comitato "La Villa Reale è anc
he mia" ha proposto di esporre bandiere tricolori contro l'apertura di questi inutili uffici di rappresentaza.

Sergio Civati, che presenterà un' interrogazione in Consiglio Comunale:"L'idea è di scendere in piazza, senza simboli di partito, ma con le bandiere tricolori".

Il Capo Gruppo PD del Consilgio Provinciale
Guerriero ha rilanciato. Ha ipotizzato "ironicamente" di allestire un gazebo per aprire un nuovo dicastero: "Il Ministero dei comuni e dei cittadini abbandonati".
La Polizia aveva dato il permesso, negato poi dai vigili urbani.

Conoscendo la tenacia e la determinazione del nostro Capogruppo, non è detto che questo, prima o poi, accada.

Articolo di Avvenire del 22/07/2011.

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Arcore boccia l'impianto di betonaggio.

Stemma del Comune di Arcore.


Il Consiglio Comunale di Arcore ha bocciato la variante urbanistica che avrebbe autorizzato la costruzione del’impianto di betonaggio Doneda. Dalla deliberazione, per la soddisfazione dei molti cittadini presenti, emerge chiaramente un importante indirizzo politico di sviluppo urbanistico.

La minoranza di centrodestra, PDL e LEGA, al momento del voto è uscita dall’aula accompagnata da irridenti applausi del pubblico presente.

Ha dichiarato il Sindaco Colombo:” Una grande presa di responsabilità, di coerenza, di serietà”.

Sono due le principali osservazioni del documento. La prima di carattere sovra comunale perché il progetto di impianto di betonaggio era palesemente incongruente con le indicazioni regionali provinciali; la seconda locale, tratta dei gravi problemi ambientali e paesaggistici che si sarebbero provocati.

Molto soddisfatto per il risultato il Comitato “NO IMPIANTO DI BETONAGGIO” anche se non si escludono probabili ricorsi al Tribunale di Doneda.

post correlato: 24 marzo 2011 - Arcore impianto di betonaggio: ASSOPARCHI con il comitato di cittadini.

R.S.D. Aicurzio Sulbiate. I documenti del Sindaco Baraggia.

Residenza Sanitaria Disabili: Aicurzio è ancora disponibile. Chiede incontro chiarificatore in cui tutti i soggetti coinvolti si assumano con serietà e correttezza le proprie responsabilità.


La Redazione del Blog ha ricevuto dal Sindaco Matteo Baraggia di Aicurzio (in foto) i seguenti documenti che riguardano la questione del progetto edificazione Residenza Sanitaria per Disabili.

Il progetto, purtroppo, secondo le ultime informazioni ricevute, anche dalla stampa locale, sembrerebbe destinato a naufragare. La Fondazione di Ronco Briantino ha comunicato recentemente che avrebbe intenzione di rinunciare imputando pricipalmente le responsabilità all'Amministrazione di Aicurzio.

Secondo il Sindaco Baraggia, invece, non è così.

La seguente documentazione, che pubblichiamo per fornire massima informazione e trasparenza, dovrebbe essere utile a fugare ogni dubbio in suo favore.
I documenti sono pubblicati in ordine cronologico partendo dal più recente.
A questo punto Baraggia chiede semplicemente un incontro chiarificatore.




Comunicazione del Sindaco di Aicurzio letta nel C.C. del 20 luglio 2011.


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La lettera dell' Amministrazione di Aicurzio alla Fondazione due Rose di Ronco Briantino del 5 luglio 2011.


cliccare sui fogli del docummento per ingrandire.






La lettera del Sindaco di Aicurzio del 21 giugno 2011 alla Fondazione Due Rose di Ronco Briantino.

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La richiesta della Fondazione Due Rose del 22 dicembre 2010.
- manifestazione di interesse per realizzare la RDS -

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post correlato: Residenza Sanitaria Disabili. La minoranza del C.C. di Acurzio accusa il Sindaco Baraggia di contraddizioni.
post correlato: Sulbiate. La Residenza sanitaria Disabili.

Nota del mattino del 22 luglio 2011.


1. L’EUROPA BATTE UN COLPO. LA CRISI DELLA GRECIA E LA PAURA DEL LUNEDI’ NERO SPINGONO MERKEL E SARKOZY ALL’ACCORDO. NASCE IL FONDO MONETARIO EUROPEO E L’EURO HA DI NUOVO UN FUTURO.
Ieri l’Europa ha finalmente dimostrato di essere una comunità. L’effetto è stato immediato. Oggi i mercati hanno festeggiato con forti rialzi. Anche la differenza di rendimento atteso tra Btp italiani e Bund tedeschi si è ristretta molto.
Strattonata per motivi di consenso interno dai diversi governi conservatori, l’Europa finora ha stentato a dare risposte alla crisi economica e finanziaria all’altezza delle proprie possibilità. L’Europa è il più grande mercato del mondo. Presa tutta assieme è la prima potenza industriale del mondo. Ma la divisione tra i diversi Stati, le ripicche e le gelosie, gli egoismi l’hanno resa finora debole e attaccabile. Per questo la crisi della Grecia, che rappresenta appena il 3 per cento del Pil europeo, ha rischiato di far saltare tutto, compresa la tenuta della moneta unica, l’euro.
Ieri invece è stato fatto un passo in avanti decisivo, trasformando l’Efsf (European financial stabilization mechanism) in una sorta di vero Fondo monetario europeo (molti quotidiani hanno usato il riferimento al piano Marshall lanciato dagli Usa verso l’Europa nel Dopoguerra, ma il piano Marshall consisteva in aiuti a fondo perduto per favorire la ricostruzione, qui si tratta di prestiti da rimborsare).
Da L’Unità. Stefano Fassina spiega il contributo decisivo dei progressisti europei a questo passo. «L`Europa si costruirà sulle crisi e sarà la somma delle soluzioni apportate a tali crisi». Ancora una volta, Jean Monnet ha avuto ragione. Ieri, a Bruxelles, il Consiglio straordinario dei Capi di Stato e di Governo della Ue era di fronte ad un bivio «storico»: da una parte, il salto di qualità nell`integrazione politica per dare un futuro sostenibile all`euro e all`Unione; dall`altra, un intervento minimale su Atene e l`attesa passiva dei giochi della finanza fino al crollo della casa comune con le drammatiche conseguenze politiche e sociali, in particolare per le generazioni più giovani. Ieri, a stare alla bozza di comunicato finale, il Consiglio ha scelto, in ritardo e in modo tormentato, il rilancio dell`integrazione politica: oltre ad eliminare una parte dei problemi di debito di Grecia, Irlanda e Portogallo, il Consiglio ha trasformato il «Fondo salva-Stati» in una sorta di Agenzia Europea del Debito per comprare titoli pubblici sul mercato secondario, per capitalizzare le banche, per sostenere in via preventiva -funzione essenziale- i Paesi colpiti dalla finanza speculativa. In sostanza, quelli che fino erano ostinatamente rappresentati come problemi di ciascun singolo Paese sono stati riconosciuti come problemi comuni. Finalmente, il governo tedesco, in asse con la presidenza francese, ha trovato la forza per rimettere in mano alla politica, quindi alla partecipazione democratica, il futuro dell`Europa. Per la svolta, è stata fondamentale la battaglia dell`Alleanza dei Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo e del Partito dei Socialisti Europei sul pacchetto legislativo per il rafforzamento del patto di stabilità e per la riforma della governance economica europea. È stato decisivo l`attacco in chiave europeista scagliato dalla Spd e
dai Verdi alla Merkel per dare al governo di Berlino il coraggio di sfidare una parte dell`opinione pubblica moderata tedesca. È stata rilevante l`offensiva mediatica di intellettuali e grandi uomini politici; di area socialista, liberale e «popolare» delle generazioni di Ciampi, Monti, Prodi, Delors, Kohl. I padri della svolta politica della moneta unica hanno convinto i figli e le figlie, senza memoria vissuta della II Guerra mondiale, alla guida dei due più importanti Paesi del continente, a ritrovare l`autonomia della politica e ad affermare l`interesse nazionale lungo la rotta europeista, l`unica possibile nel «secolo cinese». Ieri, i conservatori europei hanno imboccato il sentiero tracciato da Pse e Pd sin dal 2009. Tuttavia, la svolta sui debiti sovrani è condizione necessaria per rivitalizzare la democrazia in Europa. Non è sufficiente. Si deve andare avanti nell`unificazione. La prossima tappa serve a correggere il problema della Ue: la divergenza di competitività tra aree della moneta unica. Si tratta di finanziare, attraverso gli eurobond, la tassa sulle transazioni finanziarie e le «tasse verdi» una strategia differenziata di investimenti per lo sviluppo sostenibile e far ripartire la domanda interna europea. E ora che i progressisti tornino alla guida dell`Europa e dell`Italia.
Da il Sole 24 Ore. Isabella Bufacchi spiega le caratteristiche tecniche delle scelte europee. “Musica per le orecchie del mercato, dopo mesi di stonata cacofonia politica. Il veicolo Efsf, creato nel maggio 2010 per preservare la stabilità finanziaria dell`Eurozona, è stato promosso ieri da semplice comparsa a protagonista nella risoluzione della crisi del debito sovrano europeo. La potenza di fuoco, gli strumenti, il campo di azione, gli interventi dell`Efsf sono stati estesi e rafforzati per trasformare questo veicolo garantito dagli Stati dell`Eurozona da mero erogatore di prestiti con il contagocce in prestatore di ultima istanza: un colosso. con le spalle talmente larghe, si augurano i politici europei, da riuscire a mettere in fuga e spaventare la speculazione e rassicurare, agendo da guardiano della moneta unica, gli investitori che detengono titoli azionarie obbligazionari denominati in euro. I nuovi compiti assegnati all`Efsf, che fino a ieri ha finanziato il Portogallo e l`Irlanda concedendo prestiti con durata media di 7,5 anni assieme all`Efsm (European financial stabilization mechanism della Commissione europea in rappresentanza dei 27), spaziano ora dal sostegno diretto alla Grecia con prestiti da un minimo di 15 anni fino a 3o anni con un periodo di grazia di dieci, alla ricapitalizzazione delle banche fino agli acquisti sul mercato secondario dei titoli di stato emessi da qualsiasi Paese, non solo quelli aiutati finanziariamente nell`ambito di un piano di risanamento dei conti pubblici concordato con Ue e Fondo monetario internazionale. Quindi anche Italia, Spagna e Belgio. Le novità annunciate ieri sera dopo il vertice riguardano sia l`Efsf che il nuovo veicolo Esm (il cui avvio è previsto dalla seconda metà del 2013). Gli interventi saranno basati su un programma precauzionale" e gli Stati dell`Eurozona si sono impegnati ad avviare l`implementazione delle loro decisioni «il più presto possibile». Un passaggio fondamentale per tranquillizzare i mercati che temono tempi lunghi e ancora incerti. Un altro aspetto importante dell`annuncio ha riguardato la collaborazione tra la Bee e i veicoli Efsf-Esm: spetterà alla Banca centrale stabilire l`esistenza di «circostanze eccezionali» per consentire l`acquisto di titoli di Stato sul mercato secondario al fine di evitare il contagio. Tra le ipotesi allo studio ieri c`è stata anche quella di abilitare l`Efsf ad acquistare al prezzo di acquisto i titoli di Stato greci detenuti dalla Banca centrale europea, per evitare che la Bce rischi di accollarsi perdite nel caso di ristrutturazione dei titoli di Stato greci. Ma questo non trova riscontri nel documento. Importante infine la riduzione del tasso di interesse sui prestiti concessi dall`Efsf ai Paesi in difficoltà che possono scendere fino al 3,5 per cento. L`Efsf al momento ha prestato finora 5,9 miliardi di euro al Portogallo e 3,6 miliardi
all`Irlanda collocando tre bond con rating AAA/Aaa da parte di Moody`s, S&P`s e Fitch: il mantenimento del massimo rating tripla A è fondamentale in futuro per consentire al veicolo di finanziarsi a un costo di raccolta basso per poter prestare agli Stati in difficoltà a tassi vantaggiosi. Resta da vedere come e fino a che livello la potenza di fuoco dell`Efsf verrà aumentata: al momento il veicolo può emettere fino 255 miliardi di euro in virtù delle garanzie concesse dagli Stati membri dell`Eurozona che ammontano a 440 miliardi (di cui il 19% circa a carico dell`Italia). Per poter emettere fino a 440 miliardi, l`Efsf ha bisogno di rimpolpare le garanzie fino a 750 miliardi: un passaggio già deciso dall`Eurogruppo che si è tenuto a Lussemburgo lo scorso 20 giugno ma non ancora attuato. Se l`Efsf opererà con una capacità tra i 1.000 e i 2.000 miliardi di euro, le garanzie dovranno essere ulteriormente ritoccate all`insù. L`Italia, stando a fonti bene informate, è pronta a fare la sua parte con integrazione di garanzia senza un ulteriore passaggio in Parlamento. Il Dl del 31 maggio 2010 n.78 recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica stabilisce all`articolo 17 sulla salvaguardia dell`euro, comma 2, che il ministro dell`Economia e delle Finanze è autorizzato a concedere la garanzia dello Stato sulle passività del veicolo Efsf emesse al fine di costituire la provvista finanziaria per concedere prestiti agli Stati «e le conseguenti decisioni che verranno assunte all`unanimità degli Stati membri dell`area euro». Il documento approvato ieri prevede misure collaterali per coprire i Paesi coinvolti nell`Efsf dai rischi collegati alle garanzie del fondo”.

2. ANCORA DIVISIONI NELLA MAGGIORANZA. IL GOVERNO NON HA PIU’ UNA BASE PARLAMENTARE. OGGI LA SCENEGGIATA DELLE PROPOSTE COSTITUZIONALI. MA LA DITTA B&B E’ LA PALLA AL PIEDE DEL PAESE.
Dopo la rottura sul caso Papa alla Camera, ieri nuovo inciampo della maggioranza sul decreto di rifinanziamento delle missioni italiane all’estero. La maggioranza non esiste più. Il governo resta attaccato al suo posto semplicemente perché Berlusconi e Bossi non intendono lasciare il proprio posto.
Oggi, in un quadro di questo genere e pur a 18 mesi dalla scadenza formale della legislatura, il Consiglio dei ministri presenterà l’ennesimo sogno a colori, con le riforme costituzionali di Calderoli. E’ l’ennesima operazione di propaganda (chi ha sentito più parlare per esempio della scossa all’economia con la riforma costituzionale dell’articolo 41?). Per cambiare la Costituzione occorrono maggioranze qualificate, quattro letture alle Camere (due alla Camera e due al Senato). Come dire: ciascuno è libero di presentare tutti i progetti che vuole. Ma in queste condizioni sono solo pezzi di carta. Hanno lo stesso valore, cioè, delle promesse di Berlusconi di ridurre le tasse agli italiani pronunciate ancora una volta mentre il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, firmava il decreto sulla terribile e iniqua manovra economica con la quale il governo ha messo pesantemente le mani nelle tasche degli italiani.

3. QUESTIONE MORALE E COMPORTAMENTI. LA LINEA E LE AZIONI DEL PD SONO CHIARE: DI FRONTE ALLA GIUSTIZIA NON CI SONO E NON DEVONO ESSERCI DIFFERENZE TRA I CITTADINI COMUNI E POLITICI. IL RICHIAMO DI NAPOLITANO.
Di fronte alla giustizia non devono esistere differenze. Questa è l’idea e la linea di azione del Partito democratico. Lo ha detto ieri il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Il Pd ha dimostrato questa sua linea rigorosamente anche nei fatti. Sul caso Papa, il gruppo del Pd alla Camera ha chiesto il voto palese ed ha votato sì. Al Senato sul caso Tedesco, il gruppo del Pd ha chiesto il voto palese ed ha votato sì. In questo caso alcuni senatori del Pd hanno rivelato di aver votato in modo difforme. Ma il gruppo, per larghissima parte, è rimasto compatto (tanto che su 125 voti disponibili per le opposizioni Pd, Idv e Terzo polo, i sì hanno conquistato 127 voti). Il Pd ha fatto insomma la sua parte. Si poteva chiedere a Tedesco (che fa parte del gruppo Misto) di fare un passo indietro. E anche questo è stato fatto.
Anche nel caso Sesto San Giovanni, che ha coinvolto Filippo Penati, la linea del Pd è stata attuata con rigore. Lo stesso Penati, dichiarandosi completamente estraneo ai fatti di cui viene sospettato dalla magistratura, ieri si è autosospeso dall’incarico di vice presidente del consiglio regionale lombardo per evitare di coinvolgere l’istituzione in questa vicenda. E tutto il Pd, compreso lo stesso Penati, ha dichiarato che la magistratura deve fare presto e bene il proprio lavoro.
Su questo tema la destra (Il Giornale, Libero, i telegiornali berlusconiani, il tg1) sta tentando di fare un’operazione destinata al salvataggio del presidente del Consiglio: gettare fango su tutti consente di coprire mediaticamente i guai di Berlusconi e delle cricche che gli gravitano attorno (e infatti in questo periodo il premier sta più zitto del solito ), soprattutto consente di sviare sul tema della “politica è tutta un fango” la consapevolezza del clamoroso fallimento del governo del centro destra. Tutti i principali giornalisti della destra sono al lavoro su questa operazione, come un sol uomo, segno che si tratta di un’operazione coordinata.
Bisogna invece tenere il timone con la barra ferma: nessuna indulgenza verso l’esterno e verso l’interno; la magistratura faccia il suo corso. Chi sbaglia deve pagare. Ma attenzione: non siamo tutti uguali. E non bisogna dimenticarlo.

21 luglio 2011

Penati: le posizioni del PD.

Fiducia nei magistrati. Convinti che Penati possa dimostrare l'estraneità ai fatti contestati.

In relazione alle notizie circa un’indagine che riguarda anche il vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Filippo Penati il segretario regionale del PD Maurizio Martina e il capogruppo in Regione Luca Gaffuri ribadiscono piena fiducia nella magistratura e pieno rispetto del suo lavoro, fiduciosi che Filippo Penati, che ha ben amministrato in questi anni sul territorio, possa dimostrare la sua estraneità ai fatti oggetto dell’indagine.

Pier Luigi Bersani chiede che la magistratura faccia il suo mestiere per accertare questa vicenda, convinto che che alla fine sara' in condizione di verificare che sono cose senza fondamento.

Lo stesso Penati ribadisce la fiducia nella magistratura, e spiega di aver garantito la massima collaborazione e di essersi messo fin da subito a disposizione della Procura di Monza. "I fatti che mi vengono contestati sono relativi a vicende edilizie nel comune di Sesto San Giovanni di cui non sono più sindaco dalla primavera 2002. Sono sereno, perchè non ho nulla da temere e sono fiducioso che si chiarirà tutto" ha dichiarato.

Anche Roberto Cornelli, segretario provinciale del Partito Democratico Milanese, esprime massima fiducia nel lavoro dei magistrati e la convinzione, a nome di tutto il Partito Milanese, che Filippo Penati saprà dimostrare la propria estraneità ai fatti che gli vengono contestati.

E Matteo Mauri, capogruppo del Pd in consiglio provinciale ed esponente lombardo della Segreteria Nazionale si dice commenta convinto che Penati saprà dimostrare la sua totale estraneità ai fatti che oggi sono oggetto di indagine. "Penati, in tutti questi anni in cui ha ricoperto incarichi di primissimo piano, ha sempre dimostrato grande professionalità e capacità di innovazione, facendo il bene delle comunità che ha amministrato, anche con il coraggio di saper remare controcorrente. Ribadiamo, come sempre facciamo in questi casi, la nostra piena fiducia nell’operato della magistratura. Non siamo tra quelli che vanno a manifestare sotto i palazzi di giustizia. Non siamo garantisti a giorni alterni, così come abbiamo sempre dimostrato”.


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La risposta del Sindaco all'Interrogazione di P.T. - C.C. del 18 luglio 2011.

La risposta del Sindaco all'interrogazione della minoranza del Consiglio Comunale di Sulbiate - Lista Civica di centrodestra Progetto Territorio - Seduta straordinaria del 18 luglio 2011.

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Post correalto: Mozione ed interpellanza di Progetto Territorio del C.C. del 18 luglio 2011.
Post correlato: Dichiarazione di voto del Gruppo Consiliare del PD.
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