Il presidente dell'assemblea espelle il suo vice dopo un alterco
Doveva essere una seduta di Consiglio di
routine, con provvedimenti privi di elementi di tensione. Poi la
giornata di martedì scorso ha preso una piega inaspettata quando i
consiglieri della Lega, due assessori e il vicepresidente del Consiglio
Fabrizio Cecchetti compresi, sono entrati in aula facendo sfoggio delle
magliette preparate per la gita romana di sabato 28. "Renzi a casa", la
fantasiosa scritta, esposta a beneficio di fotografi e telecamere, e le
padane terga rivolte verso l'aula e la sua presidenza. Il tutto a seduta
in corso. Inevitabile il vibrante richiamo del presidente Raffaele
Cattaneo, di NCD. meno prevedibile che il suo vice scattasse fin sotto
lo scranno con il dito alzato. Una protesta scomposta, una manata sul
microfono e un "ma va a cagare" che molti giurano di aver sentito.
Presidente contro vicepresidente, e il primo, Cattaneo, che espelle il
secondo e lo esclude dal resto della seduta. Una gazzarra inedita, che
segue una sceneggiata furbetta quanto inutile. Ma se gli animi si
incendiano così facilmente è perché lo scontro in seno al centrodestra
in vista delle regionali, soprattutto quelle venete, si è spinto a
livelli critici, nonostante Maroni continui a rassicurare sulla tenuta
della coalizione.
1 marzo 2015
28 febbraio 2015
CONSULTAZIONE DEL PD APERTA A TUTTI, DOMENICA 1 MARZO 2015
CONSULTAZIONE APERTA A TUTTI
UNIONE DEI COMUNI
REGIONI A STATUTO SPECIALE
CITTA' METROPOLITANA/MACRO PROVINCIA
GESTIONE ASSOCIATA
AUTONOMIE LOCALI
IL SEGGIO SARA' APERTO A BERNAREGGIO
DALLE 9,00 ALLE 13,30
ALLA CASA DEL POPOLO IN VIA CAGLIO VIGANO' 10
APERITIVO ALLE ORE 11,00 circa
vi aspettiamo,
circolo PD Sulbiate
23 febbraio 2015
Grazie ai grillini per i milioni che spenderemo!
I GRILLINI SI SCHIERANO CON MARONI: VIA LIBERA AL REFERENDUM PER L'AUTONOMIA
Si voterà entro diciotto mesi ma si poteva fare molto prima senza spendere trenta milioni
"Volete voi che la Regione Lombardia, nel quadro
dell'unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali
necessarie per richiedere allo Stato l'attribuzione di ulteriori forme e
condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e
per gli effetti di cui all'articolo 116, terzo comma, della
Costituzione?". In autunno o più probabilmente nella prossima primavera i
lombardi saranno chiamati alle urne ad esprimersi su questo quesito. I
tempi sono ancora incerti perché il primo referendum consultivo della
storia della Regione Lombardia dovrebbe tenersi con il voto elettronico,
ovvero con il touch-screen nel seggio. Ed è il via libera a questa
sperimentazione, insieme alla modifica del quesito (non più la richiesta
di Statuto speciale, ma il trasferimento concordato con il governo di
maggiori competenze su specifiche materie) ad aver fatto scattare il
voto favorevole dei cinquestelle, decisivo per il raggiungimento della
maggioranza qualificata necessaria a indire il referendum.
18 febbraio 2015
Cesare Damiano e Roberto Rampi a Besana in Brianza
Venerdì 20 febbraio, ore 21.00
presso l’Auditorium Istituto superiore ‘M. Gandhi’
via Matteotti, Besana in Brianza
Il lavoro e i diritti nel mondo che cambia.
Jobs Act fase 2: I decreti attuativi
On. Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati
On. Roberto Rampi, Deputato
Pietro Virtuani, Segretario provinciale del PD
Introduce
Ambrogio Cazzaniga, Segretario del PD di Besana in Brianza
Modera
Lorenzo Sala, Segretario del PD di Triuggio
17 febbraio 2015
La newsletter di Lucrezia Ricchiuti - 17 febbraio 2015

Commissione 6^ Finanze e Tesoro
Commissione parlamentare d'inchiesta sulle mafie
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Primi segnali di ripresa
Renzi: "Primi segnali di ripresa. L'Italia sta ripartendo, finalmente"
Il presidente del Consiglio nella enews: " Ho sempre detto che voglio fare accordi con tutti e che non ci facciamo ricattare da nessuno. Perché i numeri ci sono anche senza di loro. Spero che dentro Forza Italia prevalgano il buon senso e la ragionevolezza"
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1. Sergio Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica. Un galantuomo, una persona che conosce le istituzioni (parlamentare, ministro, giudice costituzionale), un punto di riferimento per tutti. Non era facile gestire il dopo-Napolitano e lo sappiamo bene, visto quello che accadde nel 2013. Invece, grazie al senso di responsabilità di tutti, l'Italia ha un nuovo Presidente che - ne sono certo - saprà guidarci in questi sette anni con saggezza. E tutto ciò è particolarmente importante in un tempo di grandi cambiamenti in Italia e in Europa. Sono molto felice anche come segretario del PD e voglio dire grazie a tutti quelli che hanno dato una mano. Ho avvertito il desiderio di riscatto dopo ciò che accadde con i 101: il metodo che abbiamo scelto e praticato ha consentito di portare una larghissima maggioranza a condividere la nostra proposta.
13 febbraio 2015
Roberto Rampi | Notizie dal Parlamento | 7
Il Presidente, le riforme, le difficoltà e le speranze dei cittadini
In questo primo mese dell'anno il Parlamento ha eletto un nuovo Presidente della Repubblica, con quasi due terzi dei suoi voti.
Stiamo affrontando le riforme di sistema: il
bicameralismo (trasformazione del Senato, diverso funzionamento - più
efficace e spedito - della discussione e approvazione delle leggi) e la
riforma elettorale.
Non
ci siamo occupati solo di queste grandi questioni, come invece può
sembrare seguendo gran parte dell'informazione che racconta sempre e
solo una politica di retroscena, polemiche, pettegolezzi e dichiarazioni
(anche grazie al contributo di una discreta parte di chi fa politica).
Ma una buona riforma del Parlamento che lo renda più
efficiente, più capace di decidere e di essere vicino alle persone; una
legge elettorale che permetta di scegliere chi si conosce, valutarlo e
giudicarlo; un Presidente della Repubblica in cui gli italiani si
possano riconoscere con orgoglio e di cui si possano fidare non sono
qualcosa di lontano, ma sono passaggi utili e necessari perché il Paese
funzioni meglio.
Perché oltre a vedere e denunciare i problemi, occorre lavorare davvero per superare le nefandezze.
Se vuoi sapere di più su legge elettorale e riforme puoi scrivermi a rampi_r@camera.it
10 febbraio 2015
La giornata del ricordo
Il Giorno del ricordo
10 febbraio 2015
Oggi è il «Giorno del ricordo» in memoria delle vittime
delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine
orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli
infoibati.
7 febbraio 2015
Lettera di Matteo Renzi agli Iscritti PD
Care democratiche, cari democratici,
nell'aprile 2013 le divisioni, le polemiche, le tensioni interne al Partito Democratico crearono le condizioni per la mancata elezione del Presidente della Repubblica. Solo un gesto di generosità di Giorgio Napolitano permise di uscire da una situazione di impasse molto dolorosa.
La settimana scorsa, grazie a un percorso di condivisione e ascolto, di confronto e dialogo, il PD si è dimostrato capace di cancellare quella brutta pagina e di indicare Sergio Mattarella come proprio candidato alle altre forze politiche.
Conoscete il risultato. In attesa del giuramento del nuovo Presidente – uomo rigoroso e autentico interprete dei valori costituzionali – vorrei che tutto il PD si sentisse fiero e orgoglioso di aver scritto una pagina nuova nella storia del nostro Paese.
Siamo noi il cambiamento che l'Italia sta aspettando da troppi anni. Noi, con i nostri difetti e con le nostre potenzialità. Noi, con i nostri parlamentari e i nostri militanti. Noi, con i nostri sogni e i nostri progetti. Noi siamo l'Italia che cambia. E dobbiamo esserne consapevoli e responsabili.
Il percorso delle riforme è impegnativo: Costituzione, legge elettorale, fisco, giustizia, pubblica amministrazione, terzo settore, diritti civili, ius soli, lavoro, libro bianco della difesa, Rai, cultura fino ad arrivare al grande tema della scuola e dell'educazione che sono per me il punto centrale del PD.
nell'aprile 2013 le divisioni, le polemiche, le tensioni interne al Partito Democratico crearono le condizioni per la mancata elezione del Presidente della Repubblica. Solo un gesto di generosità di Giorgio Napolitano permise di uscire da una situazione di impasse molto dolorosa.
La settimana scorsa, grazie a un percorso di condivisione e ascolto, di confronto e dialogo, il PD si è dimostrato capace di cancellare quella brutta pagina e di indicare Sergio Mattarella come proprio candidato alle altre forze politiche.
Conoscete il risultato. In attesa del giuramento del nuovo Presidente – uomo rigoroso e autentico interprete dei valori costituzionali – vorrei che tutto il PD si sentisse fiero e orgoglioso di aver scritto una pagina nuova nella storia del nostro Paese.
Siamo noi il cambiamento che l'Italia sta aspettando da troppi anni. Noi, con i nostri difetti e con le nostre potenzialità. Noi, con i nostri parlamentari e i nostri militanti. Noi, con i nostri sogni e i nostri progetti. Noi siamo l'Italia che cambia. E dobbiamo esserne consapevoli e responsabili.
Il percorso delle riforme è impegnativo: Costituzione, legge elettorale, fisco, giustizia, pubblica amministrazione, terzo settore, diritti civili, ius soli, lavoro, libro bianco della difesa, Rai, cultura fino ad arrivare al grande tema della scuola e dell'educazione che sono per me il punto centrale del PD.
5 febbraio 2015
Buon lavoro Presidente!!!
Futuro, speranza, solidarietà
Mattarella: "Un popolo che si senta davvero comunità". Il neoeletto Capo dello Stato ha giurato davanti al Parlamento in seduta comune a norma dell'art 91 della Costituzione ed ha pronunciato il messaggio alla Nazione
Sergio Mattarella ha giurato davanti al Parlamento in seduta comune a norma dell'art 91 della Costituzione. Il neoeletto Capo dello Stato ha pronunciato la formula: "Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione". L'emiciclo è decorato da 21 bandiere e drappi rossi. ll giuramento è stato accompagnato, come vuole il protocollo, da 21 spari di cannone dal Gianicolo. Anche le campana di Montecitorio sono tornate a suonare.
Dopo il giuramento il Capo dello Stato ha pronunciato il suo messaggio alla Nazione.
"Un saluto rispettoso a questa assemblea, ai parlamentari che interpretano la sovranità del nostro popolo e le danno voce e alle regioni qui rappresentate. Un pensiero deferente ai miei predecessori Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano per l'esempio e la dedizione". Parole che hanno suscitato l'applauso dell'Aula di Montecitorio. "A Napolitano che in un momento difficile ha accettato l'onere del secondo mandato, va un ringraziamento intenso" ha aggiunto. In fine ha rivolto un saluto "alle comunità straniere presenti nel nostro Paese".
Costituzione. "La strada maestra di un Paese unito è quella indicata dalla Costituzione. Garantire la Costituzione significa ricordare la Resistenza e il sacrificio di tanti che settanta anni fa liberarono l'Italia dal nazifascismo. La garanzia più forte della nostra Costituzione consiste nella sua applicazione, nel viverla giorno per giorno. Nel linguaggio corrente si è soliti tradurre il compito del Capo dello stato nel ruolo di un arbitro, del garante della Costituzione. E' un'immagine efficace. All'arbitro compete la puntuale applicazione delle regole. L'arbitro deve essere, e sarà imparziale, i giocatori lo aiutino con la loro correttezza".
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