23 ottobre 2020
22 ottobre 2020
Fact-checking dem sul Mes
di Piero De Luca (deputato Pd) - HuffPost
Il MES conviene ma solo per i 300 milioni l’anno per dieci anni di minore spesa per interessi.
La linea sanitaria che può essere attivata fino al 2022, ad oggi, consente di risparmiare circa 300 milioni l’anno che equivalgono a 3 miliardi in 10 anni. Non si tratta di risorse indifferenti o di poco conto. Peraltro, se restituiti in 7 anni, i tassi Mes sono addirittura negativi e quindi il risparmio sarebbe superiore. Ed aggiungo che questo calcolo si fonda ovviamente sul tasso attuale dei BTP. Non sappiamo però quale saranno gli interessi sui nostri titoli in futuro, nei prossimi mesi. Qualora dovessero aumentare, il vantaggio economico di accedere al Mes diventerebbe ancora maggiore. Ad ogni modo, la convenienza legata al minor costo dei tassi di interesse non può essere disgiunta dal vantaggio ulteriore di disporre di un complesso di risorse fino a 37 miliardi immediatamente disponibili per interventi urgenti in campo sanitario, senza dover attendere nuove sempre rischiose emissioni di titoli sul mercato.
La linea di credito MES non ci consentirebbe di aumentare la spesa sanitaria.
Questa affermazione è falsa e non corrisponde a verità. La linea sanitaria MES consente di finanziare in modo sostitutivo spesa sanitaria (in deficit) già fatta nel 2020 oppure nuovi, futuri, investimenti anche indiretti nel comparto sanitaro fino al 2022.
Uno dei problemi è che se il Governo dovesse decidere di accedere al MES, il M5S non lo voterebbe in Parlamento.
Questo è il tema politico da affrontare con la maggioranza di Governo. Ma almeno si arrivi ad un punto di chiarezza che ci consenta politicamente di definire con nettezza le responsabilità del mancato utilizzo di queste risorse europee. Auspichiamo ad ogni modo un confronto serio, concreto e responsabile tra le varie forze politiche che sgombri il campo anche da equivoci ancora ricorrenti nel dibattito su vincoli e condizionalità. Questa linea sanitaria, lo ribadiamo, non prevede nessun obbligo di aggiustamento macroeconomico, nessunna sorveglianza rafforzata tradizionale, nessun intervento della Troika.
18 ottobre 2020
ANGELO MATTAVELLI, LA VIA DELLA MEMORIA
L'opera, dal titolo "ANGELO MATTAVELLI, LA VIA DELLA MEMORIA", ripercorre la storia del nostro concittadino sulbiatese arrestato e deportato nel campo di concentramento tedesco di Mauthausen nel 1945 e nel cui ricordo, il 26 gennaio 2020, è stata posata all'esterno del Comune di Sulbiate la Pietra d'Inciampo a memoria delle vittime della follia nazista.
Il libro sarà in vendita per un periodo limitato presso il Minimarket Leoni a Sulbiate oppure scrivendo o telefonando all'Associazione.
Era presente il Presidente dell'ANED - Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti - sezione di Sesto San Giovanni, il Sig. Giuseppe Valota, figlio di Guido, anche lui deportato e ucciso a Mauthausen.
La storia di Angelo Mattavelli è diventata anche una ballata grazie a un pronipote, Lorenzo Cambiaghi, che ha scritto una canzone che racconta la vicenda soprattutto dal punto di vista di Vittoria, la sorella, che ogni giorno della sua vita gli ha rivolto un pensiero.
12 ottobre 2020
Vaccini: i nodi vengono al pettine
Ma quando avrà inizio la campagna vaccinale? E chi avrà diritto e accesso al vaccino? A partire dal 19 di ottobre la Regione ha annunciato che verranno vaccinati gli ospiti delle RSA e i pazienti più fragili e dalla seconda metà di novembre ci sarà la vaccinazione di massa sui bambini dai due ai sei anni, gli operatori sanitari e i cittadini da 60 anni in su, una popolazione che conta in Lombardia 3.874.744 persone. Il ministero raccomanda di vaccinarne il 95%, con un target minimo del 75%. Negli anni passati le cifre di adesione erano molto inferiori (meno del 50% degli over 65 si è vaccinato lo scorso inverno contro l’influenza) e la direzione generale Welfare della Regione non fa mistero di contare su numeri meno ambiziosi per poter utilizzare le dosi rimanenti sia per rifornire le farmacie sia per far vaccinare le altre categorie ad oggi escluse: il mondo della scuola, i lavoratori esposti al pubblico e gli adulti senza particolari patologie che, vaccinandosi, vogliono proteggere se stessi e i propri cari e, allo stesso tempo, contribuire a sgravare il sistema sanitario da una patologia dai sintomi simili che confonde e rallenta il tracciamento del coronavirus.
11 ottobre 2020
Scout e guide chiamati ad annunciare
Il Consiglio generale dell’Agesci che si è riunito a fine settembre è stato un momento di ripartenza con l’approvazione del documento intitolato “Chiamati ad annunciare” che, si sottolinea, “declina il tema dell’annuncio contenuto nella scelta cristiana del Patto Associativo Agesci, incarnandolo nell’oggi”
“Ci sentiamo chiamati ad annunciare che l'Amore non è una proposta, ma è un mandato; non è una strada possibile, ma è l’unica Via.” Così si conclude Chiamati ad annunciare, un documento che vuole essere profetico per lo scautismo e il guidismo dell’Associazione Guide e Scout Cattolici italiani.
Il Consiglio generale massimo organo democratico dell’Agesci, che si è riunito a Sacrofano il 27-28 settembre scorsi, è stato un intenso momento di ripartenza, in questi tempi complessi di convivenza con la pandemia, che sta affliggendo il nostro pianeta.
Quando l’Assistente ecclesiastico generale p. Roberto Del Riccio ha letto il documento “Chiamati ad annunciare”, l’assonanza e la sensazione di comunità si è fatta profonda e stringente. E il Consiglio generale ha approvato il documento che declina il tema dell’annuncio contenuto nella scelta cristiana del Patto Associativo Agesci, incarnandolo nell’oggi.
“Chiamati ad annunciare” esprime la missione dell’Associazione: perché se “abbiamo vissuto un tempo incerto, carico di prove e di sfide nuove che ci chiamano a vivere fino in fondo il mistero di tutto ciò che è umano, ci sentiamo chiamati ad annunciare che al di là del noto, dentro ogni vissuto, c’è un nuovo e un oltre da illuminare”.
10 ottobre 2020
"Perché la politica non ha più bisogno dei cattolici"
Carissime, carissimi,
riprende l’attività di "Fare Brianza" in un momento delicato nel quale le preoccupazioni rimangono vive per la pandemia con i suoi molteplici effetti.
Con l’aiuto del direttivo, sto organizzando un ciclo di incontri che spero meritino il vostro interesse.
Cominceremo il 13 ottobre con la presentazione dell’ultimo libro di Fabio Pizzul: "Perché la politica non ha più bisogno dei cattolici". Un titolo a specchio dai contenuti molto intriganti.
Spero di incontrarvi presto!
Un caro saluto,
Gigi Ponti
9 ottobre 2020
Inchiesta sulla più silenziosa delle stragi. Perché in Italia, ogni giorno, tre lavoratori perdono la vita nell'indifferenza di tutti
di CARLO BONINI (coordinamento editoriale e testo), SARAH MARTINENGHI (Torino), MARCO PATUCCHI (Roma).
L’Italia celebra l’11 ottobre la sua settantesima giornata nazionale per le vittime del lavoro. E mai come quest’anno nella ricorrenza, nei numeri di una strage silenziosa che non conosce contrazioni, sono le stimmate della cattiva coscienza del nostro Paese, della sua distratta e cinica classe dirigente. Da gennaio ad agosto di quest’anno, 830 donne e uomini hanno perso la vita uccisi dal lavoro. Uno ogni 8 ore. Dal lunedì alla domenica.
‘Climate elections’, finalmente i cambiamenti climatici sono protagonisti del dibattito politico
Le elezioni presidenziali di quest’anno sono da molte persone definite come “climate elections”.
Il primo dibattito televisivo tra Donald Trump e Joe Biden che si è svolto il 29 settembre scorso, è stato anche il primo dibattito presidenziale del Ventunesimo secolo in cui sono state presenti domande relative alla crisi climatica.
Trump dall’inizio del suo primo mandato nel 2016 ha da sempre definito la crisi climatica come “una bufala inventata dai cinesi per minare la competitività dell’industria americana” e “an expensive hoax”, ovvero una bufala costosa (fonte: https://www.bbc.com/news/world-us-canada-51213003 ). Arrivando a notificare l’uscita dagli Accordi di Parigi.
Uscita che avverrà il 4 novembre 2020, il giorno successivo alle prossime elezioni presidenziali degli Stati Uniti, creando un precedente per altri Paesi.
La presenza di un negazionista climatico alla Casa Bianca e l’assenza degli USA non invaliderebbero comunque l’Agreement, ma renderebbe ancora più difficile rimanere sotto l’aumento di temperatura media di 2 gradi che gli scienziati dell’IPCC segnano come soglia da non superare per evitare effetti incontrollabili legati alla crisi climatica, tra cui la scarsità di risorse idriche e alimentari, migrazioni e guerre civili.
Joe Biden, invece, si è collocato sul versante opposto, annunciando un piano che porterebbe gli USA a diventare leader globale nella mitigazione della crisi climatica, con investimenti di 1750 miliardi di euro per riuscire a raggiungere le zero emissioni nel 2050 e cessare la dipendenza dalla fonti fossili già nel 2035.
7 ottobre 2020
“Piano Marshall”: 24 Sindaci chiedono a Regione di ripensarci, mancata concertazione col territorio
I sindaci del centrosinistra di Monza e Brianza chiedono la sospensione degli effetti della delibera regionale dello scorso 5 agosto 2020 con cui sono state ripartite risorse del cosiddetto Piano Lombardia.
Ieri pomeriggio martedì 6 ottobre 2020 si sono ritrovati ad Arcore per manifestare contrarietà e spiegare le proprie ragioni rispetto a questo provvedimento.
C'è anzitutto una questione di metodo sui finanziamenti di Regione - ha dichiarato Pietro Virtuani, segretario provinciale del PD - Se si decide di fare interventi sui Comuni, lo si fa con bandi pubblici a cui tutti possono decidere di partecipare. La Lega dice sempre di essere per i territori, però poi stabiliscono tutto dall'alto. Occorre piuttosto una vera sussidiarietà e un protagonismo degli enti locali.
Il motivo del ritrovo ad Arcore è stato illustrato dal primo cittadino Rosalba Colombo: Arcore è l'unico Comune del centrosinistra che riceverà direttamente un finanziamento, ma soltanto nel 2023 e per un intervento che il Comune ha già finanziato. Regione attribuisce quindi la stessa cifra per una manutenzione straordinaria di un cavalcavia che il Comune ha già in programma di realizzare con risorse proprie.
È l'emblema - prosegue il sindaco - di come Regione lavori senza tenere conto del confronto necessario con i Comuni e come abbia distribuito soldi senza conoscere le vere esigenze dei territori ma semplicemente su istanze particolari.
6 ottobre 2020
I decreti propaganda di Salvini non ci sono più
di Stefano Minnucci - Immagina
Dall’immigrazione a nuove norme per la sicurezza urbana. Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri in tarda serata un decreto-legge che manda in soffitta i due decreti Salvini, introducendo, tra le varie cose, anche misure più stringenti sulla sicurezza urbana.
La soddisfazione del segretario dem Nicola Zingaretti è stata immediata: “I decreti propaganda/Salvini non ci sono più. Vogliamo un’Italia più umana e sicura. Un’Europa più protagonista”, ha scritto su Twitter nei minuti in cui il cdm approvava il il nuovo decreto. D’altra parte si tratta di una modifica che il segretario dem ha voluto con forza, a partire da novembre 2019, quando da Bologna, durante l’iniziativa democratica Tutta un’altra storia, aveva proposto una nuova agenda di governo sottolineando nel suo discorso conclusivo “ci batteremo per cancellarli”.
È passato un anno e quei decreti non ci sono più. Si tratta quindi di una vittoria politica importante per il Partito democratico, che arriva dopo il netto successo ottenuto nella recente tornata elettorale e che di fatto riporta il nostro Paese sui binari della civiltà.