5 ottobre 2013

Forum UNESCO a Monza

Forum Unesco a Monza, la Lega smetta con le polemiche

Logo-Expo_2015_Milano“Nel 2015 a Milano si terrà l’Esposizione universale e tra i fattori di successo dell’iniziativa e della sua ricaduta sul sistema economico e sociale milanese e lombardo, avrà un ruolo decisivo l’offerta culturale che il sistema degli enti e dei soggetti culturali pubblici e privati di Milano e dell’area Expo saprà offrire. Per questo si impegna il Governo affinché preveda un sostegno al Forum Unesco, programmato per il 2015, in occasione dell’Expo, nella Villa Reale di Monza, analogamente a quanto previsto all’articolo 3-bis, anche attingendo eventualmente alle risorse previste dall’articolo 5 comma 3, del medesimo decreto-legge”.
Questo uno stralcio dell’ordine del giorno riferito al Forum Unesco, previsto a Monza nel 2015 cheimpegna il Governo a garantire risorse all’evento previsto a Monza nel 2015. Fra due anni infatti si terrà Expo e la Villa Reale di Monza sarà un’importante sede di rappresentanza dell’esposizione universale. Il Ministro ai Beni culturali Massimo Bray si è dichiarato più che disponibile a dare seguito all’indicazione.

Dal blog di Civati sul suo voto di mercoledì

Leggende metropolitane


Ci sono due obiezioni al mio voto di mercoledì, al di là delle ragioni politiche che tutti possono valutare.
La prima dice: ma se non voti come il gruppo, poi come potrai pretendere da segretario il rispetto della linea? Obiezione giusta, per carità, però mi chiedo come sia potuto accadere che mezzo gruppo non abbia votato Marini e un quarto non abbia votato Prodi, senza nemmeno dichiararlo. Eppure il partito era guidato da quelli che ora mi rimproverano, più o meno velatamente, perché c'è una disciplina di partito.
Mi si dirà: ma il problema è politico! Appunto. Ribadisco per l'ennesima volta: il mio (non) voto è in coerenza con quello di aprile e ad esso strettamente collegato. E rafforzato da quello che scrivevo ieri, sul punto politico di prospettiva. Non è uno sfregio, come lo sono state molte altre cose non chiarite, soprattutto quando il Pd ha votato cose molto diverse, per non dire contrarie, al proprio programma elettorale. Che prevedeva il rispetto delle decisioni a maggioranza, ma anche molto altro. Ma su quello si può passare sopra, vero?

Nessuna tattica, nessuna furbizia...

Governo, Epifani: "Nessun tatticismo, nessuna furbizia"

“Se chi voleva far cadere il governo continua a stare nella maggioranza come elemento di disturbo è chiaro che l'esecutivo si ritroverà tra qualche giorno esattamente come prima”. Sulla strage di Lampedusa: “Occorre una organizzazione europea in grado di affrontare nel Mediterraneo il nodo immigrazione. La Bossi-Fini va cambiata”

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"Oggi ho voluto incontrare i lavoratori perché non se ne può più di parlare solo delle vicende di Berlusconi. Siamo ancora dentro la crisi più lunga dall'unità di Italia. Di questo un paese normale dovrebbe discutere". Così il segretario del Pd, Guglielmo Epifani oggi a Napoli dove ha partecipato all'iniziativa “Il lavoro è la priorità”

E la Giunta dice Sì!

La Giunta dice sì alla decadenza di Berlusconi

  
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La giunta per le elezioni del Senato "decide a maggioranza di proporre all'Aula di Palazzo Madama di deliberare la mancata convalida dell'elezione del senatore Silvio Berlusconi".
E’ quanto comunicato dal sentore Dario Stefano, presidente della Giunta, al termine della camera di consiglio.

3 ottobre 2013

Non sono numeri ma persone, ognuna con una storia.


Lutto nazionale

La politica deve dare risposte e l’Italia deve chiedere all'Europa di far sentire la propria voce per assicurare ai paesi che si affacciano sul Mediterraneo di crescere e garantire condizioni di vita accettabili

Lutto Nazionale  lutto_nazionale_det
“Si é consumata una tragedia immane questa mattina all’alba sulle coste di Lampedusa e, minuto dopo minuto, assume dimensioni enormi. È ora di dire basta. Non si può restare indifferenti di fronte a questa ennesima giornata nera nella storia del nostro Paese, dell'Europa e del Mediterraneo”. Lo afferma Khalid Chaouki, deputato e responsabile Nuovi Italiani per il PD, intervenendo nell’Aula di Montecitorio.

Civati sulla fiducia di ieri...

Civati diserta la fiducia: "Letta ha parlato con Renzi e Cuperlo ma non con me"

Intervista a Giuseppe Civati di Giovanni Mari - Il Secolo XIX

di Giuseppe Civati
In mezzo alla bufera del Pdl, un unico parlamentare del Pd non ha votato la fiducia al governo Letta, scegliendo di non partecipare al voto alla Camera. Non è un deputato qualsiasi, ma il candidato segretario Pippo Civati, tra i primissimi, insieme a Matteo Renzi, a mettere la sua bandierina sulle primarie dell`8 dicembre. Tant`è che il parlamentare ligure Mario Tullo è stato il primo a protestare: «Sarò un vecchio peone, ma trovo assurdo che un aspirante segretario del Pd voti contro questo governo dopo ciò che è accaduto».

Civati, niente fiducia al governo di Enrico Letta: neppure questa volta, con Berlusconi all`angolo. 

«Vero, non ho votato la fiducia, ma senza drammatizzare».

L'intervento di Epifani

Perde chi ha giocato allo sfascio Vince il Paese

di Guglielmo Epifani
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“Il Pd vota la fiducia in maniera convinta”.
Così ha esordito il segretario del Pd Guglielmo Epifani, intervenendo in Aula alla Camera durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo Letta.

“Quando tutto il Paese chiede che non venga aperta la crisi – ha aggiunto -, vuole dire che tutto un Paese sente il bisogno di stabilità e di cambiamento. Aprire la crisi oggi sarebbe stato un gesto inconsulto di irresponsabilità contro il Paese e contro i cittadini”.

2 ottobre 2013

Sul caso della senatrice De Pin

Da M5S inaccettabili intimidazioni alla senatrice De Pin

di Khalid Chaouki 
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“Sono inaccettabili le intimidazioni e le minacce di violenza recapitate dai banchi dei senatori del Movimento 5 Stelle all’indirizzo della senatrice Paola De Pin, colpevole di avere dichiarato il suo sostegno al governo Letta”.

E’ il commento del deputato del Pd, Khalid Chaouki, all’episodio che oggi in Aula al Senato ha visto protagonista la senatrice del M5S Paola De Pin, che dopo aver dichiarato il suo voto favorevole alla fiducia, è stata pesantemente apostrofata dai banchi dei senatori grillini.

Martini sul discorso di Letta

Martini: "Da Letta messaggio forte e chiarificatore, i cittadini chiedono stabilità"

"La comunicazione che il Premier ha svolto oggi è per il PD quel messaggio forte e chiarificatore che serviva, pienamente condivisibile e corrisponde a domande e speranze molto diffuse nel Paese"

di Claudio Martini
"La comunicazione che il Premier Enrico Letta ha svolto oggi è per il Partito Democratico quel messaggio forte e chiarificatore che serviva, dopo l'annuncio delle dimissioni dei parlamentari e ministri del PdL e l'intensificarsi dei venti di crisi. Il discorso del Presidente del Consiglio è per il Partito Democratico pienamente condivisibile, corrisponde a domande e speranze molto diffuse nel Paese. La maggioranza dei cittadini, quelli che incontriamo tutti i giorni nei luoghi di lavoro e di studio, nelle imprese o nelle professioni chiede alla politica e al Governo stabilità, chiede risultati visibili e concreti".

E la chiamano democrazia...



Di seguito potete trovare un articolo de La Repubblica. 

 
 
 

M5S minaccia Paola De Pin:
"Ti aspettiamo fuori"

Alta tensione in Aula. La senatrice fuoriuscita dal Movimento di Grillo dichiara di votare la fiducia e viene minacciata da un ex compagno di partito
ROMA -Sale la tensione in Senato dopo il discorso di Enrico Letta. E quando Paola De Pin, uno dei quattro senatori "transfughi" del Movimento Cinque Stelle, ora nel Gruppo Misto, dichiara di votare la fiducia al governo in aula scoppia la bagarre. La senatrice viene addirittura minacciata da un suo ex compagno di partito. Lo scrive su Twitter Stefano Esposito: "Senatore grillino minaccia in aula la senatrice De Pin uscita da M5S  dicendole ti aspettiamo fuori, questo è squadrismo mafioso".