4 novembre 2013

La lettera di saluto che Pietro Virtuani, nuovo segretario del PD di Monza e Brianza, ha mandato a tutti i circoli

A tutti gli iscritti
 
 
Care democratiche, cari democratici,
 
vi ringrazio per l'impegno in questa prima fase del congresso del Partito Democratico; nonostante le tempistiche inadatte e le regole controverse, abbiamo comunque celebrato un congresso nel quale hanno discusso e votato 1806 cittadini della Brianza, e nel quale abbiamo cercato di instaurare un dibattito costruttivo su quale Partito fosse più adatto a raccogliere le istanze del nostro territorio nei prossimi anni.
 
Ringrazio quanti hanno avuto fiducia nella nostra proposta politica, così come non dimentico quanti invece hanno sostenuto la candidatura di Adriano; garantire l'unità del Partito e portare avanti scelte coraggiose e innovative sarà il modo in cui costruiremo il nostro Partito Democratico negli anni a venire.
 
Per questo mi impegno fin da subito a girare tutti i circoli del nostro territorio, insieme a quanti insieme a me daranno una mano nel gruppo provinciale; occorre costruire una rete tra i circoli forte e strutturata, che sia alla base di una vera comunità politica. Inoltre, è importante costruire i luoghi di partecipazione e di confronto, così da mettere a sistema le numerose competenze e capacità che ci sono in questo partito e per condividere le buone pratiche di circoli e amministratori.

LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA N. 40 del 2 novembre 2013

Lavorare meno lavorare tutti
I numeri più preoccupanti della settimana sono quelli diffusi dall'Istat sulla disoccupazione: 12,5%, 40% tra i giovani. C'è meno lavoro: in attesa di crearne del nuovo con politiche finalmente espansive, sarebbe utile cercare di meglio distribuire quello che c'è. Giovedì scorso ha avuto inizio in commissione l'iter della legge regionale per sostenere i contratti di solidarietà. È una proposta del PD ed io ne sono il relatore. Si istituisce un fondo per incentivare aziende e lavoratori a far ricorso a questo tipo di ammortizzatore che costa meno della cassa integrazione e tiene i lavoratori in azienda. Mi sto impegnando a creare le condizioni perchè non sia una proposta di bandiera ma possa essere approvata dal Consiglio Regionale entro Natale.
Buon lavoro a Pietro
A proposito di lavoro, un augurio a Pietro Virtuani, nuovo segretario provinciale del PD di Monza e Brianza. È stato eletto con un'ampia maggioranza.

3 novembre 2013

4 Novembre Festa dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate

Il 4 novembre 1918 entrava in vigore l’armistizio firmato a Villa Giusti (Padova) con l’Impero austro-ungarico.
Il Gen. Armando Diaz, comandante in capo delle Forze Armate italiane, nel bollettino della Vittoria annunciava agli italiani “La guerra contro l'Austria-Ungheria che l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta(…)
I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo, risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza(…)”.
Trento e Trieste erano ricongiunte all’Italia: Cesare Battisti, Fabio Filzi, Nazario Sauro vedevano compiuto il sogno loro e delle popolazioni italiane delle terre “irredente”.
L’unificazione territoriale, politica e istituzionale dell’Italia era stata interamente realizzata.
Il prezzo pagato era stato altissimo: oltre 4 milioni di soldati mobilitati di cui 250.000 giovani appena diciottenni, 600.000 morti e 1.500.000 feriti, 400.000 civili che avevano abbandonato le proprie case sulla linea del fronte.

I patemi di un partito

La scelta di anteporre i Congressi provinciali del PD a quello nazionale è stata condizionata dalle modalità di questa troppo lunga attesa del momento congressuale, che sommava da un lato l’impazienza di Matteo Renzi e la procrastinazione del gruppo di potere che si era riunito introno alla Segreteria di Pierluigi Bersani, e che pure rappresentava interessi e posizioni politiche diverse, accomunate dalla diffidenza nei confronti dell’irruenza e del “novitismo” del Sindaco di Firenze.
Il disegno, nemmeno troppo nascosto, era quello di limitare il potere di colui che pareva (e pare) ineluttabilmente destinato a vincere le elezioni popolari dell’ 8 dicembre per l’elezione del Segretario mettendogli accanto una rete di Segretari di Federazione eletti solo dai tesserati e quindi, si presumeva, più legati alla visione tradizionale del Partito: pesi e contrappesi, insomma, oppure, secondo una visione meno simpatetica, intralci preventivi all’azione di Renzi come capo del Partito.

Epifani: Crisi, il Governo cambi rotta

Epifani: "Crisi, il Governo cambi rotta. Galleggiare non aiuta il Paese"

"Dalla recessione si può uscire, ma urge intervenire con riforme, investimenti e affrontando con l`Europa nuove politiche economiche"
L'intervista al segretario del Pd di Oreste Pivetta - l'Unità

Guglielmo Epifani  epifani11
Guglielmo Epifani, segretario del Pd, fino a tre anni fa segretario generale della Cgil, mettiamo in fila le ultime notizie che riguardano economia, lavoro, condizioni materiali di vita: disoccupazione record, sempre più giovani a casa, persino i bancari in sciopero, Air France che svaluta la sua quota in Alitalia e che fra un po` se la potrebbe prendere gratis, cortei e proteste dei senza casa a Roma, con assurde violenze in mezzo... Si potrebbero aggiungere altri «titoli»: Alcoa, Electrolux, magari Fiat... La sensazione è di un Paese in disarmo... 

STOP OMOFOBIA

Simone, l’urgenza del contrasto culturale

L’azione normativa non basta, occorre agire per diffondere il valore delle differenze di genere e renderlo fondamento di una nuova, sana e rispettosa, abitudine al convivere, a partire dalla scuola.
Valeria Fedeli - Europa

Stop omofobiaL’azione normativa non basta, occorre agire per diffondere il valore delle differenze di genere e renderlo fondamento di una nuova, sana e rispettosa, abitudine al convivere, a partire dalla scuola.
  
«L’Italia è un paese libero, ma esiste l’omofobia e chi ha questi atteggiamenti deve fare i conti con la propria coscienza». Queste parole, le parole di Simone, 21 anni, romano, omosessuale, morto suicida, parole che sono un atto di accusa estremo verso il sistema Italia, hanno riecheggiato ieri sera a Roma tra i partecipanti alla mobilitazione contro omofobia e transfobia promossa dal Gay center. In un piccolo tratto di strada dietro il Colosseo, l’unico che nella città eterna si può apertamente chiamare gay street, si sono ritrovate donne e uomini, ragazze e ragazzi, eterosessuali, omosessuali, trans, persone unite, tra rabbia, indignazione e speranza, da una comune tensione a cambiare le cose.

31 ottobre 2013

PIPPO CIVATI sulle primarie del PD. Dobbiamo parlare ai nostri figli, uno sguardo al futuro

Primarie Pd, Civati: “Dobbiamo riuscire a parlare ai nostri figli”

civ rep  civ rep
“Quanto è successo fuori dal Parlamento è gravissimo perché esprime un grave disagio sociale”.
Il candidato alla segreteria del Pd Pippo Civati, ospite del videoforum di Repubbllica.it, è subito partito dai disordini che si sono verificati a Roma tra le forze dell’ordine e i gli attivisti dei movimenti per la casa.

“Il governo dovrebbe aprire un confronto meno emotivo con i movimenti in lotta per la casa – ha aggiunto -. Purtroppo una delle prima priorità del governo è stata la questione dell'Imu, perché è stato Berlusconi a imporcelo. Forse quando si parla di politiche per la casa bisogna andare in direzione diversa. Serve un piano per l’edilizia popolare, non per costruire nuovi edifici ma per recuperare quelli che ci sono”.

Intervista a Cuperlo

Cuperlo: "Non sono un bolscevico, ma basta compromessi"

Intervista a Gianni Cuperlo di Fabrizio Roncone - Style magazine

Ultimo segretario dei giovani comunisti, vuole cambiare il partito: «Leggero, capace di parlare al mondo del lavoro hitech, non soltanto a dipendenti e pensionati». Renzi? «Vede la candidatura solo per arrivare . a Palazzo Chigi». «Il mio slogan è distacco e rispetto. So che fa meno effetto di rottamazione...». 

Si è candidato alla guida del Pd per senso di responsabilità: «Gli amici continuavano a ripetermi: "Gianni, siamo messi male...". Mi hanno colpito nell`orgoglio». E intorno a sé ha raccolto i consensi di quelli che vedono Renzi come il fumo negli occhi. «L`endorsement di D`Alema fa piacere, come del resto mi inorgogliscono quelli di Marini e di Bersani... E di un personaggio assai caro alla sinistra come Sergio Staino, il padre di Bobo» .

Renzi sul fisco

Renzi: “Il Fisco va radicalmente rivoluzionato”

"Se vogliamo investire sulla moneta elettronica, che è oggettivamente il futuro, dobbiamo abbassare le commissioni bancarie".

"Il Pdl sul fisco ci ha inchiodato per mesi solo su Imu e Iva. E abbiamo visto i risultati. Adesso evitiamo di continuare a guardare il dito mentre qualcuno indica la luna. Il problema non è il contante o l'Imu. E' il nostro fisco che va radicalmente rivoluzionato". Lo ha affermato Matteo Renzi nella sua enews.

“Continuano a dire che per eliminare l'evasione bisogna ridurre il contante. Non c'è dubbio che più la moneta è elettronica, più si elimina spazio per chi evade. Ma dobbiamo essere seri. Se vogliamo investire sulla moneta elettronica, che è oggettivamente il futuro, dobbiamo abbassare le commissioni bancarie". 

29 ottobre 2013

Civati su Beppe Grillo

Pippo contro Beppe

Il metodo Grillo, che più che un metodo Boffo è un metodo buffo, colpisce ancora, a vanvera, come sempre più spesso gli capita. Terrorizzato dal fatto che il vostro affezionatissimo sia l'unico che può recuperare il voto Pd in prestito al M5S, Grillo – o meglio Casaleggio, perché sappiamo che decide lui – attacca ancora. Dopo il cane da riporto, un riporto da cani, a cui ho già risposto due mesi fa.
Siccome sono settimane che leggo boiate in proposito (a cui non ho risposto per i motivi che illustro tra un momento), ringrazio di cuore chi ha voluto precisare alcune cose sulle mie votazioni in Parlamento, nel confronto con altri parlamentari (maliziosamente scelti tra le file dei falchi del Pdl).
In più, faccio notare che il partito di cui faccio parte è mio malgrado alleato con il Pdl, e quindi è inevitabile che – rispondendo a una dinamica di gruppo – mi ritrovi a votare come il Pd e finisca per votare in modo simile al suo alleato, soprattutto nelle votazioni ‘ordinarie’.
Nei voti chiave, invece, come sa chi segue questo blog, mi sono spesso distinto, sempre cercando di non rompere con il mio partito (a cui tengo) ma mantenendo la mia autonomia, dal voto sul Presidente della Repubblica alla fiducia al governo.