
Clicca qui.
Tra amministratori e revisori dei conti oggi i membri delle società partecipate che si occupano tra l’altro di acqua, energia, rifiuti, sono circa un centinaio per un costo di circa 1,6 milioni di euro l’anno. Pdl e Lega Nord subito dopo aver bocciato l’ordine del giorno proposto dal Pd, hanno approvato un analogo ordine del giorno proposto dalla maggioranza che chiede al Presidente Allevi di proseguire con il lavoro già avviato in tal senso.
“Una foglia di fico – commenta il capogruppo Pd Domenico Gueriero - che cerca invano di coprire lo scarso lavoro sinora fatto dalla giunta provinciale: incensare con toni quasi stucchevoli l’operato del presidente e sottolineare i pochi interventi al riguardo, vuol dire prendere in giro l’opinione pubblica. In due anni di amministrazione provinciale – continua Guerriero - e a fronte del folto numero di cda e di collegi di revisori, l’operato della Provincia è al momento pochissima cosa.
L’ennesima bocciatura poi di una proposta che era solo uno spunto e che avrebbe potuto essere costruita e condivisa nell’interesse della Brianza, dimostra inoltre quanto sia sordo e supponente il centrodestra al governo della provincia, che – conclude il capogruppo Pd - fino ad oggi, almeno a giudicare dalle delibere portate in consiglio, ha prodotto ben poco”.
Monza, 29 aprile 2011 – Ufficio stampa
per ingrandire fare clic sulle immagini.
Post correlato: Quale energia per Sulbiate per il raggiungimento degli obiettivi europei 20-20-20.
Per introdurre la serata vi propongo questa breve riflessione. Intendo così, tentare di specificare il senso ed il significato di questo incontro. E spero sia utile provocazione e contributo a favorire il racconto dei nostri due amici ed i vostri successivi interventi.
Incontro “La Resistenza e la Costituzione” -secondo appuntamento – Lidia Menapace e Ambrogio Riboldi.
Non introduco l’incontro presentando i nostri ospiti come si è soliti fare in occasioni di questo tipo, in primo luogo perché non hanno bisogno di presentazioni e poi perché qualsiasi cosa potrei dire sarebbe maledettamente insufficiente, ma ancora di più, perché preferisco siano loro a presentarsi con la loro storia, il loro racconto, le loro parole.
Questo è un incontro testimonianza, nostro auspicio è che sia per tutti noi il più sincero e autentico possibile. Cercherò quindi solo di fare brevemente e umilmente il quadro della situazione per poi lasciare la parola ai due testimoni, e poi a noi perché si possa dialogare con loro, e arricchirci di questo privilegio, e ascoltare ed imparare il più possibile.
Questa iniziativa è il contributo del Circolo Pd di Sulbiate alle celebrazioni della 66° Festa degli Italiani, più esattamente chiamata “Festa della Liberazione dalla dittatura nazifascista”. Evidenziamo dittatura nazifascista, perché è questo quello che è avvenuto in Italia. Perché è questo quello che celebriamo il 25 aprile. Perché è questo quello che intende il nostro Presidente Napolitano quando esorta tutti gli italiani alla “DIFESA DELL’ETICA DEI DIRITTI E DEI VALORI CONQUISTATI CON LA RESISTENZA”.
Doverlo precisare, però, è già un po’ ammettere implicitamente una sconfitta, ma se non lo facciamo il rischio è quello di non intendersi. Occorre attribuire un senso e un significato, a questo importante evento, corretto, perché non solo si rischia di non essere chiari ma peggio ancora, di non essere capiti dai giovani, delle nuove generazioni che dovranno in futuro ricordare e tramandare questi Valori.
Quindi:
L’Italia si è liberata dalla dittatura nazifascista. Ma sembra siano in molti però a quanto pare che non lo abbiano ancora capito, o fingano di non capire, per incomprensibili paure o ingiustificabili pudori, in onore forse di un’esigenza di pacificazione/riconciliazione che, come mi ha ricordato il sig. Ambrogio l’altra sera, è già avvenuta ben 60 anni fa grazie ad un’amnistia.
Il ministro di quel provvedimento si chiamava Togliatti, ed il capo del Governo era De Gasperi. Era il 22 giugno 1946. Fu un colpo di spugna per migliaia di fascisti, anche tra coloro che avevano commesso i crimini più efferati.
Paure e pudori che spesso albergano anche purtroppo, in alcune amministrazioni locali, dove ci si accontenta di celebrare, istituzionalmente, la Festa della Liberazione senza alcun altra specifica o aggettivo qualificativo!
Una Festa neutra, indifferente, indistinta, generica, imparziale, equidistante….ma equidistante da che?
Questo per noi è molto grave. In particolare alla luce di quello sta capitando a noi italiani in questi giorni.
Recentemente il mio Vescovo Dionigi Tettamanzi nell’omelia,tenuta in Duomo in occasione della domenica delle Palme, ha sollevato moniti e quesiti molto importanti che interpellano tutti, nessuno escluso, cui non solo i cattolici sono chiamati ad interrogarsi e a rispondere.
Sono le domande cui deve rispondere al più presto urgentemente la nostra generazione. Tettamanzi ha stigmatizzato il nostro tempo con questa efficace ma preoccupante ed infelice definizione “giorni strani e paradossali”.
Io credo che anche per la nostra Festa della Liberazione, quando dico nostra intendo noi italiani, siano “giorni strani e pradossali”.
Anche quest’anno, infatti, non è stato un bel XXV aprile. Breve cronaca, o bollettino di guerra di quanto è avvenuto in questi giorni… poi fate un po’ voi.
Velocemente elenco alcuni gesti intolleranti e infamanti:
Roma: “Il Lavoro rende Liberi.” Scritta in ferro battuto conforme a quella dei campi di concentramento naziasti apparsa sul ponte del Pigneto.
Roma: Manifesti di Giovani fascisti armati che in occasione del 25 aprile augurano buon pasquetta!!! Sostituendo ai tre punti esclamativi tre fasci littori.
Venezia: Striscione con scritto “lutto nazionale “ posizionato su un monumento dedicato ai partigiani.
Ampezzo Udine: “Partigiano infame” scritta sul muro i casa di Elio Martinis vice comandante della divisione Garibaldi della Carnia.
Salerno: Manifesti affissi per il 25 aprile dal presidente della provincia PDl, in cui si ring raziono gli eserciti alleati ma non si cita né la Resistenza né la guerra di Liberazione.
Napoli: Enrico Tarantino che sostiene la candidatura di Lettieri PdL a Sindaco di Napoli ha pensato bene in Facebook di aprire una pagina augurando Buon compleanno al Fuhrer.
Milano Corsico: Monumento ai caduti sfregiato con vernice nera e sinbolo di Forza nuova.
Più vicino a noi, anche se azioni non correlate con la Festa del 25 aprile:
Brugherio, Monza Brianza: In occasione della celebrazione del 150° dell’Unità d’Italia in comune si suonano alcune melodie tra cui la canzone del Partigiano, Bella ciao. I consiglieri della destra escono dall’aula perché poi dichiareranno che questa canzone non unisce ma divide.
Sulbiate, Monza Brianza: alcuni giorni fa alle bacheche pubbliche del nostro paese qualcuno appende dei volantini nazifascisti. Quello a noi circolo PD dedicato dice :” ERI COMUNISTA, POI DI SINISTRA, POI PROGRESSISTA, ORA SEI DEMOCRATICO. NOI ERAVAMO FASCISTI, POI SIAMO RIMASTI FASCISTI, ORA SIAMO ANCORA FASCISTI. ROBA DA FASCISTI”.
Che dire, …è allarmismo, stiamo in modo opportunistico alzando i toni per usare strumentalmente queste azioni, fatti sconsiderati a nostro vantaggio?
Giorni strani e paradossali.
Possiamo, veramente ignorare e far finta di niente? Ma questo, per quanto grave e dissacrante per le nostre radici per la nostra memoria, è solo un aspetto del problema, una piccola parte della devastazione che ci circonda.
Abbiamo provato a guardarci intorno? Non vediamo quante macerie intorno a noi?
L’Italia ha bisogno come dopo la guerra e la Liberazione di essere ricostruita. Forse è questa la missione cui è chiamata la nostra generazione. Chissà se ne saremo capaci.
Ricostruire la fiducia nella legge – ricostruire la cultura dell’accoglienza – ricostruire la visione del mondo – ricostruire il rispetto della Costituzione. Abbiamo bisogno di imparare bene e presto. Allora questo non sia solo un incontro celebrativo; il nostro questa sera sia un incontro tra persone. Un incontro autentico e non virtuale.
Mi piace pensarlo come un incontro tra maestri e discepoli.
Alllora mettiamoci in ascolto del racconto dei testimoni della Resistenza. Impariamo a conoscere questa storia che oggi ci sarà narrata verbalmente da due suoi protagonisti.
Anni fa in un incontro a Vimercate ho sentito pronunciare per la prima volta questa frase da Padre Alex Zanotelli:
”NOI SIAMO LA SOMMA DELLE PERSONE CHE ABBIAMO INCONTRATO, DI CiO’ CHE ABBIAMO VISTO, DI CiO’ CHE ABBIAMO UDITO”.
Bene, oggi qui a Sulbiate incontriamo due persone, Lidia e Ambrogio, guaradiamole in volto, guardiamole negli occhi, ascoltiamo ed impariamo quello che ci racconteranno.
E’ la loro Storia, la nostra Storia, quello che siamo stati, quello che siamo, quello che dovremo diventare. Custodiamola e facciamone tesoro, se ci riusciremo da questa sala sono sicuro che usciremo migliori di quando siamo entrati.
Maurizio Sarchielli.
Sulbiate 28 aprile 2011.
Il nuovo intervento del Giornale di Vimercate sulla questione centro commerciale, in edicola ieri 26/04/2011.
Pubblichiamo il testo dell'articolo di Gabriele Ticozzi.
SULBIATE - RICHIESTA UNA SUPERFICIE DOPPIA: 40.000 METRI QUADRI
IL CENTRO COMMERCIALE è UN OUTLET
La discussa struttura che dovrebbe sorgere a Cascina Cà è la stessa che era stata proposta a suo tempo prima ad Arcore, poi a Vimercate
Il futuro outlet potrebbe sorgere nei pressi di Cascina Cà
Sulbiate - Il parco commerciale di Cascina Cà altro non è che l'outlet che doveva finire ad Arcore, al confine con Villasanta. Si chiarisce la vicenda legata al nuovo insediamento per cui è in trattativa l'Amministrazione, in cambio del quale spera di ottenere il passaggio in trincea coperta di autostrada pedemontana e Gronda ferroviaria.
Secondo quanto ha spiegato il sindaco, Maurizio Stucchi , l'operatore, che a questo punto altri non è che la «Rialto», proprietaria anche del centro commerciale «Il gigante», si è fatto avanti per proporre un piano integrato di intervento sul lotto di terreno denominato Pe19, situato nei pressi di Cascina Cà , al confine con la Sp177 e sul quale, dai tempi del Prg, il Piano regolatore, approvato dalla maggioranza targata «Comune aperto» (1999-2004), era previsto un insediamento ricettivo (albergo). La novità è che la proprietà , essendo in possesso anche del Pe20, attiguo, a destinazione industriale, ha chiesto la possibilità di realizzare il parco commerciale anche su quest'ultimo, proponendo dunque una superficie di 20.000 + 20.000 metri quadri.«A giorni approveremo la delibera relativa a questo intervento - si dice sicuro il primo cittadino - Che non vuol dire ancora dire di sì. Diamo un assenso a parlarne, premettendo che se ne può discutere solo se l'accoglimento di tale richiesta ci può fare ottenere il passaggio in trincea coperta di autostrada e ferrovia».Sull'argomento pesa la posizione del Pd locale, che sostiene la maggioranza con un consigliere e due assessori: il portavoce, Maurizio Sarchielli , aveva pubblicato di recente un post sul blog del circolo cittadino, dal titolo «Centro commerciale? No, grazie». Settimana scorsa invece è comparsa un'intervista a Guglielmo Stucchi , presidente del «Coap», il Comitato ambientale Pedemontana, che ha espresso una posizione fortemente contraria all'outlet.«Da questo punto di vista il Pd per me non esiste - ha detto Maurizio Stucchi - Il Pd si permette di dire "no, grazie" senza neanche sapere di cosa si sta parlando. Se hanno posizioni preconcette, è meglio che se ne stiano a casa loro. Per me esistono solo gli assessori e i consiglieri, con i quali stiamo discutendo della questione, perché noi siamo una lista civica. Mi auguro che se ne esca con una posizione condivisa da tutti. Ma ripeto noi stiamo per dare solo l'assenso a discuterne a una precisa condizione». Della questione se ne parlerà anche venerdì, nel corso del prossimo Consiglio comunale, per il quale la lista civica di opposizione «Progetto territorio» ha presentato un'interrogazione proprio sul centro, o parco, commerciale.
Gabriele Ticozzi
N.d.r: le persone che sostengono l'attuale maggioranza tesserate al Partito Democratico, espressione politica del nostro Circolo PD non sono tre ma cinque.Gli Assessori sono: Maria Grazia Crespi, Luigi Fassina. I Consiglieri sono: Elena Villa Alice, Matteo Leoni, Cereda Luigi.
Teorema: tutti i post correlati.
20/04/2011 SULBIATE GALLERIA PEDEMONTANA. INTERVISTA AL COAP:"Non dobbiamo arrenderci". -"No a soluzioni di compromesso!".
17/04/2011 BUONA DOMENICA DEL 17/04/2011. Consueto commento settimanale in cui si tratta dell'argomento Centro Commerciale.
16/04/2011 Nuovo centro commerciale. Articolo GDV del 12/04.
11/04/2011 PARCO COMMERCIALE: CIRCOLO PD-LETTERA E MAIL AL SINDACO DELL'8 APRILE 2011.
07/03/2011 DOCUMENTO CIRCOLO PD su ENERGIA SOSTENIBILE A SULBIATE. L'ultimo punto del documento esprime la nostra valutazione sulla possibilità di un centro commerciale in ragione degli impegni assunti da Sulbiate a Bruxelles in occasione della firma patto dei Sindaci europeo 20-20-20.
06/11/2011 CENTRO COMMERCIALE A SULBIATE? CIRCOLO PD, NO GRAZIE!
29/11/2010 CENTRO COMMERCIALE, IL SINDACO:IL PD NON HA CAPITO.
19/11/2010 CENTRO COMMERCIALE a SULBIATE. C.na Ca'.
Fonte Sulbiatenews
post correlati:
16/11/2010 - Inaugurazione del Must a Vimercate.
18/12/2010 - Il MUST al TG3.
Bocciato ieri in consiglio un ordine del giorno che chiedeva maggiore tutela per le aree verdi e agricole. “Sullo stop al consumo di suolo la Provincia predica bene ma razzola molto male. Lo dimostra chiaramente la bocciatura del nostro ordine del giorno che chiedeva a Palazzo Grossi di elaborare, nell’attesa del Piano provinciale di coordinamento territoriale, una serie di indirizzi ai comuni affinché nell’ambito dei Piani di governo del territorio pongano un argine più deciso al consumo di nuovo territorio e di aree agricole concentrandosi sul recupero dell’urbanizzato esistente”
Lo dichiarano il capogruppo e il segretario provinciale del Pd Domenico Guerriero e Gigi Ponti dopo che Pdl e Lega in consiglio provinciale hanno bocciato l’ordine del giorno presentato dal Partito democratico sulla tutela delle aree verdi e degli ambiti agricoli.
“Il comportamento del centrodestra è ancora più incomprensibile soprattutto dopo la disponibilità espressa in aula sul documento dall’assessore al Territorio Antonino Brambilla. Sembrava che si potesse trovare l’accordo su uno dei problemi più urgenti del nostro territorio, che ha raggiunto livelli di cementificazione da record nel panorama nazionale. Tra l’altro – continuano gli esponenti del Pd - nel documento si chiedeva di sostenere la proposta avanzata da docenti del Politecnico, associazioni e cittadini per l’istituzione del Parco della Brianza Centrale. La contraddizione è ancora più evidente se si considera che non più tardi di qualche settimana fa il Consiglio ha approvato all’unanimità un ordine del giorno per il rilancio dell’agricoltura in cui si accennava anche alla necessità di porre un freno al consumo di suolo”comuni.
Comunicato stampa del 21/04. Fonte sito provincale PD.