Sì, ma allora, se sei di sinistra, perché voti Pd?
La domanda più ricorrente di queste ultime settimane.
Mi chiedono perché non esco dal Pd e, nell'imminenza delle elezioni,
perché voto il Pd. E addirittura faccio tre, quattro, cinque iniziative
al giorno per la sua campagna elettorale.
E, allora, mi tocca spiegarvelo. E vi prego di seguirmi.

Per prima cosa, non voto M5s perché sono di sinistra e non mi piacciono
i partiti e i movimenti che dichiarano di non essere né di destra, né
di sinistra. Non mi piacciono tante altre cose – per esempio, incrociare
le mani a forma di manette in aula, per rimanere all'episodio di ieri
-, non mi piace la volgarità, non mi piace un programma che – per essere
iperdemocratici – alla fine è deciso da poche, pochissime persone.
Faccio questa battaglia nel Pd, per riportarlo nel centrosinistra e
perché torni a frequentare una logica dell'alternanza, contro ogni tipo
di trasversalismo e di oligarchia interna, e me ne toccherebbe una
ancora più clamorosa nel M5s.
Per le Europee, c'è un problema in più: con chi si alleerà il M5s? Con i
no-euro di ogni sorta? Con la sinistra radicale? Con i verdi? Non è
dato saperlo. Sulla base di quanto è accaduto in Italia, il M5s non si
alleerà con nessuno, portando gli altri a fare accordi tra di loro, per
poi dire che sono tutti uguali.
A me, invece, l'idea di stare finalmente nel Pse e da lì guardare a Tsipras e ai Verdi europei non dispiace affatto.
In secondo luogo, non voterò per la lista Tsipras, che ovviamente sento
molto più vicina e in cui militano molte persone che stimo. Non lo farò
non solo per la collocazione europea (il Gue mi sembra orizzonte troppo
stretto e orientato), ma anche perché credo che la sinistra per potersi
definire tale debba essere grande e aperta, capace di governare, di
allearsi con altri soggetti, con un messaggio che sia comprensibile alla
maggioranza delle persone. Il fatto che anche all'interno di Sel si
siano manifestati molti mal di pancia, in questi mesi, ci fa capire che
c'è qualcosa che non ha funzionato, nel lancio di una lista dal
messaggio affascinante e importante, in questa Europa da cambiare.