28 febbraio 2014
27 febbraio 2014
Oggi Direzione nazionale del Pd
Oggi Direzione nazionale del Pd
Alle 16 presso l’Auletta dei gruppi: lavori in diretta streaming
Oggi, giovedì 27 febbraio, alle ore 16 presso l’Auletta dei gruppi, Palazzo dei gruppi della Camera dei Deputati (Via Uffici del Vicario, 21), si riunirà la Direzione nazionale del Partito Democratico.
Clicca qui per vedere on line, in diretta streaming, la direzione nazionale del PD!!!
Oggi in direzione
Direzione Pd ad alta tensione, Civati valuta gruppo autonomo
“Pronto il simbolo del Nuovo centrosinistra”. L’ipotesi scissione
roma
Prima Direzione del Pd, domani, con Matteo Renzi nel doppio ruolo
di premier e di segretario. All’ordine del giorno l’ingresso del Pd nel
Partito socialista europeo, passaggio su cui si farà sentire il malumore
degli ex popolari. Ma la collocazione europea del Pd è solo uno dei
temi che provocano fibrillazione al Nazareno.
La minoranza che fa riferimento a Gianni Cuperlo non vede di buon occhio il doppio incarico di Renzi: e anche se per ora non intende porre formalmente il problema, il tema della conduzione del partito continua ad aleggiare nelle discussioni dei democratici. Ad animare la vigilia della direzione è invece l’annuncio di Pippo Civati di aver pronto il simbolo del «Nuovo centrosinistra», gruppo di sinistra che potrebbe nascere in Senato: una «provocazione», la definisce lo stesso Civati, deciso a fare da catalizzatore dell’area che non ha digerito la nascita del nuovo governo.
La minoranza che fa riferimento a Gianni Cuperlo non vede di buon occhio il doppio incarico di Renzi: e anche se per ora non intende porre formalmente il problema, il tema della conduzione del partito continua ad aleggiare nelle discussioni dei democratici. Ad animare la vigilia della direzione è invece l’annuncio di Pippo Civati di aver pronto il simbolo del «Nuovo centrosinistra», gruppo di sinistra che potrebbe nascere in Senato: una «provocazione», la definisce lo stesso Civati, deciso a fare da catalizzatore dell’area che non ha digerito la nascita del nuovo governo.
Per la tutela dell'ambiente
Ambiente, PD: "Sui delitti ambientali le nuove norme sono una svolta epocale"
inShare
Siamo orgogliosi di avere scritto oggi questa pagina positiva, fortemente voluta dal Partito Democratico, insieme al lavoro del Ministro Orlando e al contributo costruttivo anche delle forze di opposizioni, nel percorso svolto in commissione e in aula.
Un'altra diaspora in casa 5stelle
tratto da: www.repubblica.it
M5S, ancora scambi di accuse: "E' finito il sogno". Di Maio: "Siete solo dei parassiti"
Il senatore Campanella, uno degli espulsi, attacca: "Ormai è chiaro chi comanda e chi obbedisce". Ma gli "ortodossi" salutano le defezioni: "Solo zavorra che va via". Hackerato l'account twitter di Casaleggio.
ROMA - Dimissioni formali e accuse pesanti. Il giorno dopo l'esplosione del dissenso all'interno del M5S
si fanno i conti delle conseguenze che la decisione di espellere
quattro senatori avrà sugli assetti e il futuro del movimento. Dopo
l'annuncio di ieri, il deputato grillino Alessio Tacconi ha scritto
stamane una mail al capogruppo D'Incà per comunicare "la decisione di
lasciare da oggi il gruppo parlamentare del M5S".
Allo stesso
modo sono state formalizzate al presidente del Senato Pietro Grasso
anche le dimissioni dei senatori 5 stelle Luis Alberto Orellana,
Alessandra Bencini, Laura Bignami e Monica Casaletto. In tutto, insieme a
Maurizio Romani e Maria Mussini, sono quindi 6 le lettere di dimissioni
arrivate sul tavolo del presidente del Senato. Dei quattro espulsi ieri
dal Movimento, finora l'unico ad aver presentato le dimissioni è
Orellana. Mancano ancora gli altri tre: Francesco Campanella, Fabrizio
Bocchino e Lorenzo Battista.
25 febbraio 2014
Il coraggio di cambiare
La newsletter di Debora Serracchiani
Oggi servono due qualità: l'onestà e il coraggio.
(Sandro Pertini)
Carissimi amiche e amici,
mentre vi scrivo il primo governo Renzi sta chiedendo la fiducia al Senato. E’ il compimento di un percorso molto rapido che ha portato all'avvicendamento del governo Letta.
Un passaggio che ha suscitato interrogativi tra gli iscritti e simpatizzanti del Partito Democratico.
Più di tutto hanno fatto discutere le modalità che hanno portato Matteo a Palazzo Chigi.
Conosco
Matteo e so che lui per primo avrebbe voluto andare al governo con la
legittimazione del voto popolare. La sanzione delle urne gli avrebbe
permesso di esprimere tutto il suo potenziale innovatore.
Così sarebbe stato, se avessimo avuto un sistema elettorale che funziona e genera maggioranze parlamentari chiare e stabili.
Invece, oggi ci ritroviamo una legge elettorale puramente proporzionale,
che ci avrebbe consegnato un Parlamento con rapporti di forza incerti
come quelli delle Camere attuali. Insomma, di nuovo l'ingovernabilità e
il Paese abbandonato a se stesso.
Siamo in una situazione che non consente il perpetuarsi di tattiche di basso profilo, ricatti o posizionamenti logoranti. |
24 febbraio 2014
Civati chiede ai suoi elettori
Ricognizione sulla fiducia: i risultati
Redazione civati.it
< Tutta la mobilitazione (cognitiva) possibile
Il risultato complessivo è equilibrato: il 50% pensa che complessivamente si debba votare una fiducia positiva al governo (il 27% condizionata ad una verifica dei risultati) mentre il 38% ritiene che si debba votare no. Solo l’11% pensa che sarebbe più opportuna una posizione di astensione o di uscita dall’aula.
I dati non cambiano significativamente se passiamo alla platea di quelli che hanno votato alle primarie Civati (68% del totale) oppure Cuperlo (solo 7% del totale), ma cambiano negli altri casi.
Intervista a Bersani!!
Bersani: "Anche la politica deve guarire"
Colloquio con Pier Luigi Bersani di Claudio Sardo - L'Unita
Pier Luigi Bersani sta bene. È dimagrito ma l'ho visto
mangiare con appetito, rendendo il giusto onore a quegli straordinari
tortelli piacentini fatti in casa. Sulla testa sono ormai pallidi i
segni dell'operazione che ha bloccato la sua emorragia cerebrale:
bisogna cercarli per riconoscerli. Gli sono pure ricresciuti i capelli
(dove possono). Da quella drammatica mattina del 5 gennaio non ha più
fumato: «Nessuno me lo ha imposto, ma visto che c'ero...». Il suo volto,
le reazioni, lo sguardo sono quelli di sempre. E così la voglia di
scherzare, che penso sia diventata per lui una sorta di autodisciplina,
un modo per darsi un limite, per non prendersi mai troppo sul serio.
I
collegamenti con Roma tornano a farsi giorno dopo giorno più intensi,
soprattutto attraverso il telefonino che ronza nonostante la moglie
Daniela fulmini quell'oggetto con gli occhi. La passione per la politica
resta per lui una carica vitale. S'arrabbia nel parlare delle cose che
non gli sono piaciute in questi giorni, a partire dai modi con i quali
Renzi ha scalzato Letta e imposto, con la forza, il suo governo senza
aver dato una spiegazione compiuta.
22 febbraio 2014
Ecco i nomi del governo Renzi
Sono sedici, metà donne. Età media di 47 anni e mezzo. Adesso il giuramento.
Il premier: «Il Paese non ha alternative». Napolitano: nessun braccio di ferro
Il premier: «Il Paese non ha alternative». Napolitano: nessun braccio di ferro
ANSA
Il segretario del Pd Matteo Renzi dopo l’incontro con Napolitano
UNA SQUADRA “ROSA”
Renzi brucia le tappe e a due mesi dalle primarie che lo hanno eletto segretario del Pd, trasloca dal Comune di Firenze a Palazzo Chigi. Con i 39 anni compiuti lo scorso 11 gennaio, è il presidente del Consiglio più giovane della Repubblica italiana e attualmente il più giovane dell’intera Unione europea. Può vantare anche l’esecutivo più al femminile della Repubblica, con un pieno rispetto delle pari opportunità: tante le donne, quanti gli uomini.
LA LISTA
Ecco quindi l’elenco dei ministri del nuovo governo Renzi
Ministeri con portafoglio:
Economia - Pier Carlo Padoan
Interno - Angelino Alfano
Esteri - Federica Mogherini
Difesa - Roberta Pinotti
Giustizia - Andrea Orlando
Lavoro - Giuliano Poletti
Istruzione - Stefania Giannini
Sviluppo economico - Federica Guidi
Cultura - Dario Franceschini
Ambiente - Gianluca Galletti
Sanità - Beatrice Lorenzin
Infrastrutture - Maurizio Lupi
Agricoltura - Maurizio Martina
Ministeri senza portafoglio:
Riforme e Rapporti con Parlamento: Maria Elena Boschi
Semplificazione e Pa: Marianna Madia
Affari Regionali: Maria Carmela Lanzetta
21 febbraio 2014
Convocazione e ordine del giorno Consiglio comunale
dal sito del comune di Sulbiate
17 febbraio 2014
Ai sensi dell’art. 17 del Regolamento del Consiglio Comunale si comunica che il Consiglio Comunale è convocato in prima seduta presso la sede municipale in sessione straordinaria, in seduta pubblica, per il giorno di Venerdì 21 Febbraio 2014 alle ore 21.00, ed eventualmente in seconda convocazione per il giorno Sabato 22 Febbraio 2014 alle ore 9.30 per la trattazione degli argomenti come da ordine del giorno allegato.
1 - COMUNICAZIONE AL CONSIGLIO COMUNALE DELLE DELIBERE DI G.C. N. 110 DEL 2/12/2013 , N. 114 DEL 9/12/2013 E N. 117 DEL 16/12/2013 CON LE QUALI SONO STATI DISPOSTI PRELIEVI DAL FONDO DI RISERVA. ART. 166 – COMMA 2 – DEL D. LGS N. 267/2000.
2 - APPROVAZIONE DELLA CONVENZIONE PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA E COORDINATA DELLE FUNZIONI DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI DI INTERESSE GENERALE DI AMBITO COMUNALE E PIANIFICAZIONE URBANISTICA ED EDILIZIA DI AMBITO COMUNALE FRA I COMUNI DI: BERNAREGGIO – SULBIATE - AICURZIO
17 febbraio 2014
Consiglio Comunale
Ai sensi dell’art. 17 del Regolamento del Consiglio Comunale si comunica che il Consiglio Comunale è convocato in prima seduta presso la sede municipale in sessione straordinaria, in seduta pubblica, per il giorno di Venerdì 21 Febbraio 2014 alle ore 21.00, ed eventualmente in seconda convocazione per il giorno Sabato 22 Febbraio 2014 alle ore 9.30 per la trattazione degli argomenti come da ordine del giorno allegato.
ORDINE DEL GIORNO
1 - COMUNICAZIONE AL CONSIGLIO COMUNALE DELLE DELIBERE DI G.C. N. 110 DEL 2/12/2013 , N. 114 DEL 9/12/2013 E N. 117 DEL 16/12/2013 CON LE QUALI SONO STATI DISPOSTI PRELIEVI DAL FONDO DI RISERVA. ART. 166 – COMMA 2 – DEL D. LGS N. 267/2000.
2 - APPROVAZIONE DELLA CONVENZIONE PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA E COORDINATA DELLE FUNZIONI DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI DI INTERESSE GENERALE DI AMBITO COMUNALE E PIANIFICAZIONE URBANISTICA ED EDILIZIA DI AMBITO COMUNALE FRA I COMUNI DI: BERNAREGGIO – SULBIATE - AICURZIO
18 febbraio 2014
Riunione circolo PD Sulbiate
RIUNIONE CIRCOLO
iscritti e simpatizzanti
MERCOLEDI 19 GENNAIO 2014 ORE 21,00
c/o Circolo Via Mattavelli
Portavoce Circolo
Gianpiera Beretta
17 febbraio 2014
Risultati primarie in Lombardia
Alessandro Alfieri è il nuovo segretario regionale del PD lombardo
Alessandro Alfieri è il nuovo segretario del Partito Democratico lombardo.
Ecco il risultato regionale definitivo:
Alessandro Alfieri 13660 (57,19 per cento);
Diana De Marchi 10225 (42,81 per cento);
bianche 224;
nulle 63.
Votanti 24172.
I commenti a caldo di Alfieri e De Marchi:
“Grazie
a tutti gli elettori ed elettrici, ai volontari e volontarie che anche
oggi hanno reso possibili queste primarie. Complimenti a Diana De Marchi
per il suo risultato. Ora lavoriamo per “Lombardia2018″ e per riportare
vicino al PD, con i fatti, i delusi di questi giorni”.
“Cari tutti, siamo molto contenti del risultato ottenuto e vi ringraziamo tutti. A Milano abbiamo
vinto in tutti i collegi della città raggiungendo 56,27% dei voti. Come
per Milano anche in altri cinque capoluoghi su dodici abbiamo superato
Alfieri. Il dato regionale dimostra la forza del messaggio della nostra
campagna”.
Ecco il risultato regionale definitivo:
Alessandro Alfieri 13660 (57,19 per cento);
Diana De Marchi 10225 (42,81 per cento);
bianche 224;
nulle 63.
Votanti 24172.
I commenti a caldo di Alfieri e De Marchi:
16 febbraio 2014
Primarie Regionali del PD, ecco i risultati di Sulbiate!!!
Care elettrici,
Cari elettori,
ecco i risultati delle primarie del Partito Democratico per l'elezione del segretario regionale.
Diana De Marchi
Voti: 28 (68,3%)
Alessandro Alfieri
Voti: 13 (31,7%)
Il circolo del Partito Democratico di Sulbiate ringrazia chi oggi, nonostante la difficile situazione del PD nazionale, che nemmeno a noi piace, è venuto comunque a votare. Comprendiamo il dispiacere ed il malumore di chi ha deciso di non prendere parte a queste primarie.
Cari elettori,
ecco i risultati delle primarie del Partito Democratico per l'elezione del segretario regionale.

Diana De Marchi
Voti: 28 (68,3%)
Alessandro Alfieri
Voti: 13 (31,7%)
Il circolo del Partito Democratico di Sulbiate ringrazia chi oggi, nonostante la difficile situazione del PD nazionale, che nemmeno a noi piace, è venuto comunque a votare. Comprendiamo il dispiacere ed il malumore di chi ha deciso di non prendere parte a queste primarie.
15 febbraio 2014
Diana De Marchi e Alessandro Alfieri, i due candidati per il ruolo di segretario regionale del PD
I DUE CANDIDATI
Sono due gli “sfidanti” alla segreteria regionale del Partito Democratico della Lombardia nelle primarie di domenica 16 febbraio.
Diana De Marchi: Mai più lontani #conDiana
Nata a Milano nel 1959, è docente di tedesco e italiano per stranieri e dal 2005 insegna presso la scuola media statale sperimentale Rinascita – A. Livi di Milano e tiene corsi di italiano per donne straniere. Nel 2006 è eletta consigliera in Zona 7 a Milano occupandosi di scuola, cultura, integrazione, questione di genere, oltre che di una riqualificazione del territorio che passi attraverso processi non solo urbanistici, ma anche sociali.
Ha partecipato attivamente alla nascita del Partito Democratico, venendo eletta nella prima Assemblea nazionale del partito. Dal 2008 è coordinatrice del circolo PD Pio La Torre – San Siro e fa parte della Direzione del PD Metropolitano milanese.
Dal 2010 è sempre Consigliera provinciale a Milano, dove continua a occuparsi di servizi pubblici, sicurezza, cultura, integrazione e questioni di genere. In Consiglio provinciale si è battuta per:
- Diritto allo studio e un’edilizia scolastica efficiente e sicura, anche a fianco degli studenti con disabilità; il progetto “Scuole aperte” per aprire i locali delle scuole pubbliche al territorio.
- Interventi sulle politiche sociali e azioni per persone private della libertà.
- Sostenere il finanziamento dei centri anti violenza le donne maltrattate.
- I lavoratori e le lavoratrici che hanno perso il posto di lavoro.
- Trasparenza nei cda e presenza di donne nei cda delle partecipate.
- Frenare il consumo di suolo e tutelare i nostri parchi, ripensando all’organizzazione agricola dei territori urbanizzati.
LE RAGIONI DELLA CANDIDATURA
E’ passato solamente un anno dalle elezioni regionali lombarde. Un anno che sembra un ventennio, dato che il modello lombardo è rimasto esattamente lo stesso. Modello formigoniano e maroniano, a prima vista differenti, eppure del tutto simili nella sostanza delle scelte. Modello al quale non siamo stati capaci di contrapporre la nostra idea di Lombardia, appiattendoci su una responsabilità istituzionale che ci ha fatto perdere incisività nell’azione politica. Siamo rimasti troppo a lungo nel Palazzo, mentre il nostro elettorato chiedeva cambiamenti radicali nelle politiche del lavoro e della formazione, sulle questioni ambientali, sull’estensione dei diritti a tutti, con formula piena. Abbiamo bisogno di recuperare questa distanza, abbiamo bisogno di un Partito Democratico aperto, capace di relazionarsi con tutte le realtà istituzionali ma soprattutto capace di parlare a tutte le province della nostra Regione, che si faccia promotore di grandi campagne di mobilitazione, per disegnare il cambiamento possibile.
- Il suo programma per il PD lombardo per i prossimi cinque anni: Mai più lontani #conDiana
- Biografia e candidatura: la sintesi
- Il sito, Facebook, Twitter e YouTube
- >>> VIDEO
- Per scriverle: dianaademarchi@gmail.com
Alessandro Alfieri: #Lombardia2018
Nato a Varese nel 1972, si è laureato in Economia alla Bocconi e, dopo aver vinto il concorso in Diplomazia, ha lavorato al Ministero degli Affari Esteri, a Roma e nel mondo (Medio Oriente, Balcani e Corno d’Africa). Nel 2002 è stato candidato Sindaco a Varese e per quattro anni ha coordinato l’Ulivo della città. Per la provincia di Milano è stato Responsabile per le Relazioni internazionali, seguendo la promozione all’estero della candidatura di Milano all’Expo del 2015. Con la nascita del Partito Democratico è diventato vicesegretario in Lombardia e nel 2010 è stato eletto Consigliere regionale. Nel 2013 ha assunto l’incarico di Capogruppo al Pirellone e nel giugno dello stesso anno la Direzione regionale del partito gli ha affidato l’incarico di coordinatore politico.
Vive a Varese con la moglie Raffaella e la loro bambina Asia.
LE RAGIONI DELLA CANDIDATURA
Il Partito Democratico lombardo si pone l’obiettivo ambizioso di vincere le prossime elezioni regionali. E per poterlo fare dobbiamo prendere atto anche degli errori commessi in passato. Nello scorso febbraio abbiamo perso una grande occasione.
Sono due gli “sfidanti” alla segreteria regionale del Partito Democratico della Lombardia nelle primarie di domenica 16 febbraio.
Nata a Milano nel 1959, è docente di tedesco e italiano per stranieri e dal 2005 insegna presso la scuola media statale sperimentale Rinascita – A. Livi di Milano e tiene corsi di italiano per donne straniere. Nel 2006 è eletta consigliera in Zona 7 a Milano occupandosi di scuola, cultura, integrazione, questione di genere, oltre che di una riqualificazione del territorio che passi attraverso processi non solo urbanistici, ma anche sociali.
Ha partecipato attivamente alla nascita del Partito Democratico, venendo eletta nella prima Assemblea nazionale del partito. Dal 2008 è coordinatrice del circolo PD Pio La Torre – San Siro e fa parte della Direzione del PD Metropolitano milanese.
Dal 2010 è sempre Consigliera provinciale a Milano, dove continua a occuparsi di servizi pubblici, sicurezza, cultura, integrazione e questioni di genere. In Consiglio provinciale si è battuta per:
- Diritto allo studio e un’edilizia scolastica efficiente e sicura, anche a fianco degli studenti con disabilità; il progetto “Scuole aperte” per aprire i locali delle scuole pubbliche al territorio.
- Interventi sulle politiche sociali e azioni per persone private della libertà.
- Sostenere il finanziamento dei centri anti violenza le donne maltrattate.
- I lavoratori e le lavoratrici che hanno perso il posto di lavoro.
- Trasparenza nei cda e presenza di donne nei cda delle partecipate.
- Frenare il consumo di suolo e tutelare i nostri parchi, ripensando all’organizzazione agricola dei territori urbanizzati.
LE RAGIONI DELLA CANDIDATURA
E’ passato solamente un anno dalle elezioni regionali lombarde. Un anno che sembra un ventennio, dato che il modello lombardo è rimasto esattamente lo stesso. Modello formigoniano e maroniano, a prima vista differenti, eppure del tutto simili nella sostanza delle scelte. Modello al quale non siamo stati capaci di contrapporre la nostra idea di Lombardia, appiattendoci su una responsabilità istituzionale che ci ha fatto perdere incisività nell’azione politica. Siamo rimasti troppo a lungo nel Palazzo, mentre il nostro elettorato chiedeva cambiamenti radicali nelle politiche del lavoro e della formazione, sulle questioni ambientali, sull’estensione dei diritti a tutti, con formula piena. Abbiamo bisogno di recuperare questa distanza, abbiamo bisogno di un Partito Democratico aperto, capace di relazionarsi con tutte le realtà istituzionali ma soprattutto capace di parlare a tutte le province della nostra Regione, che si faccia promotore di grandi campagne di mobilitazione, per disegnare il cambiamento possibile.
- Il suo programma per il PD lombardo per i prossimi cinque anni: Mai più lontani #conDiana
- Biografia e candidatura: la sintesi
- Il sito, Facebook, Twitter e YouTube
- >>> VIDEO
- Per scriverle: dianaademarchi@gmail.com
Nato a Varese nel 1972, si è laureato in Economia alla Bocconi e, dopo aver vinto il concorso in Diplomazia, ha lavorato al Ministero degli Affari Esteri, a Roma e nel mondo (Medio Oriente, Balcani e Corno d’Africa). Nel 2002 è stato candidato Sindaco a Varese e per quattro anni ha coordinato l’Ulivo della città. Per la provincia di Milano è stato Responsabile per le Relazioni internazionali, seguendo la promozione all’estero della candidatura di Milano all’Expo del 2015. Con la nascita del Partito Democratico è diventato vicesegretario in Lombardia e nel 2010 è stato eletto Consigliere regionale. Nel 2013 ha assunto l’incarico di Capogruppo al Pirellone e nel giugno dello stesso anno la Direzione regionale del partito gli ha affidato l’incarico di coordinatore politico.
Vive a Varese con la moglie Raffaella e la loro bambina Asia.
LE RAGIONI DELLA CANDIDATURA
Il Partito Democratico lombardo si pone l’obiettivo ambizioso di vincere le prossime elezioni regionali. E per poterlo fare dobbiamo prendere atto anche degli errori commessi in passato. Nello scorso febbraio abbiamo perso una grande occasione.
LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA N. 53 del 15 febbraio 2014
Dai 101 ai 136
Se non altro dalla pugnalata alle spalle si è passati a quella a viso aperto. L'effetto è però lo stesso: far fuori un nostro leader, al quale va tutta la mia solidarietà. Ma c'è ben peggio: trasformare un'alleanza di scopo col centrodestra in alleanza organica di legislatura. La disinvoltura con cui Renzi cambia le carte in un niente non mi sorprende. Mi ha ferito l'ignavia dei 'cuperliani' (categoria da cui mi dimetto seduta stante): la sola distinzione di cui sono stati capaci è chiedere che non si votasse in direzione! Ormai il voto, sale della democrazia, ne sta diventando un orpello fastidioso.
Se non altro dalla pugnalata alle spalle si è passati a quella a viso aperto. L'effetto è però lo stesso: far fuori un nostro leader, al quale va tutta la mia solidarietà. Ma c'è ben peggio: trasformare un'alleanza di scopo col centrodestra in alleanza organica di legislatura. La disinvoltura con cui Renzi cambia le carte in un niente non mi sorprende. Mi ha ferito l'ignavia dei 'cuperliani' (categoria da cui mi dimetto seduta stante): la sola distinzione di cui sono stati capaci è chiedere che non si votasse in direzione! Ormai il voto, sale della democrazia, ne sta diventando un orpello fastidioso.
Domani, nonostante tutto, si vota. Per Alessandro, per il Pd lombardo.
La voglia di disertare è diffusa: in tanti non ne vogliono sapere dei nostri seggi per l'elezione del segretario regionale. Eppure insisto, ancor di più nel disorientamento di queste ore: l'unica speranza di tenuta del PD sta nei territori. Dobbiamo costruire qui in Lombardia un nuovo gruppo dirigente competente ed autorevole. E' quindi necessario fare in modo che il nuovo segretario (che spero sia Alessandro Alfieri) abbia un'investitura piena, forte di un consenso numeroso e diffuso.
La voglia di disertare è diffusa: in tanti non ne vogliono sapere dei nostri seggi per l'elezione del segretario regionale. Eppure insisto, ancor di più nel disorientamento di queste ore: l'unica speranza di tenuta del PD sta nei territori. Dobbiamo costruire qui in Lombardia un nuovo gruppo dirigente competente ed autorevole. E' quindi necessario fare in modo che il nuovo segretario (che spero sia Alessandro Alfieri) abbia un'investitura piena, forte di un consenso numeroso e diffuso.
14 febbraio 2014
L'invito al voto del segretario provinciale del PD, Pietro Virtuani
Tel. 039 323522 - Cell. 373 8565958
Cara/caro,
domenica 16 febbraio si
terranno le primarie del Partito Democratico per l’elezione del
segretario regionale, un appuntamento di fondamentale importanza per il
nostro partito e per la nostra regione: il progetto di una Lombardia
diversa deve prendere forma fin da subito, e a questo progetto vuole
lavorare il Partito Democratico, per questo abbiamo scelto di eleggere
il nostro gruppo dirigente in maniera ampia e condivisa.
Queste
primarie arrivano a chiusura di un lungo percorso congressuale, ma non
per questo sono una tappa meno importante. Si tratta di scegliere sia
quale sarà la classe dirigente che porterà il nostro partito alle
prossime elezioni regionali, sia chi rappresenterà in questi anni la
prima regione italiana all’interno del Partito Democratico.
Ma
non si tratta solo di questo: siamo consapevoli che queste primarie si
collocano in un momento di grande tensione, perché sono alla conclusione
di una settimana decisiva per gli assetti istituzionali, per il futuro
del governo Letta e per il ruolo del Segretario del PD Matteo Renzi.
Pippo Civati scrive:
Coerenzi
A molti renziani della prima ora non piace la staffetta. E ti credo.Renzi : "Mai più larghe intese e via subito alla riforma della giustizia"
Renzi: “Se vinco mai più larghe intese”
Matteo Renzi: "Mai più larghe intese”
Renzi: "Io contro Letta? Una barzelletta ma lui faccia contenti gli italiani, non solo il Pdl"
Intervista a Matteo Renzi: “Con me segretario del Pd Letta sarà più forte”
Renzi: "Letta può arrivare fino al 2018, ma facciamo subito legge elettorale"
Una nuova fase, davvero?
Apriamo una fase nuova
Portiamo a compimento il cammino delle riforme
Leggi la sintesi dell'intervento di Matteo Renzi in Direzione nazionale.
Testo del documento approvato
La Direzione del Partito Democratico
-
esaminata la situazione politica e i recenti sviluppi, ringrazia il
Presidente del Consiglio Enrico Letta per il notevole lavoro svolto alla
guida del governo - esecutivo di servizio, nato in un momento delicato
dal punto di vista politico, economico e sociale - e per il
significativo apporto dato, in particolar modo per il raggiungimento
degli obiettivi europei;
13 febbraio 2014
Oggi dalle 15,00 segui la direzione nazionale del PD
Direzione nazionale del Pd
I lavori saranno trasmessi in diretta su www.youdem.tv e sul sito del PD www.partitodemocratico.it
I lavori saranno trasmessi in diretta su http://www.youdem.tv/ e sul sito del PD www.partitodemocratico.it
11 febbraio 2014
Intervista a Diana De Marchi, candidata alle primarie regionali del PD
dal sito affaritaliani.it
De Marchi (Pd) ad Affari: "Sfido Alfieri perché è la continuità"
di Fabio Massa
"Sto raccogliendo le firme, lancio la sfida ad Alessandro Alfieri". Diana De Marchi, consigliere provinciale, civatiana doc, ad Affaritaliani.it annuncia la propria candidatura alle primarie per la segreteria regionale, per le quali è favoritissimo l'attuale capogruppo in Regione Lombardia. "Alfieri rappresenta la continuità. E' stato il vice di Martina, e adesso rappresenta un'alleanza tra renziani e cuperliani che è una vera contraddizione, visto quel che sta succedendo a Roma"... L'INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT
Diana De Marchi, ha deciso di scendere in campo per la segreteria regionale?
Sì. Sto raccogliendo le frime perché ho deciso di candidarmi. Ho intenzione di correre. Però lo vorrei dire chiaro e forte. La mia candidatura non è personale, ma è il frutto di un ragionamento della base, della gente comune che fa fatica ad arrivare a fine mese.
Sì. Sto raccogliendo le frime perché ho deciso di candidarmi. Ho intenzione di correre. Però lo vorrei dire chiaro e forte. La mia candidatura non è personale, ma è il frutto di un ragionamento della base, della gente comune che fa fatica ad arrivare a fine mese.
E' una candidatura "civatiana"?
Alle Primarie ho sostenuto Civati, ma non mi rivolgo solo ai civatiani né sono solo i civatiani che mi sostengono.
Alle Primarie ho sostenuto Civati, ma non mi rivolgo solo ai civatiani né sono solo i civatiani che mi sostengono.
E chi la sostiene?
Guardi, io penso che la mia sia la candidatura del cambiamento. A partire dal fatto che è una candidatura al femminile. La mia è la candidatura dell'alternativa. Lo dico chiaro: Alessandro Alfieri non è la discontinuità. E' stato il vice di Maurizio Martina, e ancora oggi l'alleanza è in vigore. Io voglio essere la candidata del cambiamento vero, visto che fino ad oggi non abbiamo visto né grandi proposte né obiettivi chiari.
Guardi, io penso che la mia sia la candidatura del cambiamento. A partire dal fatto che è una candidatura al femminile. La mia è la candidatura dell'alternativa. Lo dico chiaro: Alessandro Alfieri non è la discontinuità. E' stato il vice di Maurizio Martina, e ancora oggi l'alleanza è in vigore. Io voglio essere la candidata del cambiamento vero, visto che fino ad oggi non abbiamo visto né grandi proposte né obiettivi chiari.
Civati: Altrimenti non cambia nulla. Il 16 febbraio VAI a votare e FAI votare!!
In
attesa delle primarie aperte del 16 febbraio, mentre nel silenzio più o
meno totale proseguono le iniziative sul territorio dei candidati
segretari regionali, ecco alcune proposte che dedichiamo a tutti loro, a chi ci è più vicino (ma non solo, ovviamente).
Perché di questo partito non ci stiamo occupando granché, al momento, ed è anche comprensibile che in questi primi mesi post congressuali sia così. Noi però siamo tra quelli convinti che un partito sano, funzionante e partecipato serva, serva molto, e che per averlo sia utile cambiarlo, in profondità, a partire anche dalla dimensione locale. Le regioni possono diventare laboratori di democrazia e partecipazione, e un partito migliore sotto casa è la base per un partito migliore in tutto il Paese, un partito che promuove una classe dirigente nuova e competente, che coinvolge gli elettori e che vince le elezioni (sì, perché in primavera si vota per le europee e per molte amministrazioni locali).
Così, anche per mantenere un collegamento logico con quanto abbiamo visto durante il congresso nazionale – e che non possiamo, come alcuni sembrano suggerire, far finta che non sia successo – ecco alcune questioni che avevamo sollevato in quella sede e che riproponiamo ai candidati regionali, sperando vogliano rilanciare:
- questione tesseramento: lo scempio avvenuto solo tre mesi fa, abbinato a un calo letale nei numeri assoluti e nella partecipazione, impone una revisione complessiva del modello di partecipazione e adesione al nostro partito, che non può stare in mano solo ai cacicchi e ai signori delle tessere. Se in sede locale si sperimentasse una certificazione del tesseramento non per federazioni, ma personale, in modo che l’unico modo per tesserarsi fosse quello di farlo di persona personalmente, sarebbe già un importante passo avanti.
Perché di questo partito non ci stiamo occupando granché, al momento, ed è anche comprensibile che in questi primi mesi post congressuali sia così. Noi però siamo tra quelli convinti che un partito sano, funzionante e partecipato serva, serva molto, e che per averlo sia utile cambiarlo, in profondità, a partire anche dalla dimensione locale. Le regioni possono diventare laboratori di democrazia e partecipazione, e un partito migliore sotto casa è la base per un partito migliore in tutto il Paese, un partito che promuove una classe dirigente nuova e competente, che coinvolge gli elettori e che vince le elezioni (sì, perché in primavera si vota per le europee e per molte amministrazioni locali).
Così, anche per mantenere un collegamento logico con quanto abbiamo visto durante il congresso nazionale – e che non possiamo, come alcuni sembrano suggerire, far finta che non sia successo – ecco alcune questioni che avevamo sollevato in quella sede e che riproponiamo ai candidati regionali, sperando vogliano rilanciare:
- questione tesseramento: lo scempio avvenuto solo tre mesi fa, abbinato a un calo letale nei numeri assoluti e nella partecipazione, impone una revisione complessiva del modello di partecipazione e adesione al nostro partito, che non può stare in mano solo ai cacicchi e ai signori delle tessere. Se in sede locale si sperimentasse una certificazione del tesseramento non per federazioni, ma personale, in modo che l’unico modo per tesserarsi fosse quello di farlo di persona personalmente, sarebbe già un importante passo avanti.
10 febbraio 2014
Il parere di Renzi
Renzi: "Chi vuole un altro governo lo dica"
Che vuol sapere cosa succederà quando Letta andrà al Quirinale. Renzi non si scompone.
«Letta dica quello che deve dire, lo ascolteremo. Il tema per me è molto semplice. Se il governo mantiene gli impegni che si è preso, con un programma di 18 mesi, ha altri otto mesi davanti e noi collaboriamo.
Cosa vogliono da noi? E` una situazione kafkiana, davvero. Sia chiaro, io non ho paura delle elezioni. Le ho sempre fatte. Qualcuna l`ho vinta, una l`ho persa. Se l`obiettivo è quello di fare un governo nuovo, che duri di più, che lo dicessero».
9 febbraio 2014
Il Centro Sinistra di Bernareggio per le prossime elezioni
Articolo tratto da: http://vpervimercatese.com/
Bernareggio, il centrosinistra va (quasi) unito alle elezioni
BERNAREGGIO – Si stanno delineando le coalizioni che si fronteggeranno nelle urne il prossimo maggio per la conquista del municipio di Bernareggio…
Silvio Brienza, Riformisti, V per Vimrcatese da Facebook |
Nel centrosinistra i Riformisti, guidati da Silvio Brienza, e il Partito Democratico hanno costituito le basi per una coalizione che si sta coagualndo attorno alla candidatura a sindaco di Andrea Esposito:
«Confermo che i Riformisti hanno accettato il mio nome quale candidato
sindaco – ha detto lo stesso Esposito – Aggiungo inoltre che c’è piena
sintonia sulle fondamenta utili a costruire un programma elettorale
comune».
In un comunicato congiunto infatti le
due forze hanno spiegato che porranno «al centro delle scelte
amministrative i problemi veri della Comunità: la difesa del territorio e
dell’ambiente, il rilancio della cultura, della scuola e dello sport,
sostenere le diverse attività economiche, ritrovare il senso di essere
una Comunità».
Da Sinisitra Ecologia e libertà, con Alberto Stucchi, e dal Partito socialista italiano, con Nando Vertemati,
è stato firmato un duro comunicato di replica attraverso il quale
sembrano prendere le distanze dall’accordo raggiunto: «Manifestiamo con
forza la nostra sorpresa e il nostro disappunto per la notizia appena
diramata sulla nascita di “un centrosinistra di cambiamento” a
Bernareggio, formato esclusivamente da PD e Riformisti».
LA NEWSLETTER DI ENRICO BRAMBILLA N. 52 dell' 8 febbraio 2014
La settimana in re(li)gione: da Scola alla cannabis Bel
discorso del Cardinale Scola, ospite del Consiglio Regionale. Ha
affrontato senza reticenze i temi della povertà crescente e
dell'immigrazione. Tra l'imbarazzo irritato dei leghisti e superando in
laicità i politici intervenuti (Cattaneo, Maroni, ed Ambrosoli per
corrispondenza). Chissà cosa avrebbe detto poi se fosse stato presente
alla discussione sulla cannabis. Se ne proponeva non già la
liberalizzazione bensì la depenalizzazione nell'uso personale e la
possibilità di uso terapeutico. Io ho votato a favore, ma la mozione è
stata respinta, con voti differenziati anche dentro al PD.
5 Stelle in vetrina
All'arrivo del Cardinale i consiglieri grillini hanno abbandonato l'aula per protesta. Portavano una benda bianca al polso. Prima di uscire hanno posato in gruppo festanti per la gioia dei fotografi. Al termine del discorso sono però andati tutti a salutare Scola. Nuovi sorrisi e nuove foto. Cosa non si fa per apparire. Questa 'nuova' politica sarà scaltra nell'arte comunicativa, ma mi indispone.
All'arrivo del Cardinale i consiglieri grillini hanno abbandonato l'aula per protesta. Portavano una benda bianca al polso. Prima di uscire hanno posato in gruppo festanti per la gioia dei fotografi. Al termine del discorso sono però andati tutti a salutare Scola. Nuovi sorrisi e nuove foto. Cosa non si fa per apparire. Questa 'nuova' politica sarà scaltra nell'arte comunicativa, ma mi indispone.
8 febbraio 2014
Matteo Renzi sulla politica
Renzi: "La politica è un atto di fiducia"
7 febbraio 2014
Sui diritti NON si gioca!!!
Google, tributo pro gay per i Giochi di Sochi
Il doodle del motore di ricerca dedicato alla kermesse che prende il via ufficialmente oggi
SOCHI - «La pratica dello sport è un diritto dell'uomo. Ogni individuo deve avere la possibilità di praticare lo sport senza discriminazioni di alcun genere e nello spirito olimpico, che esige mutua comprensione, spirito di amicizia, solidarietà e fair-play». Con i colori dell'arcobaleno e un estratto della carta olimpica che si schiera contro ogni forma di discriminazione Google dedica la sua homepage ai Giochi di Sochi.
L'appello ai diritti di Ban Ki-moon in occasione delle olimpiadi di Sochi
da ilfattoquotidiano.it
Olimpiadi Sochi 2014, Ban Ki-moon: “Il mondo si sollevi contro gli attacchi ai gay”
Il segretario generale dell'Onu alla sessione del Cio alla vigilia dell'apertura dei Giochi invernali: "Ci dobbiamo opporre a arresti, incarcerazioni, restrizioni discriminatorie". Sicurezza, gli Usa: "Rischio dentifrici-bomba"
Nessun condono per le bonifiche
Destinazione Italia, Braga: "Nessun condono per bonifiche"
"Nel piano del governo non è previsto alcun condono tombale né finanziamenti pubblici per l'attuazione di interventi di bonifica da parte dei responsabili della contaminazione". Lo ha dichiarato Chiara Braga, responsabile Ambiente del Partito Democratico
"L'articolo
4 non esime dagli obblighi della bonifica chi ha prodotto il danno
ambientale e quindi si è reso penalmente responsabile dell'inquinamento.
Ma attraverso lo strumento degli accordi di programma si intende al contrario rendere fattibili gli interventi di bonifica che procedono faticosamente per carenza di risorse pubbliche e favorire l'insediamento di nuove attività in condizioni di sicurezza ambientale e sanitaria, limitando e prevenendo l'ulteriore consumo di suolo".
Ma attraverso lo strumento degli accordi di programma si intende al contrario rendere fattibili gli interventi di bonifica che procedono faticosamente per carenza di risorse pubbliche e favorire l'insediamento di nuove attività in condizioni di sicurezza ambientale e sanitaria, limitando e prevenendo l'ulteriore consumo di suolo".
6 febbraio 2014
Il Forum dei Giovani Democratici
Nasce il social network dei GD: da strumento a opportunità
sulle rinnovabili
Rinnovabili, Braga: "Lobbies? M5S in stato confusionale"
Il testo del decreto legge destinazione Italia, domani in Aula per la conversione, è stato già migliorato grazie al PD, nella parte relativa agli impianti rinnovabili proprio a tutela di quelli domestici e degli investimenti fatti dalle Pmi sul fronte energetico.
5 febbraio 2014
Hi-tech brianzolo in sciopero tra Vimercate ed Agrate
dal sito mbnews.it
Brianza Hi-tech in sciopero: i volti di più di mille persone in corteo
Micron, Alcatel-Lucent, una delegazione della Bames e Sem e di Linkra Compel si sono uniti ad Agrate ai lavoratori di ST-microeletronics: il comparto delle alte tecnologie brianzole era in sciopero totale. Le facce di tutti erano tirate e c’era poca viglia di parlare. Presenti i rappresentanti Rsu e i segretari provinciali della Fiom Angela Mondellini e della Fim Gigi Redaelli. Fra i manifestanti anche il vicesindaco di Vimercate Corrado Boccoli in rappresentanza del comune di Vimercate con la fascia tricolore.
4 febbraio 2014
Mezzago!! Giorgio Monti, un giovane candidato per il comune!!!
tratto da http://vpervimercatese.com/
Mezzago: il centrosinistra si compatta attorno a Giorgio Monti. Primo candidato under30.
Mezzago, vimercatese, Brianza – Negli ultimi cinque anni è stato il braccio destro di Antonio Colombo, come vicesindaco e assessore all’urbanistica. Ora Giorgio Monti è il nuovo candidato di Mezzago Democratica. Che si affida alla sua esperienza, pur essendo lui – finora – il più giovani tra quelli scesi in campo per indossare la fascia tricolore, il prossimo maggio. Ventotto anni “e tutti i giorni in municipio, negli ultimi cinque”, Giorgio Monti si è presentato ufficialmente ai mezzaghesi sabato pomeriggio, nella sala civica della biblioteca.
16 febbraio 2014, primarie regionali del PD, aperte a tutti!!
Gentili lettori, vi informiamo che nella giornata di domenica 16 febbraio si svolgeranno le Primarie per l'elezione del segretario PD della Lombardia: come e quando si vota
Le primarie per la scelta del nuovo segretario regionale del Partito Democratico della Lombardia sono in programma per domenica 16 febbraio. Si vota dalle ore 8 alle ore 20.
Possono partecipare al voto per l’elezione del Segretario e dell’Assemblea regionale tutte le elettrici e gli elettori che, al momento del voto, dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito, di sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrate nell’Albo pubblico delle elettrici e degli elettori.
Ogni elettrice ed elettore, per poter esprimere il proprio voto, è tenuta/o a devolvere un contributo di due euro destinato al territorio. Gli iscritti al Partito Democratico, in regola col tesseramento 2013, non sono tenuti al versamento del contributo di due euro e sono automaticamente iscritti all’Albo delle elettrici e degli elettori.
L'elenco dei seggi può essere richiesto alle Federazioni provinciali e sarà pubblicato su www.pdlombardia.it almeno una settimana prima del voto.
Ecco alcuni documenti utili per saperne di più:
SCADENZIARIO
MAPPA COLLEGI
REGOLAMENTO REGIONALE
Sull'assalto di Gallarate
Tecnologia e giustizia, perché aspettare ancora?
Il procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, Nicola Gratteri,intervistato ieri sera dall'AGI, aveva sostenuto opportuno ricorrere all'obbligatorietà della "videoconferenza per detenuti di alta sicurezza", osservando che in questo modo "si risparmiano al contempo soldi e tempo, annullando le spese di trasporto e soprattutto annullando il pericolo per l'incolumità degli stessi agenti di polizia penitenziaria e dei passanti".
3 febbraio 2014
Maltempo in tutta Italia, sempre lo stesso problema
Maltempo, Realacci: "La messa in sicurezza del territorio sia al centro del patto di governo"
Quanto sta accadendo produca finalmente inversione di rotta in politiche governo e istituzioni
Sempre su ErmeteRealacci.it, il presidente della Commissione Ambiente, ha sottolineato che "oltre a garantire maggiore sicurezza per i cittadini e per il nostro fragile suolo, queste politiche rappresentano una straordinaria occasione per produrre occupazione legata al territorio.
Proprio per mettere in sicurezza il territorio nazionale, la Commissione Ambiente della Camera aveva chiesto con una risoluzione approvata all’unanimità di cui sono primo firmatario di stanziare almeno 500milioni annui per la difesa del suolo, ben più dei soli 30 milioni previsti allo scopo nella Legge di Stabilità per il 2014.
La medaglia ad un sulbiatese
articolo tratto dal sito http://vpervimercatese.com/
La medaglia di Napolitano a Sulbiate
Sulbiate,
Brianza – “Ancora oggi, non sappiamo dove papà abbia trascorso quei
cinque anni di prigionia”. La storia di Federico Tresoldi ha i contorni
sfumati, come la vecchia foto seppia sui documenti dell’epoca. Partito
per la guerra, catturato dai tedeschi e finito in un campo in Germania.
Riuscì a tornare a casa, Federico Tresoldi, morì nella sua Sulbiate nel
1960. “Ma non ha mai voluto raccontare, come molti altri. Quello che
sappiamo, lo sappiamo da qualche lettera che spedì a nostra madre”,
racconta oggi uno dei due figli, Ernesto. Lunedì, alla memoria di
Federico Tresoldi sarà appuntata una medaglia d’onore concessa dal
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nella cerimonia alla
Prefettura di Monza per la Giornata della Memoria.
Federico
Tresoldi era nato a Sulbiate nel 1914. Quando fu chiamato per la guerra
era il 1940, aveva già una moglie e un figlio piccolo. Dal fronte
sarebbe tornato molti anni dopo. “Dopo l’8 settembre del 1943 fu
catturato e trasferito in Germania”. Dove? “Non lo so di preciso –
racconta il figlio Ernesto – le uniche informazioni che abbiamo vengono
da alcune lettere che scrisse a nostra madre. Ma lì non ci sono
indirizzi, solo numeri, probabilmente perché i luoghi non fossero
identificati. Abbiamo tentato di scoprire dove si trovavano, ma non è
stato possibile. E mio padre di quegli anni non ha mai parlato molto.
Riunione di circolo
MERCOLEDI 5 FEBBRAIO 2014 ORE 21,00
RIUNIONE CIRCOLO PD
via Mattavelli
Portavoce PD
Gianpiera Beretta
E quasi nessuno ne parla...
Indonesia, erutta vulcano a Sumatra
Almeno 14 morti tra cui quattro liceali
Eruzione in corso del vulcano Sinabung, a nord dell’arcipelago indonesiano
Lapilli e ceneri hanno raggiunto i 2mila metri . Campagne piene di coltre grigia
Lapilli e ceneri hanno raggiunto i 2mila metri . Campagne piene di coltre grigia
L’euruzione del vulcano Sinabung
Almeno 14 persone, tra cui quattro liceali, sono morte a
causa della lava e delle ceneri provocate dall’eruzione del vulcano
Sinabung, sull’isola di Sumatra, in Indonesia. Lo riferiscono diversi
media, ma secondo le autorità locali le vittime potrebbero aumentare.
Le eruzioni del vulcano, alto 2.460 metri e rimasto in sonno per 400 anni prima di tornare a sputare lava nel 2010 e poi ancora nel settembre scorso, si erano intensificate a inizio gennaio quando almeno 20mila persone erano state fatte evacuare, per poi placarsi a metà mese. Tanto che proprio ieri le autorità dell’Ente per la gestione dei disastri avevano dato il permesso di rientrare nelle proprie abitazioni alle famiglie che abitano a più di cinque chilometri dalla vetta del vulcano.
Le eruzioni del vulcano, alto 2.460 metri e rimasto in sonno per 400 anni prima di tornare a sputare lava nel 2010 e poi ancora nel settembre scorso, si erano intensificate a inizio gennaio quando almeno 20mila persone erano state fatte evacuare, per poi placarsi a metà mese. Tanto che proprio ieri le autorità dell’Ente per la gestione dei disastri avevano dato il permesso di rientrare nelle proprie abitazioni alle famiglie che abitano a più di cinque chilometri dalla vetta del vulcano.
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